
Originariamente Scritto da
NightRider2
Non mi permetto di commentare il post iniziale della discussione e nemmeno altri, dove si scende molto dettagliatamente nella descrizione dell'odierno panorama lavorativo. Non lo faccio poichè non sono all'interno di questo mondo (purtroppo) e quindi, di conseguenza, non conosco ancora determinate dinamiche che lo caratterizzano. Vorrei dire tuttavia che appoggio in pieno coloro che hanno fatto riferimento al discorso dell'educazione e del buon senso. Sicuramente servono anche le conoscenze e l'esperienza ma stai pur tranquillo che quando si possiede quei due valori prima o poi qualcuno se ne accorge e si viene ripagati. Vorrei narrare un episodio che mi è accaduto pressapoco due mesi fa. Siccome sto cercando fortemente un primo impiego leggo ogni giorno gli annunci lavorativi che escono nei siti internet preposti. Un giovedi pomeriggio, come tanti altri, m'imbatto in un'offerta che proponeva di fare l'autista personale ad un imprenditore della zona. Cinque giorni a settimana per un compenso di mille euro mensili netti. Naturalmente senza starci a pensare due volte invio il mio curriculum all'offerente e preciso sin da subito che in caso positivo sarei stato disponibile ad un colloquio conoscitivo. Dentro di me, sono sincero, pensavo che non avrei ottenuto neppure una risposta visto il mio radicato pessimismo. Invece, poche ore dopo da quando risposi all'annuncio tramite mail, mi chiama al cellulare questa persona dicendo che aveva letto il mio curriculum vitae e che desiderava avere un contatto diretto. Stabiliamo quindi un appuntamento presso la sua azienda qualche giorno dopo. Non nego che nella mia ingenuità ero contento, speranzoso, visto che al telefono questo individuo mi era sembrato cortese. Tengo a precisare che dalla voce si capiva tranquillamente che aveva una certa età (secondo me più di cinquant'anni). Il di' stabilito per il colloquio arrivo nello stabile dell'azienda circa quindi-venti minuti prima dell'orario concordato poichè mi piace, sin dalla prima volta, mostrare a chi deve valutarmi che sono una persona puntuale e precisa. Mentre aspetto in auto per ingannare il tempo prendo il cellulare e.... fortuna che l'ho fatto! Questo tipo mi scrive un sms per dirmi che aveva avuto una riuonione improvvisa fuori sede e che non sarebbe riuscito ad essere in ufficio per le diciassette (l'ora pattuita) e quindi mi chiede se potevamo incontrarci ad un bar distante circa sei chilometri da li. Naturalmente non ero nella condizione di dire "no" oppure rimandare e quindi accettai. Non sto a raccontare cosa dovetti "inventarmi" in mezzo al traffico per arrivare li, all' ora prestabilita. Sempre per farvela breve vi dico che ho atteso fuori da questo bar, con una temperatura di tre gradi, per cinquanta minuti, cinquanta!!!! prima di sentirmi dire (tramite sms naturalmente) da questa persona che non riusciva a liberarsi dalla riunione e che quindi era costretto a rimandare l'appuntamento. Molto incazzato ma sempre nella condizione (sinceramente un poco me ne vergogno ma tanto è) di non poter dire "no" oppure di fare la ramanzina gli spiegai tramite sms (visto che provai a chiamarlo ma mi rispose che non riusciva a parlare essendo in riunione) che potevo tranquillamente capire e che non c'erano problemi per accordarci in un altro giorno. Gli dissi che aspettavo una sua telefonata, quando sarebbe avrebbe terminato l'impegno, per accordarci. Indovinate un poco???!!! Sparito, non l'ho più sentito. Questo è stato un "bellissimo" episodio di "correttezza" che un poco mi ha fatto aprire gli occhi. Al di là di quanto ho narrato posso dire che secondo la mia attuale ed umilissima esperienza nella ricerca di un impiego, è dura per un ragazzo alla prime armi trovare qualcosa. Oggettivamente non è semplice ma se ci si mette d'impegno inviando curriculum, andando in giro a domandare qualcosa prima o poi deve uscire fuori. Qualcosa di più o meno buono naturalmente. Ho avuto pochi colloqui ma ad ognungo di essi, forse dandomi la zappa sui piedi, ho sempre esplicitato che essendo per me la prima esperienza di lavoro so fare praticamente "zero" e che non posso offrire chissà quali competenze, se non la mia sincera voglia d'imparare e la mia correttezza di persona. Penso che l'umiltà sia una buona virtù e consenta, mettendo da subito le cose in chiaro, di evitare grosse figure di merda quando poi s'inizia un lavoro e il datore si rende conto che tutto (o quasi) quello che hai affermato di saper fare o conoscere è ben poca cosa. I due veri problemi, a mio avviso, sono che molti miei coetanei si rifiutano e anche vergognano di fare lavori molto umili, preferendo naturalmente mansioni di ufficio oppure di essere "parcheggiati" nell'università, producendo assai pochino. Sto generalizzando naturalmente ma posso dire che alcuni cosi ne conosco e forse anche io, prima di svegliarmi, rasentavo questa categoria. Il secondo problema, che sto scontando sulla mia pelle, consiste nel fatto che anche per andare a fare lavori tipo: il macellaio, il falegname, il contadino, il fabbro, il fornaio et similia (tutti lavori che proverei a fare volentieri poichè dall'esterno li vedo "poetici" e fuori dai canoni comuni, odierni) serve anche una seppur minima esperienza. Ora dico io, pur con tutta la bontà del mondo e dedizione. Ma come faccio ad avere esperienza se la strada è bloccata per entrare a praticare questi mestieri per cui non serve un diploma specifico oppure una laurea?? D'accordo che non sono capace (lo ammetto io senza problemi) e sicuramente dovrò essere formato, ma non posso fare esperienza ed imparare se tu non mi permetti di farne. E' come un cane che si morde la coda. Ultima cosa: sul fatto che alcuni giovani NON vogliano lavorare il fine settimana o la notte senza uno specifico e valido motivo (vedi magari, ad esempio, i bambini piccoli o situazioni di una persona gravemente malata accanto) dico soltanto "no comment". Per come la vedo io, se a quell'età non hai la volontà di sacrificarti per costruirti qualcosa e metterti in buona luce agli occhi di chi ti ha dato la chance di lavorare, bè allora è meglio che stai a casa ed è giusto che nessuno ti offra lavoro. Mia opinione contestabilissima, per carità