Io credo che la paura, il dolore, il terrore di non rinascere anche questa volta, siano parte della vita stessa, dunque sperare di non provarli più è un'utopia destinata a provocare altra sofferenza.

Credo che certi sentimenti siano come fari che illuminano quelle zone d'ombra che pure ci appartengono ma che tendiamo ad ignorare.

Credo che quando non siamo pronti ci giriamo con pieno diritto dall'altra parte.

Ma la vita, che sono certa è giusta e ci presenta solo ciò che siamo in grado di sostenere, si riaffaccerà sotto altra forma perchè possiamo guardare laddove abbiamo chiuso gli occhi in precedenza.

E salire di livello.



Il libro l'ho ricevuto in dono e per due anni ho tentato di leggerlo senza mai andare oltre le prime pagine di prefazione.

Una sera invece l'ho ripreso tra le mani e non ho smesso finchè non l'ho finito.

L'ho riletto molte volte, spaziando da una favola all'altra, a seconda dell'occorrenza del momento. Ora è tutto una sottolineatura e appunti scritti a matita qua e là.

Come dico sempre "Il maestro arriva quando l'allievo è pronto"