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Discussione: DISOCCUPAZIONE o VOGLIA DI LAVORARE ?

  1. #91
    TCP Rider L'avatar di PhacocoeruS
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    Citazione Originariamente Scritto da ilberna Visualizza Messaggio
    Nella ditta della mia ragazza da un anno e mezzo stanno cercando un giovane dai 18 ai 25 anni che voglia imparare da zero a lavorare il legno. Assunto con 5 anni di apprendistato (nel suo settore sono tanti). L'unico problema è che gli orari sono flessibili, si fanno straordinari e si lavora il sabato.
    Risultato: zero!
    ha chiamato gente che vuole fare il parttime, gente che al sabatoha la partita di calcio e non può lavorare... ecc ecc...
    ma di gente che si farebbe in 4 per imparare un lavoro....
    zeero!
    Che strano eh? Ci dovrebbe essere un sacco di gente che aspira a lavorare 5 anni, sabato e straordinari inclusi, per poi, forse, sentirsi dire "bravo, ora puoi prendere uno stipendio da operaio (del livello più infimo, ovviamente)...". Neanche dovessero tagliare le persone invece che il legno. Che male ci sarebbe se prendessero due part time? Con un costo poco superiore potrebbero fargli fare gli apprendisti per 10 anni (visto che lavorano mezza giornata) e avrebbero mezza giornata coperta se uno si ammala...

    Citazione Originariamente Scritto da triplexperience Visualizza Messaggio
    ormai è da anni che sento questi discorsi e sono arrivato alla conclusione che sono fatti da persone che fondamentalmente non han voglia di lavorare,di costruire,di sentirsi vivi aiutando a creare una qualsiasi cosa.
    Sentirsi vivi? Siamo seri, gli stagionali che fai lavorare nei campi non vivono, sopravvivono a malapena, e te lo dico perchè in casa, nonostante entrino due stipendi che possiamo considerare buoni, non è che facciamo una vita da nababbi.

