Notizia che mi ha molto rattristato. Conoscevo Clay (non personalmente) e mi era molto simpatico.
Un preghiera per lui.
Carlo
Notizia che mi ha molto rattristato. Conoscevo Clay (non personalmente) e mi era molto simpatico.
Un preghiera per lui.
Carlo



mi spiace
Cos'è il genio ? E' fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione!!
cavolo! un altro mito che se ne và...!






me lo ricordo bene.
gran persona.
eccellente pilota.
dopo il grave incidente cui fu vittima dimostro' al mondo la sua vera grandezza.
incredibile e paradossale scherzo del destino...
ciao Clay
Le luci delle moto, se viste da lontano, hanno qualcosa di fatato – il faro anteriore che illumina la strada e la luce rossa del posteriore – e tanto sul Gardetta quanto sulla Cannoni è possibile vedere chi ci precede da grandi distanze: sembrano dei pesci luminosi, sospesi nelle profondità degli abissi oceanici.
Hat 2013 Motociclismo





R.I.P.
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..|......................|.Ex..T509.
58 - Tirar come folli dopo ore di tornanti sol perchè è sorto il sole. NON HA PREZZO
un altra pagina di una formula uno che oggi non "esiste più" che se ne va....
grazie Clay per le emozioni che ci hai regalato!!!![]()
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"Le opinioni della Gente sono come le balle...:ognuno ha le sue...!!!"C.Eastwood
Il mio è un normal-cellulare, telefona e basta. P.M. Carletti
Uno può essere pirla pur avendo qualche buona idea. Se però togliamo anche quella...
La fortuna si presenta quando capacità ed opportunità si incontrano.
Cit. ElGraspa: Il marcio si diffonde con facilità e l'ignoranza non richiede impegno.
Ciao Clay. Per noi, bambini ai tempi dei tuoi successi, il tuo nome era uno dei più gettonati quando si giocava sull'autopista. Ci davamo la carica facendo finta di essere radiocronisti: <ed ecco a voi, al volante della rossa, regazzoni>. Poi, dopo l'incidente, ho capito che eri davvero un grande campione: perché, dopo la paura della velocità, hai sconfitto anche la paura di morire. Sei tornato in macchina, hai fatto la Dakar, ti sei ripreso la tua vita, il diritto ad essere felice. Quando guardo le foto d'allora, la tua, ma anche quella di Lauda, penso che i campioni di una volta fossero meno atletici e aitanti di quelli di oggi. Qualcuno era gracile, qualcuno robustino. La differenza la faceva solo la testa, il coraggio: e questo vi rende, ai miei occhi, ancor più speciali. Morire in un uggioso pomeriggio di dicembre, nell'abitacolo di una monovolume, suona come una beffa per chi correva ai 300 in una monoposto. Come se tu avessi un debito con la morte, contratto ai tempi di quell'incidente. Del resto, nessuno al mondo può scegliersi il finale. Ma noi, quelli dell'autopista, finché ci saremo continueremo a ricordarti nell'angolino del cuore riservato ai grandi campioni.