Il monito della Corte dei Conti
"Corruzione persistente, serve onestà"
Il nuovo presidente Giampaolino: "Episodi che minano anche il prestigio delle istituzioni".
Luigi Giampaolino, nuovo presidente della Corte dei Conti
ROMA - "Gli episodi di corruzione e dissipazione delle risorse pubbliche, talvolta di provenienza comunitaria, persistono e preoccupano i cittadini ma anche le istituzioni il cui prestigio ed affidabilità sono messi a dura prova da condotte individuali riprovevoli". Un richiamo netto all'etica, che arriva dal nuovo presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino. Durante il suo discorso di insediamento, Giampaolino ha evidenziato come soluzione "il retaggio di valori dei quali la Corte dei Conti è depositaria: l'onestà degli intenti e dei comportamenti, l'etica del servizio, il corretto agire delle Pubbliche amministrazioni, il perseguimento del bene dell'uomo e della collettività". Valori che "hanno conosciuto e verosimilmente sempre conosceranno offese ed offuscamenti, ma hanno sempre finito e sempre finiranno per rifulgere di un loro proprio, nitido splendore".