    Citazione Originariamente Scritto da Erikuccia Visualizza Messaggio
    Io posso invece citare un'esperienza positivissima, purtroppo vissuta solo in Germania.
    Ho lavorato presso una nota azienda del settore fotografico presso la quale l'orario di lavoro era il medesimo per tutti. Vi era ovviamente una certa flessibilità nell'entrata mattutina, ma alla fine trovavi tutte le persone disponibili durante l'orario di lavoro prefissato. Ovviamente, in determinati frangenti, c'erano straordinari da fare; ma questi venivano regolarmente svolti a fronte di un loro pagamento o recupero in monte permessi.
    Addirittura nel 2000 alcuni dipendenti potevano pure lavorare a mezzo tele lavoro e/o video conferenza. E questo vi assicuro facilitava notevolmente le persone che momentaneamente avevano problemi a casa (vedi figli malati, ecc...).
    Lasciamo a parte il giovane che non vuol fare straordinari e/o lavorare il fine settimana perchè non disposto a rinunciare alle feste con gli amici o altro. Consideriamo solo una famiglia con figli e, a tal proposito cito il mio di esempio:
    ho una figlia di quasi 5 anni ed un marito anch'esso lavoratore. Oltre a noi due non abbiamo nessuno nelle vicinanze che possa darci una mano ( i nonni abitano a circa 50 Km da casa nostra). Lascio quindi mia figlia all'asilo fino alle 18:00 (più a lungo purtroppo non la tengono), rinuncio alla pausa pranzo per sopperire all'uscita anticipata di 15 min. per poter essere all'asilo alle 18:00. Spesa mensile per asillo: 300  €. Quando mi viene richiesto di fare straordinari purtroppo mi trovo letteralmente nella MERDA! Idem se dovessi lavorare il sabato e la domenica. Che vuol dire questo? Che non ho voglia di lavorare forse? Oppure dovrei accettare lo straordinario a fronte di una spesa maggiore che dovrei affrontare per lasciare mia figlia ad una baby sitter? Che senso ha prendere 100 in più e doverne spendere 200?
    Altra domanda: come mai nell'era di internet non prende piede il telelavoro? Come mai nel 2010 se rimango a casa 1 giorno (UNO!!!) perchè ho la febbre a 40° e tuttavia mi rendo disponibile in caso d'emergenza, mi prendo della fannullona? Insomma, son daccordo col fatto che troppa gente non abbia tanta voglia di tirarsi sù le maniche e che screditi chi invece ha voglia di fare; ma non concepisco nemmeno il fatto che stia diventando "lecito" vivere una sorta di schiavitù dove si deve sempre lavorare per una pippa di tabacco, precludendosi qualsiasi possibilità di vivere. Insomma, non sempre la gente rifiuta un lavoro perchè non ha voglia di lavorare....ci sono mille altre motivazioni che possono subentrare.
    Ora ti quoto. E' questo di cui sto parlando, il fatto che il lavoro non deve succhiarti via la vita. Purtroppo Italia e nord Europa sono lontani, in tutti i sensi, come se ci fosse l'oceano in mezzo. Con la mentalità dell'itagliano medio, cose come il telelavoro non potranno mai attecchire, anche per colpa dei lavoratori. Nel mio lavoro una grandissima parte del tempo si spende scrivendo documenti, progettando schemi, allestendo presentazioni. Tutte cose che potrei fare tranquillamente senza muovermi da casa, eppure tranne casi sporadici mi tocca prendere la moto pure con il freddo e la pioggia e farmi anche 80 km in un giorno (a spese mie) solo per trasferirmi su un'altra scrivania.
    Claudio "PhacocoeruS"
    ex Triumph Street Triple R (Roulette Green) - ex Yamaha Tmax IE (Midnight Black)
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  3. #92
    TCP Rider L'avatar di sagyttar
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    Citazione Originariamente Scritto da Max PS Visualizza Messaggio
    tematica pericolosa, dipende da come la si affronta e come la si argomenta, ma leggetemi bene.
    non dirò di cosa mi occupo e dove sto nella scala piramidale.
    dico solo che posso decidere sul sì e sul no di alcune persone e con le quali si è dibattuto in fase di colloquio conoscitivo iniziale.
    e qui mi incazzo e mi indigno.
    disoccupazione tanta, tutti si lamentano, io ti offro un lavoro, un bel lavoro, non un lavoro nelle campagne bensì in ufficio, al caldo, un posto da colletto bianco, non importa se sei laureato o diplomato od hai la terza media, è un lavoro così atipico che devi essere solo un pizzico sveglio.
    non vengono richieste caratteristiche particolari, ovvio devi sapere usare una calcolatrice da tavolo, un computer, windows è più che sufficiente, insomma un copia incolla, le basi di word, al massimo excel, un lavoro da ufficio insomma.
    conoscere le basi del diritto privato e codice civile aiuta, ma non è necessario, va bene anche la terza media.
    ne ho visti tanti, ne ho sentiti tanti, ne ho addestrati tanti, il 90 % hanno sempre preso per il culo.
    ok gonfiare il curriculum, ingigantirlo per gettar fumo negli occhi, ma poi nessun pensa che dall'altra parte c'è uno che forse forse ne sa un po' di più ed esamina curricua da anni e che sa che i 4 paroloni americani che hai usato stanno per magazziniere ?
    o che ci intorti dibattendo su fantomatiche esperienze di lavoro nel settore quando con quattro domande mirate si capisce che non conosci nemmeno l'abicì del settore di cui vai tanto fiero di conoscere ?
    ma ok, ci sta tutto, lo si fa.
    sono escamotage che ormai si adottano per poter essere quanto meno assunti o essere messi in prova.
    e tra te e te ti dici : ok proviamolo, diamogli tempo, è un ragazzo sveglio, tra poco decollerà, ha bisogno di lavorare, era alla canna del gas ma è laureato, vedrai.
    parliamo di ottimo stipendio, di un settore che riesce a dare ancora tanto a chi però dà, non si chiede l'oro, del resto c'è un orario di lavoro da rispettare.
    cominciano tutti sprintosi, poi sono sufficienti due settimane per capire già un pochino la persona.
    dopo un mese hai già fatto un bel quadretto.
    insomma eri alla canna del gas, piangevi che eri disoccupato, senza stipendio, ma ziosanto, si stacca alle 17:30 e già alle 17:15 ti cade la penna e sei già col giubbotto addosso che guardi l'orologio.
    ti vengo a spulciare nel computer aziendale e mi basta aprire la cronologia, i dati recenti e ancora peggio aprire la cartella personale che ti sei creato sul desktop per vedere cosa c'è dentro per capire cosa fai durante la giornata.
    materiale già più che sufficiente per passare tutto il pacco all'ufficio del personale e salutarti, però no, ti parlo ancora col sorriso e ti dico che queste cose non si fanno.
    dopo un mese e mezzo ancora non sai fare un cazzo, ma veramente un cazzo; e dire che ti è stato spiegato tutto ed hai avuto un ampio ed adeguato training.
    non ti viene richiesto di progettare lo sputnik, devi solo fare le cose basilari, verrà poi il tempo per le cose più difficili, ma ancora non sai fare nemmeno le cose che stanno all'inizio.
    il clima diventa teso e il passo successivo qual è ? : la malattia, ovvio.
    certificato medico.
    e sei ancora in prova, ed io mi ricordo bene di te al colloquio, come eri pimpante, performante, spirito collaborativo, di elasticità mentale, predisposto al dialogo, alla crescita aziendale, propositivo al lavoro di squadra, attivo.

