L'INEVITABILE
Anime corrotte danzano tra rivoli di sangue rappreso,
fiumi d'acqua limpida scorrono intorno,
invano.
Attratte fameliche
si nutrono di corpi in decomposizione
a nulla serve la vetrina che brilla di carne fresca e sana.
Depongo le armi e aspetto che tutto scorra
mi macchio di fango
per non sentirmi esplodere di dolore e rabbia.
Mi infilo in luoghi torbidi e oscuri
per non distinguere la luce che mostra la vita che non ho.
Cerco il difetto che renda perfetto il mio mondo di fantasia
muoio e rinasco al ritmo di un orologio impazzito
che non segna mai l'ora esatta.
Mi lascio opprimere e soffocare da sentimenti vacui
che non mi appartengono
entro nella parte e recito allo sfinimento
una tragedia che mi hanno scritto nel DNA
prima ancora che emettessi il primo vagito:
"E' nata!E' una femmina!"
E' da quell'istante che si inizia a morire.
Valentina, ottobreduemiladieci