Salve a tutti. Vi espongo brevemente la mia vicenda, sperando che qualcuno più esperto in vendite fra privati di moto e passaggi di proprietà possa dare una risposta alla mia domanda.
Nel settembre 2009 ho acquistato la mia Street presso un concessionario ufficiale, lasciando in conto vendita la mia precedente moto, con l'accordo di venderla a € 3.000,00 + passaggio di proprietà. L'intero importo ricavato sarebbe stato ovviamente versato a me, che assumevo il rischio dell'invenduto.
Agli inizi del 2010, ho concordato con il concessionario la riduzione del prezzo di vendita a € 2.8000,00 + passaggio di proprietà.
Nel giugno di quest'anno, il concessionario mi chiama comunicandomi di aver venduto la moto, ad un terzo che non conosco, a € 2.500,00, chiedendomi di riconoscergli € 200,00 per la sostituzione della batteria e dei paraoli della forcella.
Ovviamente io mi rifiuto di riconoscere tale rimborso, rispondendo che la batteria l'avevo già sostituita poco prima di mettere in vendita la moto e che il prezzo di vendita non era uguale a quello concordato. Mi vedo così accreditare € 2.500.00.
Dopo sei mesi dalla vendita e a seguito di mie ripetute richieste, finalmente il concessionario mi invia copia dell'atto di vendita, sul quale però viene indicato come prezzo di vendita quello di € 2.800,00!!!
Ora, ci può essere una ragione valida a giustificare questa discrepanza, ad esempio perché il prezzo comprende il passaggio di proprietà, o ai miei danni si è perpetrata una vera e propria truffa? Anticipo che, non conoscendo il nome dell'acquirente, non ho modo di verificare il prezzo effettivamente pagato.