    ora, questo, è un caso specifico, ma ripeto, ne ho visti tanti così, ma tanti.
    ora io mi chiedo, c'è tanta disoccupazione, tanti che piangono, tanti in cassa integrazione, ma io chiedo : voglia di lavorare ce n'è ?
    Potrei condividere il tuo ragionamento in senso molto ma molto generalizzato, però c'è da tenr conto anche di molti altri discorsi che ho letto su questo argomento, non ultimo il fatto che così come esistono lavoratori che non hanno voglia di lavorare, esistono imprese ed imprenditori che prendono in giro i loro collaboratori offrendo sulla carta condizioni di lavoro ben lontane dalla loro realtà.
    Possibile che nel tuo particolare tipo di lavoro tutti quelli che hai selezionato hanno poi deluso le aspettative? se così fosse mi verrebbe il dubbio che pure da parte vostra ci sia la delusione delle aspettative offerte.
    Poi, vorrei farti notare come tutti i tuoi interventi siano stati scritti in orario di lavoro: deduco quindi che, se vuoi essere coerente e di buon esempio verso i tuoi collaboratori, il 22 Dicembre fra le 14.00 e le 17.00 tu fossi in ferie e connesso ad internet col tuo pc da casa tua .... comunque non dal tuo ufficio
    Dico bene?

  4. #93
    TCP Rider L'avatar di clo
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    risposta a domanda MAXPS: voglia, poca poca.
    ma non solo da parte dei giovani cui si insegna la ricchezza facile con grande fratello e superenalotto (questi i valori dell'Italietta alle soglie del 2011).
    Anche alcuni "vecchietti" si grattano impunemente dopo anni di routine.
    E' anche vero che la riforma dell'università del 1998 che ha distrutto i programmi e il vecchio ordinamento inserendo il 3+2 non l'hanno voluta gli studenti ma le aziende (e voi sapete bene perché)...
    Aggiungiamo che i lavori "pesanti" in cui ci si "sporca le mani" gli italiani non li vogliono più fare (e a volte non li possono fare! quei pochi che ancora ne avrebbero voglia vengono cassati dalle agenzie del lavoro che selezionano solo stranieri per questo e gli italiani per l'altro lavoro).

