...allora, quanto li stiamo massacrando questi pirloni di scozzesi?
scommetto che, sbloccati con la Francia, finalmente faremo vedere di che pasta siamo fatti!!!
allora Intri, li stiamo legnando ben benino?
Voltaire: "Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo!"
ci siamo persi nel caos del non gioco scozzese.
senza contare la drammatica mancanza di qualità in touce
NOMADE ASOCIALE COSTA TOSCANA
...la mia moto è differente!®
Più KM meno seghe.Solo Io Posso Dire Di Aver Baciato La Mamma Di G79.
ennesima figuraccia
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Il saluto del motociclista
Pasen la vita a pisàa cuntra'l veent perché l'impurtant l'è mai vèss cuntent.........
in un mondo che cambia troppo velocemente il PettiRat e' il nostro rifugio sicuro. (Tonidaytona)
Dammilamanina.it
TWEEKEND - Il raduno Triumph by TCP - 5/6/7 settembre 2014-San piero a Sieve>>>
comunque Intri a nche se non me ne intendo...,non siamo poi cosi scarsi come ci fanno i giornali.., comettiamo si ancora molti errori di inesperienza....oppure dati dalla fretta .....,ma mi ripeto non siamo secondo cosi scarsi ..,sbagliamo nei momenti importanti sulla loro seconda meta avevamo il pallone noi ed eravamo a un passo dalla meta...!!!
dimmi la tua te che te ne intendi..!!!
.Non correre dietro all'ego..!!....Ama la vita...!!Abbi fiducia nella vita...,e la vita ti darà..tutto quello di cui hai bisogno..!!!la vita diventerà per te un'estasi..,una benedizione..!!
da:IL GIORNALE- Elia Pagnoni
La vittoria della scorsa settimana contro la Francia vale più di quello che abbiamo fatto in dieci anni di Sei Nazioni. Con qusto vogliamo sgombrare subito il campo da cattive interpretazioni e riconoscere a questo 2011, anno di grazia del rugby azzurro, un valore quasi epocale.
Detto questo, stiamo con i piedi per terra e cerchiamo di fare un bilancio di un torneo finito con una delusione incredibile, perché, dopo l’exploit del Flaminio, tutti si aspettavano che l’Italia potesse passare a Murrayfield come se andasse a giocare contro Andorra o San Marino. D’altra parte la conquista di popolarità che ha accompagnato la nazionale in questi dieci anni, va necessariamente di pari passo con le attese e i giudizi di chi non conosce a pieno i valori di questo sport.
Anzi, gli eccessi di trionfalismo seguiti alla vittoria sulla Francia, arrivata anche in circostanze irripetibili dovute al suicidio del quindici di Lievremont, hanno finito per caricare di attese e di responsabilità una formazione come la nostra che - evidentemente - non può essere ancora in grado di reggere questi ritmi e questa concentrazione per due partite così ravvicinate.
Perdere in Scozia non è uno scandalo: ricordiamoci che fino a pochi anni fa gli uomini del cardo per noi erano dei maestri inavvicinabili. Solo la lenta crescita di questo gruppo - e un oggettivo periodo di crisi degli highlanders - ha fatto sì che Italia-Scozia si trasformasse spesso nel derby del cucchiaio.
Non dimentichiamoci che noi in questo torneo siamo gli ultimi arrivati, che siamo finiti in coda al gruppo per ben nove volte su 12 edizioni. Non dimentichiamoci che abbiamo ancora molto da imparare. Consoliamoci con la crescita di alcuni giocatori (Masi, la scoperta Semenzato, per non parlare di certezze come Castrogiovanni, Parisse, lo stesso Bergamasco), consoliamoci col fatto di aver perso di misura con Irlanda e Galles, ma adesso non chiediamo già all’Italia di fare l’impresa al mondiale.
Chiudiamo il Sei Nazioni a testa alta, ci teniamo questo rebus dell’allenatore, con Mallett giustamente confermato per l’avventura neozelandese, ma fortemente in dubbio per il dopo mondiale. Probabilmente passeremo di nuovo a un ct francese, una scuola che ci è sempre sembrata più consona al nostro rugby, ma non riusciamo a capire questo continuo rimbalzare tra i due emisferi in fatto di scelte tecniche.
E adesso rituffiamoci nell’altra faccia del nostro rugby, quella che sinceramente preoccupa molto di più: il campionato invisibile.
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ai mondiali sarà tutta un'altra storia.....