Non sei abbastanza Apple

[D74]

la vedo come la lettera di uno che è stato silurato......

spiace per uno che ha perso il posto però quanti di quelli che non superano il periodo in prova avrebbero da ridire o hanno da ridire sull'azienda? penso tutti.....

[tonidaytona]

Non ci vedo niente di così sconvolgente a parte il titolo dell'articolo.
Il periodo di prova nelle aziende serve appunto al lavoratore per valutare il lavoro che dovrà svolgere e alle aziende per valutare il lavoratore.
Se al termine di tale periodo una delle parti non è soddisfatta ci si saluta amichevolmente e finisce li.

assolutamente daccordo.
non vedo perche' si debba a forza assumere qualcuno se non si e' soddisfatti della collaborazione.

saluti.

[batman61]

mi piacerebbe sentire la replica....
dubito cmq che aziende che usano sistemi di vendita del genere.........
si degnino di rispondere ............

[Sam il Cinghio]

Non ci vedo niente di così sconvolgente a parte il titolo dell'articolo.
Il periodo di prova nelle aziende serve appunto al lavoratore per valutare il lavoro che dovrà svolgere e alle aziende per valutare il lavoratore.
Se al termine di tale periodo una delle parti non è soddisfatta ci si saluta amichevolmente e finisce li.

Trovo 'sconvolgenti' i modi... ovviamente ammesso e non concesso che quanto scritto corrisponda al vero.

Sono assolutamente d'accordo sul fatto che le due parti devono essere libere di valutare e che i periodi di prova servono a questo, ma e' anche vero che ci sono molti modi per terminare un rapporto di lavoro e quello descritto e' tra i peggiori.

[badog1]

Non ho ancora lettol' articolo, sicuramente và letta anche l' idea di apple sul soggetto, in quanto parte in causa.

(libera polemica)
Certo la filosofia di apple.....che NON fà monopolio come microsoft....
Microsoft copi, Apple no
Microsoft invade la privacy, Apple entra nel dispositivo e cancella i programmi
Microsoft raccoglie dati sull' uso degli strumenti, anche apple su itunes ecc
Microsoft sviluppi programmi e usi quello che vuoi, Apple devi usare un mac
Microsoft compri a prezzi accessibili, Apple quanto costa ancora il primo iphone?
Microsoft colleghi un pò di tutto, con annessi piccoli problemi, Apple solo quello che vuole lei.

Ragiunament.......

[legend78]

ricordo il periodo in cui lavoravo tra gevona e milano, per una catena di negozi.poi trattare il cliente benissimo, basta che lo fai velocemente, l'esempio del disabile è lampante un pomeriggio per uno solo, troppo, tu vendigli il prodotto a vedere di adatterselo che ci pensi lui a casa. poi la mancanza di preparazione sui sistemi di vendita sugli ausili, anche lì devi essere te ad essere pronto.
per controparte trovo la solita incapacità gestionale a livello dirigenziale, il non fare ed il negare anche quel poco che si è deciso, sono il marchio dei nostri dirigenti a qualsiasi livello.
mi pare un uomo di buona volontà gli auguro ogni bene.

[D@v1d3]

Non ci vedo niente di così sconvolgente a parte il titolo dell'articolo.
Il periodo di prova nelle aziende serve appunto al lavoratore per valutare il lavoro che dovrà svolgere e alle aziende per valutare il lavoratore.
Se al termine di tale periodo una delle parti non è soddisfatta ci si saluta amichevolmente e finisce li.

Nulla da dire sulla risoluzione del rapporto di lavoro durante il periodo di prova; la cosa sconvolgente della questione è il metodo nella "formazione" del personale... ma probabilmente molte multinazionali fanno così, come dice giustamente kkk "vendere servizi e prodotti che non esistono per come sono venduti".

Non c'è nulla di pazzesco. Oggi è esattamente così in molte realtà, soprattutto della grande distribuzione e dei servizi. Qui hanno soltanto aggiunto la componente "lavaggio del cervello" circa il brand, anche qui senza inventare nulla. Io la chiamo l'economia del nulla, vendere servizi e prodotti che non esistono, almeno non esistono per come sono venduti.

[uccio]

ma solo io leggendolo ho avuto il brivido allucinato di trovarmi in uno spin off del film "tutta la vita davanti"?

anche io ho pensato a quel film...urla e applausi...che tristezza!!!

[keir]

assolutamente daccordo.
non vedo perche' si debba a forza assumere qualcuno se non si e' soddisfatti della collaborazione.

saluti.

E' indubbio che un'azienda privata possa fare ciò che ritiene sia più utile al proprio scopo (di lucro). Ed indubbiamente ritengo che Apple in questo senso sia maestra, considerato il grado di affezione che riesce a stillare nei suoi clienti e considerato quanto sia capace di attrarre (o inventarsi) nuove fette di mercato.

Però mi si consenta una riflessione da "signora che tempi".

Sembra che oramai non ci si stupisca o si indigni più di nulla, in nome di concetti o situazioni che hanno poco da spartire con la dignità delle persone - prima - e dei lavoratori - poi -.

Consideriamo il profitto, la prevalenza del marketing e la massificazione del popolo bue come situazioni normali.
Pure a costo di gestire un rapporto lavorativo come un plagio del dipendente, condito da effetti speciali che mascherano solo ritmi, condizioni e situazioni da Cura Ludovico.

Ora io non so se questo sia effettivamente il caso di specie (quando a suonare è una sola campana è - quantomeno - azzardato trarre conclusioni).

Però mi domando fin dove si spinga la liceità (quantomeno morale) di un licenziamento, anche in periodo di prova, con certe motivazioni.

[Rebel County]

Non c'è nulla di pazzesco. Oggi è esattamente così in molte realtà, soprattutto della grande distribuzione e dei servizi. Qui hanno soltanto aggiunto la componente "lavaggio del cervello" circa il brand, anche qui senza inventare nulla. Io la chiamo l'economia del nulla, vendere servizi e prodotti che non esistono, almeno non esistono per come sono venduti.

in tutta onesta credo sia una peculiarita dei retail stores o di apple italia,visto che a noi mac expert di apple online stores hanno fatto un training condotto esclusivamente sui prodotti,piu ovvio dei role play(le scenette di vendita)
in piu il solito sensazionalismo all'italiana,non avete manco idea di altre aziende che cosa infilano nella testa dei dipendenti