
Originariamente Scritto da
marco61
L'incontro
L'uomo di Pistoia giunse al Prenestino
abbigliato e tinto quale un figurino
arrancante il gesto l’occhio penetrante
scotendo tosto la bonnie assai recalcitrante
il paesaggio silvestre e piantumato
da un pezzo il nostro avea attraversato
chinato avvinto offriva lesto il destro
con fare enfatico puranco un po’ maldestro
al gagliardo pronto caldo rombo si’ suadente
della Rocket roadster nera dura e un po' fetente
il cui selvaggio ruggito alato maestoso
dominante tronfio echeggio’ altezzoso
esorbito’ d’emblai cosi' i netto
colpendo forte il matto Crio al petto
quando
riconosciuto egli il major immantinente
monto’ Gertrude si’ speditamente
beneficiando sazio trascendente
della vision del taurin61 dirimente
fiero si uni’ alla tavola rotonda
marcando il tratto e facendo un po’ da sponda
li denti arroto’ possente
se divoro’ tre polli con far magniloquente
consumato poi frugalmente il degno pasto
s’addormento’ sognanno l’universo vasto
a la magnana in guisa di vetusti guitti
si ritrovaron all’alba pronti i due invitti
onesto asilo chiese da AB moto la gertrude
donna fedele di cavalliero forte e rude
poscia s’assise il figliuol di Dante
sul grande razzo in posa novello sacripante
le terga bronzee saggiar potea del muscoloso 61
che al colosseo condusse il pistoiese bruno
ora zavorra gaia iridescente
che disserrate ali ascelle e mente
guidar si fece ameno e con far sinuoso
dal suo maior dal talento portentoso
l'amico refolo dalla carezza lieve
sulla via virtuosa della gran saggezza
detersa linda candida quale pura neve
li indirizzo’ vincendo ardita ogni fralezza
corrispondendo i due le affinita' elettive
sia narrative...
che declamative
ti auguro
buon anno mio minor frate
buon anno
sia anco a voi froci che quassu' postate…
