Attenzione,alle cazzate sparate grosse e poi riscritte ancora piu grosse...vedete, da quando è inziata questa immane tragedia, io e altri ragazzi che hanno vari blog, ma sopratutto che non sono completamente digiuni in materia, stiamo tenendo una catena per sputtanare letteralmente i sensazionalismi e le cagate scritte dai giornalisti italiani.
Non da meno affermazioni di tecnici che si trovano a 11000 kilometri dalla centrale e dicono la loro, in quanto intervistati da un giornalista, interessato piu a prendere gli introiti per un pezzo che viene pubblicato su di un giornale, che alla salute delle persone. Ho detto abbastanza, qusto commento dovrebbe farvi riflettere, tutti:
Paoloruffatti
1 aprile 2011 alle 00:57
Devo intervenire: l’intervista mi è stata fatta in fretta non avendo la possibilità di rileggere quello che ha scritto il giornalista: è difficile spiegare ed ancor più capire, a parole, da parte sua la complessità della struttura della centrale, ragion per cui gli avevo proosto di mandargli dei disegni, foto e sketch esplicativi, ma non ce n’è stato il tempo
Dunque:
Per Francois Gobbi, non essendo un fisico, ne un mago non saprei darli una risposta; mi pare improbabile una esplosione del vessel, io sospetto invece che siano finite in atmosfera le barre di combustibile che sono tenute nelle tre piscine poste all’altezza della sommità del vessel e che costituiscono la riserva per il ricambio delle barre esaurite. Queste barre sono costituite da tubi di zircalloy in numero di 63 per ogni contenitore lunghe circa 5 metri e di diametro attorno a due cm conteneti gli elementi di combustibile: nelle piscine sono contenuti di solito parecchi di questi bundle (circa una mezza ricarica + altrettante di barre esaurite, ma sempre pericolosissime.
Lo scoppio (ammettiamo solo dell’idrogeno) ha certamente danneggiato queste piscine, scoprendo queste barre che presumibilmente hanno cominciato a fondersi, visto l’altissimo tenore di radioattività che si riscontra sopra le centrali
Per signor _g:
L’acciaio e grafite è uno di quei fraintendimenti occorsi tra me ed il giornalista: quì di grafite nemmeno l’ombra. Spiegavo al giornalista ciò che è successo a Chernobyl, dove lì è davvero esploso il moderatore che non è l’acqua bensì la grafite, che se portata a temperatura alta in poco tempo (una perdita di uno dei tubi di acqua in pressione che sta vaporizzando e che attraversano il moderatore) ha una reazione esotermica violentissima , diventado una bomba che ha fatto esplodere il folle reattore russo.
Il vessel è un contenitore di 350 mm di acciaio al carbonio, placcato all’interno di inox, perchè l’acciaio al carbonio fragilizzerebbe in poco tempo (scoprì questo problema Fermi.
Colui che scrive è Paolo Ruffatti, per rispondere ad una serie di commenti di gente "studiata"
Qui trovate il link ?Conosco quei reattori, si rischia la catastrofe? | Redazione Il Fatto Quotidiano | Il Fatto Quotidiano
Qui trovate un sito interessante, per chi vuole ragionare con la propria testa e non con quella di un giornalista sciacallo...oltre tutto dovrebbero pagarle queste cavolate!
unico-lab: Aggiornamento emergenza nucleare a Fukushima (UPD 1/04/2011 - 15:30)
Ciao e buon proseguimento.