Citazione Originariamente Scritto da Max PS Visualizza Messaggio
è il candidato in primis a spedire il curriculum; l'azienda poi posto che lo candidi si baserà su quanto espresso nel curriculum; questo per dirti che è l'azienda che ti chiama in base a quanto è stato specificato sul cv.
se però il candidato presenta un c.v. del tutto gonfiato e non veritiero in virtù della sua formazione... ... l'azienda o datore di lavoro può essere onesto, chiaro e trasparente quanto vuoi ad illustrarti l'impiego e le mansioni ma alla fine del cerchio sarà sempre il candidato a dover rinunciare proprio per aver fornito informazioni farlocche.
Qui ahimè tanto di ragione. In questo caso è giusto parlare di disonestà univoca e, concedimi il termine, anche di "idiozia". Ora, che sia "buona cosa" sapersi vendere e far leva sulle proprie conoscenze e buone qualità lo trovo più che giusto. Ma che ci si spacci per Einstein, quando alla fine non si è manco degli Eta Beta, lo trovo alquanto "ingenuo", anche alla luce del detto che "il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi"


Citazione Originariamente Scritto da Max PS Visualizza Messaggio
concordo sull'educazione ed il modus operandi di taluni superiori, ma spesso chi sta leggermente sotto (parola bruttissima ma concedimela) non conosce quante responsabilità e quante mansioni svolga il suo superiore, mansioni tali poi da spalmarle e ripartirle su tutto l'organico a disposizione ed è quindi facile a volte "sparare" sui capi basandosi solo su quello che conosce il singolo impiegato di livello inferiore nel vedere solo la punta dell'iceberg e solo lo spicchio di torta di quel determinato settore che a lui forse compete disconocendo tutti gli altri.
Certo, concordo anche qui e ti do ragione. Ho avuto ed ho la fortuna di lavorare in un'azienda di medio piccole dimensioni, in cui i processi produttivi/decisionali sono sotto gli occhi di tutti. Quindi percepisco quanto difficile possa essere ricevere ordini e ripartirli tra i subalterni; anche se il mio ruolo non è di certo quello di un responsabile.
Tuttavia, forse, mi son espressa maluccio.
Quello che volevo focalizzare è più che altro la sensazione che troppi superiori manchino di "verve", o meglio detto: "spirito di coinvolgimento".
E' troppo facile ricevere un ordine e "spalmarlo", dando la velata impressione di "scaricare un barile" e/o insinuando in sottile "ora son cavolacci tuoi".
E' ben più difficile e molto più professionale riuscire a coinvolgere i tuoi subalterni, dando loro le giuste direttive/orientamenti, seguendoli nel "processo di sviluppo", parando il tiro se necessario, sostenendoli ed infondendo loro sì la giusta responsabilità, ma anche la dovuta e costante motivazione. Non sto parlando di far la "mammina" ai subalterni; bensì di responsabilizzarli e seguirli, affinchè il risultato e la soddisfazione di tutti sia ottimale.