
Originariamente Scritto da
Brandhauer
Non vado allo stadio e non m'interesso di calcio ma vivo e lavoro a Genova e, ovviamente, sono "offeso & ferito" anch'io dallo sfregio serbo.
Una cosa non ho capito: perchè?
Voglio dire: questa è una città di una tolleranza esemplare, qualunque cosa tu voglia dire qui si può addirittura urlare, non è il caso di distruggere per aver voce.
E ancora: sono rimasto malissimo quando Ivan ha fatto scena muta davanti alle telecamere. M'aspettavo dicesse "come mai" lui e i suoi assatanati hanno interrotto un evento internazionale davanti a mezzo mondo. Credevo ci fosse qualche motivo legato magari alle condizioni di vita e lavoro di quella zona (i Balcani) che ha conosciuto quasi solo guerre e che quelle popolazioni avessero rivendicazioni da fare rimaste inascoltate e avessero bisogno di adeguata visibilità e che, magari, fossero pure disposte a farsi rappresentare da un'orda piuttosto che restare invisibili. Qualche colpa noi pure l'abbiamo: dopo gli eventi di "guerra in diretta TV" di metà anni '90 non s'è saputo più nulla di loro se non all'altezza dell'eccidio di bimbi nella scuola. Come al solito, spenti i riflettori sull'eclatante la vita "di resto" torna nell'oblio e chi soffre lo può fare sicuro dell'inviolabilità della sua noiosissima privacy! C'è poi da dire che "quelli" sono più romani di noi! Stesse radici linguistiche, stesso ceppo caucasico, stessa cultura (a parte la Cortina, ma ormai è solo un episodio quasi lontano) ma diverso fascismo: il loro è "originale", Augusto. I fasci littori che si tatuano non sono mussoliniani ma romano-imperiali. Insomma credevo ci fosse qualcosa da capire. E forse c'è ma nessuno l'ha detto. Certo Ivan è stato il braccio ma... la "mente" esiste?