Bè, i collaudatori fanno molti km per tutte le case, ma tutte le volte che hanno gareggiato si è visto che rispetto a un pilota gli manca l'ultimo secondo. Comunque la D16 800 ha vinto all'esordio, non è "arrivata a vincere". Ha vinto all'esordio e poi non ce l'ha più fatta. Tutto mi porta a pensare che la moto era buona dall'inizio e con lo Stoner di quell'anno ne è venuto fuori il massimo. Gli sviluppi (tutti) non hanno portato a nulla di buono. Ergo: i collaudatori non sono stati granchè oppure la moto non è più stata così buona, nemmeno il pilota di punta ha più trovato il bandolo della matassa. La prima M1 dell'era Rossi faceva cagare e ha vinto il mondiale e la prima gara. Poi si è riconfermata più e più volte contro avversari diversi. Questo per me è un buon progetto a lungo termine. La D16 finora si è rivelata uno sprazzo. Che sia fuori dal comune e ben diversa dalle giapponesi, oramai l'han detto tutti quelli che ne capiscono e che le hanno provate entrambe, cioè Stoner e Rossi.
Vorrei anche sfatare il mito dei tecnici che avrebbero stravolto la M1. Prima di tutto Rossi non ha saccheggiato la HRC lasciandola in braghe di tela ma ha portato con sè Burgess e tre altre persone (uno dei quali telemetrista..) che hanno scelto di seguirlo e non sono senz'altro stati obbligati. Se pensate che quattro persone possano fare di una moto mediocre una RC211v, pensate male. La HRC non è rimasta senza tecnici, dei quali dispone parecchie dozzine, ma ugualmente è stata battuta da Ducati e Yamaha. La M1 è rimasta ben diversa dalla RC211 sia come motore che come telaio e questo significa che i transfughi non hanno replicato la RC211 in casa Yamaha, eventualmente, nell'ultimo periodo è la Honda che ha copiato il forcellone a capriata rioveciata della M1, continuando comunque a prenderle.
Questo per dire che devono esserci le idee ben chiare, più che i tecnici. Kawasaki dovrebbe aver insegnato...