Finalmente pace e tranquillità.

[mic56]

Oh! Finalmente pace e tranquillità.
In questa domenica palermitana, in cui un vento di scirocco rende grigio il cielo e pigre e grasse goccie di pioggia battono sui vetri, una pace e una tranquillità in perfetta sintonia con la stagione autunnale che è preludio al letargo invernale, pervade l'animo e le cose, forum compreso.
Finalmente l'ordine è ristabilito, le menti riposano, le membra sino a ieri irrequiete trovano ristoro, le voci vivaci che spesso disturbavano con inopportuni strilli sono state messe a tacere, un velo di malinconica polvere danza nelle stanze, molte delle nostre moto sono coperte da un amorevole telo e così anche le nostre anime.
Che il torpore sia con tutti noi.

[headless]

beato te che sei tranquillo.. io sto per uscire.. vado a vedere una moto
triumph naturalmente

[Obsolete]

bravo delux, te la cavi pure con la prosa

[frarch]

a me questo scirocco tra i palazzi mette tristezza...certo se fossi su una terrazza davanti al mare sarebbe altra cosa. Ma a Palermo caro Mic sai che il mare lo abbiamo vicino ma non lo vediamo!

[Apple]

almeno voi lo avete vicino ,quì nevica e ci sono 2 gradi....

[Eugiugio]

dormi mio bel piccin...fino al mattin...sul tuo lettin....

[McSlow]

Domani amerò altri tetti, altre capanne. Non lascio qui il mio cuore, come si legge nelle lettere d’amore. Oh no, il mio cuore lo porterò con me, ho bisogno di lui lassù sulle montagne, in ogni ora. Perché io sono un nomade, non un contadino. Sono un adoratore dell’infedeltà, del mutamento, della fantasia. Non tengo in nessun conto l’idea di inchiodare il mio amore ad una qualsiasi chiazza della terra. Considero tutto ciò che amiamo sempre e soltanto un’allegoria. Dove il nostro amore resta incatenato per trasformarsi in fedeltà e virtù, là esso mi diventa sospetto.
Herman Hesse, Wanderung.

[Mr. Noisy]

grigio
letargo
ordine
tacere
polvere
torpore...

[tbb800]

.....Mentre guarda smaglianti prati blu di fiori di lino, nella mente del narratore si formula una risposta: "Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore"

[zivago]

Qui, dalla mia postazione sul divano, con il mac sulle ginocchia, la pancia piena e il palato ancora estasiato dalla cucina catanese della mia bella, non posso che far altro che condividere questa rilassatezza...
Il grigio fuori dalla finestra che da sul giardino è interrotto solo dalla macchia rossa del telo che copre la moto, me la guardo...e mi dispiace che non posso portarla qui !