    Per il resto, se hai avuto accesso ai dati personali del "dipendente" in sua assenza e/o in presenza di terzi, e se nella mail/contratto si esplicitano solo controlli difensivi aziendali relativi ad accessi, indirizzi/siti internet visitati, e-mail in entrata/uscita, non includendo tra essi, quindi, i controlli su file giacenti nel disco fisso, sei nella cac*a.
    In ogni caso, non è un bel comportamento nemmeno quello di un'azienda o di un responsabile che spia tra le cartelle sul desktop.
    Dai, manco foste la Stasi...

    Si assume il dipendente a tempo determinato o a somministrazione, nel periodo (+ o - lungo e concordato con le HR) è onore/onere del datore di lavoro e/o del responsabile dell'ufficio la valutazione delle risorse umane.
    Se non va bene, la si manda a casa, è triste, è dura certo, ma avere responsabilità in azienda significa anche questo, non solo avere il Blackberry
    Certo ci si fida anche un po', se poi uno dopo un anno di lavoro viene assunto e comincia a grattarsi, chi lo poteva sapere? Ma affari suoi, dico io.
    Lì è arrivato e lì si ferma.

    Iniziamo a togliere le disparità tra quelle ENTITA' che prendono buonuscite da 40 milioni di euro e chi prende 1500 euro al mese per LAVORARE.
    Rendiamo il sistema davvero meritocratico, senza favoritismi a parenti, rampolli di famiglie benestanti o aspiranti "soubrette aziendali".
    Facciamo iniezione di morale a quelle aziende che sfruttano i dipendenti per il profitto immediato e non danno aspirazioni o certezze su un serio programma produttivo lungo termine.
    Poi ne riparliamo di voglia e motivazione dei dipendenti vecchi e piccini.

    Certo questo vorrebbe dire aver cambiato l'Italia...

    Citazione Originariamente Scritto da sagyttar Visualizza Messaggio
    Potrei condividere il tuo ragionamento in senso molto ma molto generalizzato, però c'è da tenr conto anche di molti altri discorsi che ho letto su questo argomento, non ultimo il fatto che così come esistono lavoratori che non hanno voglia di lavorare, esistono imprese ed imprenditori che prendono in giro i loro collaboratori offrendo sulla carta condizioni di lavoro ben lontane dalla loro realtà.
    Possibile che nel tuo particolare tipo di lavoro tutti quelli che hai selezionato hanno poi deluso le aspettative? se così fosse mi verrebbe il dubbio che pure da parte vostra ci sia la delusione delle aspettative offerte.
    Ultima modifica di clo; 26/12/2010 alle 08:10 Motivo: UnionePost automatica
    ...non conta sapere dove devi aprire il gas, ma dove devi chiuderlo!

  5. #94
    TCP Rider L'avatar di ilberna
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    Citazione Originariamente Scritto da PhacocoeruS Visualizza Messaggio
    Che strano eh? Ci dovrebbe essere un sacco di gente che aspira a lavorare 5 anni, sabato e straordinari inclusi, per poi, forse, sentirsi dire "bravo, ora puoi prendere uno stipendio da operaio (del livello più infimo, ovviamente)...". Neanche dovessero tagliare le persone invece che il legno. Che male ci sarebbe se prendessero due part time? Con un costo poco superiore potrebbero fargli fare gli apprendisti per 10 anni (visto che lavorano mezza giornata) e avrebbero mezza giornata coperta se uno si ammala...
    E' molto strano... visto che pagano bene e insegnano un lavoro che non è propriamente infimo e merdoso... è una ditta di restauratori che girano per tutta Italia( sono appena tornati dal vaticano)...
    Ce li vedo bene due part time per le trasferte a lavorare mezza giornata a testa e l'altra mezza in giro a cazzeggiare mentre gli altri lavorano.... tanto più che ne hanno già una...
    E tanto per concludere: gli ultimi due che hanno provato dopo qualche mese hanno smesso entrambi uno per stare a casa disoccupato, e l'altro per andare in una acciaieria della zona a fare i turni... così almeno so che dopo otto ore ho finito...
    Ma è pieno il mondo di giovani volenterosi che hanno voglia di lavorare....
    ma per favore!!!!

