Qui ahimè tanto di ragione. In questo caso è giusto parlare di disonestà univoca e, concedimi il termine, anche di "idiozia". Ora, che sia "buona cosa" sapersi vendere e far leva sulle proprie conoscenze e buone qualità lo trovo più che giusto. Ma che ci si spacci per Einstein, quando alla fine non si è manco degli Eta Beta, lo trovo alquanto "ingenuo", anche alla luce del detto che "il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi"
Certo, concordo anche qui e ti do ragione. Ho avuto ed ho la fortuna di lavorare in un'azienda di medio piccole dimensioni, in cui i processi produttivi/decisionali sono sotto gli occhi di tutti. Quindi percepisco quanto difficile possa essere ricevere ordini e ripartirli tra i subalterni; anche se il mio ruolo non è di certo quello di un responsabile.
Tuttavia, forse, mi son espressa maluccio.
Quello che volevo focalizzare è più che altro la sensazione che troppi superiori manchino di "verve", o meglio detto: "spirito di coinvolgimento".
E' troppo facile ricevere un ordine e "spalmarlo", dando la velata impressione di "scaricare un barile" e/o insinuando in sottile "ora son cavolacci tuoi".
E' ben più difficile e molto più professionale riuscire a coinvolgere i tuoi subalterni, dando loro le giuste direttive/orientamenti, seguendoli nel "processo di sviluppo", parando il tiro se necessario, sostenendoli ed infondendo loro sì la giusta responsabilità, ma anche la dovuta e costante motivazione. Non sto parlando di far la "mammina" ai subalterni; bensì di responsabilizzarli e seguirli, affinchè il risultato e la soddisfazione di tutti sia ottimale.![]()