ho sempre cercato di non vedere carrozzelle.
ne protesi o arti mutilati.
ci provo poiche' ritengo che una bella persona e' tale al di la' della limitazione che lo ha colpito.
poi mi torna il ricordo di una intervista a Weyne Raney.
nei box yamaha di alcuni anni addietro.
alla domanda su come avesse affrontato la paralisi..
si avvicino' alla moto.
carezzo' il serbatoio con tutto il palmo della mano.
e disse che il non poter guidare una Moto da corsa gli mancava ancor piu' che camminare.
mi commosse profondamente.
grazie Mary per la riflessione.





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ma un pensiero di donna...come Eloise... di mamma.....di giovane donna che è stata ad un passo dalla malattia....

