Quando si tratta di arraffare i soldi ogni comune veneto è paese...

L'Arena.it - Provincia

Assalto agli aiuti, 36 Comuni veronesi chiedono i danni alla Regione
A Venezia è arrivato l'elenco delle amministrazioni che richiedono i rimborsi per il disastro, ed è notevole il numero delle veronesi
Fabio Venturi: «Sono perplesso di tante e tali richieste, non vorrei che si aprissero correnti di favore per alcuni per vicinanza politica»

Saranno pure «pochi» i 300 milioni di euro annunciati dal Governo a titolo di aiuto agli alluvionati del Veneto, ma per quanto «pochi» fanno evidentemente gola a tanti.
Sono infatti 36 i Comuni veronesi che hanno ufficializzato in Regione la richiesta per il risarcimento dei danni subiti. Un numero notevole rispetto alle prime impressioni e all'area circoscritta nella quale sono avvenuti gli eventi più rilevanti, ovvero quella dell'Est veronese e dell'Alto Garda.
Il dubbio che si stessero scatenando i «furbetti» è venuto al presidente della Regione Luca Zaia che, nei giorni scorsi, ha ammesso: «Vedo lievitare la lista di richieste di Comuni che apparentemente non sono stati toccati dall'acqua. Misteri. Valuteremo tutti i casi. Garantisco tempi celeri ma ci vorrà un po' di pazienza».
La lista ufficiale, aggiornata al 12 novembre, di tutti i Comuni del Veneto che hanno presentato a Venezia il conto dell'alluvione, riflette bene le preoccupazioni di Zaia: sono infatti 277 in totale, 36 quelli scaligeri che chiedono complessivamente oltre 94 milioni.
«Se c'è da cercare di portare a casa di più per il nostro territorio si faccia squadra e non si vada ciascuno per la propria strada facendo i furbi», commenta irritato Fabio Venturi, vice presidente della Provincia, che sposa le dichiarazioni di Zaia temendo che ci siano Comuni veronesi, toccati solo marginalmente dall'alluvione, pronti a «saltare sul carro degli aiuti».
Venturi, che nei giorni scorsi ha polemizzato per la prospettata ripartizione alla pari dei rimborsi tra Soave e Monteforte, riflette sulla lunga lista arrivata in Regione e dice: «Non vorrei che si aprissero correnti di favore per determinate amministrazioni solo perché vicine all'una o all'altra forza politica o assessore. Più aiuti arrivano per la nostra provincia e meglio è, ma non a danno di Comuni colpiti duramente, come Monteforte e Soave, perché oltre che profondamente ingiusto sarebbe imbarazzante».
Io ci vado sempre cauto quando si tratta di sottolineare la diversità degli amministratori del Nord rispetto a quelli del sud specie se si tratta di affari e soldi possibili...