Indubbiamente, ma anche con un'emotività tutta sua che a volte lo fa sembrare persino un po' scemo...da qui la necessità di capirlo, di calarsi dentro anche alle sue comunicazioni non verbali, di imparare come ci vede e come interpreta i nostro movimenti e suoni. A volte, lo ammetto, è stato frustrante e pure pericoloso (mi sono schiantato mica male in più di un'occasione oppure ho preso un calcio o un morso), ma alla fine è come se mi si fosse aperto un nuovo mondo da esplorare e vivere (dolori inclusi, perché anche i cavalli non vivono in eterno).