  6. #95
    TCP Rider L'avatar di Erikuccia
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    Citazione Originariamente Scritto da PhacocoeruS Visualizza Messaggio
    Ora ti quoto. E' questo di cui sto parlando, il fatto che il lavoro non deve succhiarti via la vita. Purtroppo Italia e nord Europa sono lontani, in tutti i sensi, come se ci fosse l'oceano in mezzo. Con la mentalità dell'itagliano medio, cose come il telelavoro non potranno mai attecchire, anche per colpa dei lavoratori. Nel mio lavoro una grandissima parte del tempo si spende scrivendo documenti, progettando schemi, allestendo presentazioni. Tutte cose che potrei fare tranquillamente senza muovermi da casa, eppure tranne casi sporadici mi tocca prendere la moto pure con il freddo e la pioggia e farmi anche 80 km in un giorno (a spese mie) solo per trasferirmi su un'altra scrivania.
    Qui ti di ragione. Io stavo insinuando un caso più specifico, ovverosia il caso del responsabile assunto con contratto forfetario che fa quel diamine che vuole. Mentre io in ufficio (o a casa in tele lavoro se potesse essere) aspetto i suoi comodi per poter prendere una decisione. Mi spiace, ma questa cosa proprio non la tollero.

    Per ultimo, io ho come un sentore: ho come la sensazione che nella comune azienda italiana il dipendente non sia una risorsa; ma un mero costo. Di conseguenza, ultimamente noto che la pretesa delle aziende è quella di assumere persone che debbano saper far di tutto ed immediatamente, senza dar loro una possibilità di formazione, o peggio ancora, rispettare i loro diritti. In sintesi: devi lavorare per due, possibilmente senza far ferie e/o malattie, inventandoti la professionalità aggiuntiva e, soprattutto, devi costare poco.
    Ci stiamo purtroppo scordando che la fidelizzazione tra azienda e dipendente si ottiene col reciproco rispetto: ogni parte deve dare e ricevere equamente. Insomma, si dovrebbe considerare il dipendente come una risorsa e non semplicemente come un costo. Più azienda e dipendente vivono in simbiosi, maggiori sono i reciproci vantaggi in termini di produttività, di conoscenze e reciproco rispetto.

  7. #96
    TCP Rider L'avatar di leo2
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    Citazione Originariamente Scritto da ilberna Visualizza Messaggio
    E' molto strano... visto che pagano bene e insegnano un lavoro che non è propriamente infimo e merdoso... è una ditta di restauratori che girano per tutta Italia( sono appena tornati dal vaticano)...
    Ce li vedo bene due part time per le trasferte a lavorare mezza giornata a testa e l'altra mezza in giro a cazzeggiare mentre gli altri lavorano.... tanto più che ne hanno già una...
    E tanto per concludere: gli ultimi due che hanno provato dopo qualche mese hanno smesso entrambi uno per stare a casa disoccupato, e l'altro per andare in una acciaieria della zona a fare i turni... così almeno so che dopo otto ore ho finito...
    Ma è pieno il mondo di giovani volenterosi che hanno voglia di lavorare....
    ma per favore!!!!
    Fare i turni in acciaeria non credo sia un lavoretto da niente (non voglio essere polemico) se là resisterà forse avrà avuto le sue ragioni per fare una scelta simile.

