Mi presento. Sono Mauro di Verona.Da tre anni mi occupo di diritti di chi va in moto, con il sostegno di una dozzina di motoclubs di Verona e Mantova. Da quest'estate sono uscito dal Coord. Motociclisti che rappresentavo in Regione Veneto per motivi personali, ma continuando ad incontrare le pubbliche amministrazioni che spesso ci considerano come un portafogli da usare indiscriminatamente e riuscendo a far togliere delle multe. Si parla di motociclisti solo in occasione di incidenti - purtroppo frequenti - o peggio di esposizioni che raggruppano decine di migliaia di appassionati del settore. Ma della parte buona delle due ruote si legge esclusivamente sui giornali specialistici, di viaggi fatti col sostegno di sponsor per costruire ospedali, di feste o motogiri il cui ricavato viene donato ad Istituti o ad Università per la ricerca. Io ho rappresentato una Associazione nazionale di Utenti delle due ruote in Veneto dal duemilaotto presenziando ad oltre una dozzina di eventi, conoscendo una realtà ricca di volontari e di fermento. Abbiamo fatto delle proteste per i pedaggi Autostradali equiparati a quelli delle auto, abbiamo preso le distanze dai gruppi estremisti, abbiamo dato vita ad Associazioni utili alla raccolta fondi per iniziative di Ricerca scientifica, il tutto in un clima di amicizia come comun denominatore la moto. Abbiamo fatto delle denunce ai responsabili di strade dissestate, ottenendo risposte evasive e ricorrendo al Difensore Civico Veneto per avallarle. Stiamo avendo incontri con Assessori di Provincia e Comune di Verona incontrando interesse nella diffusione di libretti che aiutino i nostri ragazzi nelle scuole primaria e secondaria nell'approccio con la strada vista dalle due ruote - a quattordici anni il loro primo veicolo a motore, nella speranza che aumenti poi oltre alla cilindrata anche la consapevolezza di essere seduti su un mezzo fantastico capace di creare emozioni indescrivibili - se usato con la testa - ma purtroppo poco visibile dalla scarsa attenzione di chi si sente protetto dalla carrozzeria della propria auto. La nostra Associazione nata recentemente si chiama "Progetto vivere la moto" ,è snella e priva di organigrammi, ognuno rappresenta i motoclubs della propria zona tentando di risolvere i problemi della circolazione "sicura" attivandosi per un confronto con le pubbliche Amministrazioni che nella nostra regione stanno avendo validi interlocutori - che ringraziamo - e valido sostegno nella reale soluzione.Mauro Favazza - Progetto vivere la moto - Verona - Mantova.