Cambiano, eccome se cambiano. Ma spesso i cambiamenti o fanno paura o non sono ancora maturi, o tutt'e due. Così come il caos, quello che "può partorire una stella danzante", fa inorridire i benpensanti ed evoca il male...
Ho notato
Su, dai, dillo che hai trombato!![]()
Ultima modifica di Sfigatto; 02/10/2010 alle 22:06 Motivo: UnionePost automatica
tra trombe e tromboni, tra te e luigi ... quale sarà il nesso?
sulle stelle danzanti ti quoto. viviamo attaccati a piccoli schemi che ci rendono la vita un pochino più sicura, con il rischio di non accorgersi più neppure dell'esistenza di stelle nel cielo, se poi parli di stelle danzanti partorite dal caos
Diciamo che ti quoto in parte, anche se trovo nelle tue parole del formalismo. Si sa, le parole hanno un valore ma a volte, se lette in un contesto, ci si può accorgere che é un valore relativo, visto che in quel contesto ne prende un altro. È come dare dell'ignorante in generale in un contesto in cui non può che essere indirizzato all'interlocutore. È un escamotage per poter tirare in ballo le proprie tutta una serie di sezioni della frase in propria difesa, niente di più di un escamotage.Condivido qualcosa, non tutto. Vero che non ho figli (e non so se per sfiga o per fortuna), altrettanto vero che ho avuto ed ho a che fare con bambini, adolescenti, giovani adulti. Non condivido il processo sommario all'individualismo (ero tale allora come oggi), non condivido il credere e trasmettere. Credere implica una fede, ed io non ne ho, preferisco pensare, persino il lusso di sperare, ma credere proprio no. Trasmettere comporta il rischio (soprattutto se in incestuosa unione con credere) di condizionare, di imporre, di scegliere il bene altrui: mi rifiuto, Ai miei studenti do il mio punto di vista, metto a disposizione e cerco di rendere comprensibile la mia esperienza, metto a nudo anche i miei "non so", sperando che tutto questo possa essere di una qualche utilità. Non penso di essere rientrato nei ranghi (sennò il "bossing" che subisco sarebbe puro esercizio casuale di sadismo, senza motivo alcuno, il che è inverosimile), morrò pecora nera, tanto per citare Guccini, ma non voglio sentir parlare di valori, non voglio indottrinare, fare proselitismo, sfruttare per un qualche scopo, per quanto "nobile", il mio potere (perché, in fondo, di questo si tratta, sempre e forse putroppo, di rapporti di forza e di potere: genitori-figli, docente-discenti, governanti-governati): la mia forza, piccola o grande che sia, deve mirare altrove. E, comunque, sempre conscia che non sarà sufficiente, sempre conscia che determinati eventi potranno avere luogo solo quando determinate condizioni storiche, sociali, ambientali, politiche, culturali, chiamale come vuoi, si combineranno in un certo modo.
Non credo in un uomo senza valori, senza il desiderio di trasmettere, senza dei propri principi, delle proprie verità ... trovo triste vedere quelle persone, e non parlo di te, che sono solo possibiliste. A una domanda non danno mai un'opinione propria ma sempre una teoria vaga di tutte le possibilità possibili. Si trasmette sicurezza, carattere, voglia di vivere, umanità, simpatia .... e questo non lo si trasmette con le parole ma con la pienezza della propria vita. Si trasmette perché non possiamo farne a meno, si trasmette perché é importante per chi cresce avere dei modelli, così come distruggerli poi. Qui comincio a quotarti, sul moralismo, perché se chi trasmette quanto sopra citato, anche trasmettendo a parole le proprie convinzioni, se non moralista, accetterà scelte diverse dal suo interlocutore, ma sempre esprimendo le proprie con forza. Temo le gelatine umane.
I moralisti sono coloro che vivono la loro normalità come la normalità di tutti, una normalità ridotta, troppo spesso ridotta a schiavitù ... io credo nel dare e avere, in piena libertà ... nella contrapposizione, nel trasmettere senza pretese, nel ricevere in piena libertà ... in più a temere la gelatina umana temo anche l'ermetismo di vite che non amano rischiare nella condivisione con i propri simili. Noi siamo uno stimolo per gli altri e per noi stessi, non siamo maestri di niente e di nessuno ... ti quoto ... ma questo non vuol dire che uno stimolo non parta da una convinzione, magari del momento, magari pronta a cambiare da lì a poco ... ma questo solo grazie al fatto che la si confronta con le convinzioni altrui.
buongiorno a tutti![]()
Ultima modifica di natan; 03/10/2010 alle 06:39
Le verre est un liquide lent
neppure i tmax non cambiano, sono a ripresa diretta![]()
ero on topic
ciao Sfigatto, Monaco è una città che adoro, adoro le loro birre (Luigi preferisce le birre cinesi o turche dice che sono buone ovunque lui)
a me piacciono le loro birre, le tedesche in genere, le moto le auto,
ma mi piace Monaco, piena di piste ciclabili di giardini enormi, di bier garden, va be ma che te lo dico a fare sei sfigatto te![]()
![]()
Ciao natan, solo un'impressione, ti rassicuro: quando si cerca di costruire un discorso il più pacato possibile su temi così emotivamente ed esistenzialmente consistenti il rischio di apparire formali e persino formalisti è concreto. Non penso sia così, visto che, se fosse, non dovrei possedere contraddizioni, delle quali, invece, sono ricco.
Nel lungo percorso che da un idealismo balbettante (in giovane età è difetto comune, ma ce ne si rende conto solo a posteriori) porta ad un materialismo necessario (diverso da quello marxista, tengo a precisare) ed alla sua, spesso conflittuale, convivenza con un'individualità anch'essa necessaria, il divenire un po' possibilisti è, per l'appunto, inevitabile: accade. Non voglio assolutamente negare con questo esistenza ed importanza della volontà del singolo, del suo tendere "ad altro", voglio, forse, solo salvaguardarmi sia da eccessi che diventano "illusionistici", sia da tonfi superomistici.
Mi piace il confronto, lo scambio, persino lo scontro, dialettico, ma non mi sento un modello: ciò che posso mettere in comune sono, come ho detto, i miei punti di vista, le mie esperienze (e manco tutte, visto che alcune le tengo, penso lecitamente, solo per me), ma non mi azzarderei mai a considerarli regole, verità ed a spacciarle come tali.
Quanto allo strabuzzamento d'occhi riguardo al caos, beh, mi è necessario: con la sua imprevedibilità bilancia certe riflessioni materialistiche
Ovviamente mi associo al buongiorno...e buona domenica!![]()