  8. #97
    TCP Rider Senior L'avatar di pippopoppi
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    In una situazione economico/lavorativa pessima in tutto il paese..c'è sempre più tendenza o peggio..moda a sfruttare il più bisognoso. Sei senza lavoro e hai bisogno di uno stipendio? Bene..ti assumo a tempo determinato...mi lavori a ore indeterminate e ti pago appena possibile... senza protestare però mio caro..perchè la vedi quella porta? Sì...proprio quella...bene..se ti lamenti ...quella è l'uscita. E' facile fare l'imprenditore o cmq sia..il libero profesionista sfruttando il sedere del bisognoso....e poi lamentarsi se questo qualcuno ...ahimè..dopo un pò di "prese per culo" si lamenta perchè sfruttato peggio di un mulo . E magari scoppia e va via.
    Dar lavoro bene..ma sfruttare come bestie no. C'è questa tendenza tra i nuovi manager italiani dei miei cocomberi...dar da mangiare sì..peccato che a strozzi e bocconi e lo sfruttare..sempre e cmq.. perchè ti dò lavoro.
    Esiste pure la dignità di un essere umano.
    Discorso generalizzato che non ha attinenza con quello detto dagli amici prima di me.
    Diciamo che è una situazioni tipica italiana che volevo dire. Oggi 8 richieste di lavoro su 10 sono da presa in giro. Magari nel giro di qualche mese...si alza qualche migliaio di euro a discapito di questi 8 disgraziati del momento trattati "da schiavi".
    Ultima modifica di pippopoppi; 26/12/2010 alle 18:25
    Vendo motore 2010 e altri ricambi della mia speed
    http://www.forumtriumphchepassione.c...ed-triple.html

  9. #98
    TCP Rider Senior L'avatar di tonidaytona
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    Vi invito amici miei a aprire una bella partita iva.
    assumete una dozzina di persone e fate i conti con il mercato.
    le leggi , le tasse e la concorrenza.

    provare e poi si riparla di quel che vogliamo.

    sul rispetto reciproco non si discute.
    quella e' questione di educazione.
    Le luci delle moto, se viste da lontano, hanno qualcosa di fatato – il faro anteriore che illumina la strada e la luce rossa del posteriore – e tanto sul Gardetta quanto sulla Cannoni è possibile vedere chi ci precede da grandi distanze: sembrano dei pesci luminosi, sospesi nelle profondità degli abissi oceanici.

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  10. #99
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    Citazione Originariamente Scritto da tonidaytona Visualizza Messaggio
    Vi invito amici miei a aprire una bella partita iva.
    assumete una dozzina di persone e fate i conti con il mercato.
    le leggi , le tasse e la concorrenza.

    provare e poi si riparla di quel che vogliamo.

    sul rispetto reciproco non si discute.
    quella e' questione di educazione.
    Nessuno mi obbliga ad aprire una partita IVA e credo la stessa cosa sia valida per te.
    Per quello che riguarda il reciproco rispetto quoto in pieno,nella mia esperienza lavorativa da dipendente (20 anni) ho visto che questa viene a mancare da ambo le parti,con la non trascurabile differenza che a prenderlo in cul@ sono stati sempre i dipendenti.

  11. #100
    TCP Rider L'avatar di sagyttar
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    Appoggiando quello che dice Winter, non mi è mai risultato che nel fallimento di un'impresa il manager o il proprietario ne sia uscito con le pezze al culo ed i dipendenti sani e salvi.
    In Italia, dispiace dirlo, in questi ultimi anni una grossa percentuale di impresari tende a sfruttare senza scrupoli i dipendenti in nome solamente del dio profitto...... fregandosene altamente dei diritti basilari dei lavoratori....... e pagandoli quando e quanto gli fa comodo.

    Ricordo anche con grandissimo rammarico quanto sia sciagurata per i lavoratori la famosa legge Biagi, la quale viene applicata da confindustria solo negli aspetti che più le fa comodo e tralasciando tutto il resto.

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