guarda che la chitarra di mio figlio l'ho sempre accordata con quel sito prima che andasse a lezione e nessuno si é mai lamentato del risultato
abbiamo anche l'accordatore elettronico che é comodo se vai in giro ... bisogna poi sapere quali delle lucine si deve trasformare da rossa a verde, perché potresti essere in tonalità più basse o più alte per pensare di aver avuto il giusto risultato ... non sono tutti esperti come te e mi sembrava che kiter avesse bisogno anche di una via semplice e sicura. Poi l'accordatore elettronico va benissimo, ci mancherebbe. Ma dire che si tratta di una cagata
kiter ha una firma significativa sulle differenze dei movimenti, chiamiamoli utopici, di prima degli anni 60 e poi quelli nati durante e dopo quel decennio. Per fare un esempio, la beat generation cominciava a prendere forma già nel '47 con un Kerouac che da anni operava ma che cominciava a capire che ci potesse essere una comunità attorno al suo pensiero e quello dei suoi amici. Addirittura il Monte Verità di Ascona comincia ad avere i suoi primi stimoli storici per poi diventare quel punto di riferimento importante per molti creativi e sognatori già nel 1869, quando arrivò a Locarno Bakunin e si stabilì, vivendo presso la Baronata a Minusio. Nel 1919 l'ex-segretaria dei sindacati svizzeri, Margarethe Faas-Hardegger, partigiana delle idee socialistiche di Gustav Landauer, fonda a Minusio una comunità agraria anarchico-comunista. Nel 1923 cominciarono a mischiarsi quelli che erano gli ideali di libertà con la concretezza di espressioni artistiche, con la presenza di Hugo Wilkens, Williamo Werner, Werner Ackermann, Max Bethke ------ non continuo sennò con la mia memoria di nomi e quant'altro ci metto una vita, perché mi devo obbligatoriamente far aiutare dai vari siti perché possa descrivere nei dettagli tutto quel che é avvenuto fino ad oggi in quel magico luogo di esperienze ... sappi che da tutto il mondo, anche dagli USA, ci furono artisti e pensatori, semplici sognatori o sognatori utopici che arrivavano da queste parti, per poi partire per altri lidi come il Brasile e altre parti ancora. Sta di fatto che se si vuole parlare di utopia é un conto, se al contrario si vuole parlare del '68 é un'altro, ma che non si pensi che prima del '68 ci fosse una tabula rasa perché il '68 non ha fatto altro che rendere popolare quel che già esisteva, esaltandolo nelle piazze attraverso i movimenti studenteschi e aggregando un sacco di facinorosi che non sapevano ne leggere ne scrivere (per direArgomento spinoso e complesso che mi riesce difficile sviscerare scrivendo. Soprattutto la tua affermazione in neretto. Secondo me il disastro iniziò proprio dal disorientamento "politico" di quel '76 che portò da un lato agli Indiani Metropolitani che si sforzavano di vivevere il movimento in maniera ironica e creativa , dall'altra l'esplosione della violenza e le incomprensioni con la sinistra "ufficiale"
Oggi leggo di un Valcarenghi completamente rincoglionito dietro alle puttanate di quel marpione di Oshoe , chissà perchè, non mi meraviglio.
) i quali volevano la fantasia al potere, ma solo la loro di una fantasia, fino a screditare qualsiasi altro pensiero che non fosse il loro, fino alla violenza. Ma questa fu la minima parte di tutto questo, ma anche la più presente. Intanto altrove, ma non solo altrove ... poeti, musicisti, cantanti, clown, saltimbanchi, pittori, scultori, scrittori, donne, bambini, vecchi, ammalati e sani .... continuavano a seguire i propri sogni e non c'é stato un grande riflusso per molti di loro perché non ingabbiati in schemi che per quanto desiderosi di cambiare il mondo erano pur sempre degli schemi che non avevano molto a che fare con la personalità e le capacità maturate di tutti noi. Sta di fatto, che come a carnevale, finita la festa la più parte di quel popolo si é rimesso in fila per 3 ... buoni e bravi, ostentando il cambiamento e la coscienza verso il mondo che oggi viviamo. Ho vissuto la fine degli anni 70 con una certa intensità, ho frequentato movimenti e persone che si sarebbero poi persi nella contrapposizione violenta di quegli anni ... ma la mia fortuna é stata che avevo già allora le mie utopie e preferivo sognare in qualche angolo di quei centri frequentati, sempre con pochi ma buoni amici attorno a me, piuttosto che esprimere sempre e comunque la rabbia di gruppo, il fanatismo e i luoghi comuni manifestati con slogan che spesso non sapevano di nulla. Si stava parlando di sogni e del sognare, inizialmente, e il '68, in questo senso, é stato un periodo caotico dove i sognatori e i pretendenti politici si mischiarono tra loro. Ma si sa, é dal caos che si può generare una stella, e di stelle nate in quei tempi ce ne sono ancora anche oggi, sono quelli che non hanno, ancora una volta, vissuto quell'esperienza come delle pecore.
io ho già detto la mia e non lo quoto ...ma quanto ti dò ragione !!! Certe volte sembra che i ragazzi abbiamo cinquan'anni e io venti anche se sono tra quegli over che di sogni ne hanno avuti eccome e, forse ne hanno ancora, ma che non hanno mai perso il senso della realtà e, purtroppo, ironia e autoironia![]()
ho fatto altronon aspetti il rientro della miss ?![]()
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