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Discussione: Italia-Russia-Kazakistan-Kirghigistan-Uzbekistan 2008

  1. #1
    TCP Rider L'avatar di momi20
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    25/11/08
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    Italia-Russia-Kazakistan-Kirghigistan-Uzbekistan 2008

    Ciao a tutti, mi chiamo Maurizio e sono un Suzuki 350 DR da quest’anno. A gennaio ho comprato on line questo modello usato, del 1999, ma con poco più di 8000 km: 1500 € in tutto. L’idea di fare una vacanza in moto risale al 2006. Avevo deciso di trascorrere le mie vacanze in Alaska e per 3 settimane avevo navigato su una canoa lungo un fiume a nord, il Noatak river. L’ultima settimana avevo deciso di passarla in moto nella penisola del Kenai a sud. In Alaska non è facile nolleggiare una moto e l’unica possibilità alla fine fu un negozio della capitale dell’Alaska, che oltre alle Harley Davidson noleggiava anche uno Yamaha XT 225, piccola, ma sino ad allora io ero stato un vespista. Col mio PX 125 ho girato un po’ tutta l’Europa occidentale, ma mai avuto una moto o fatto uno sterrato. Conoscenze meccaniche = 0: anche sulla vespa sapevo pulire la candela e cambiare una ruota. Però mi piace viaggiare su due ruote e il mio record di tappa di viaggio è stato Modena –Amsterdam in 34 ore. Anche quell’estate, mi sono comunque fatto 1600 km in una settimana.





    Da lì ho iniziato a pensare ad un giro più lungo. Lo scorso anno avevo viaggiato in Birmania Laos Cambogia e Tailandia ed ero riuscito a noleggiare solo dei piccoli motorini per qualche giornata






    L’idea del giro è partita con l’intenzione di arrivare a Samarcanda. Inizialmente, avendo poco più di 30 gg a disposizione mi ero informato per spedire in aereo da Roma la moto a Tashkent in Uzbekistan con data prevista per la fine di agosto. Poi ho dovuto anticipare la partenza alla seconda metà di luglio e quindi non avevo più il tempo di acquistare la cassa per la spedizione. Così ho pensato di fare il giro da sopra: Italia-Austria-Slovacchia-Repubblica Ceca- Lituania-Lettonia –Russia-Kazakistan-Kirghigistan e Uzbekistan. Avevo i contatti per spedire la moto dall’Uzbekistan. Personalmente ero andato a Roma a fare i visti per Uzbekistan, Kazakistan e Kirghigistan, mentre per la Russia mi sono dovuto rivolgere ad un’agenzia. La moto l’avevo portata a casa verso i primi di febbraio. Prima durante l’inverno per conto mio avevo fatto delle ricerche su Internet, prendendo come riferimento il modello della Yamaha 225 e avevo deciso di cercare una moto robusta, maneggevole, ma non pesante. La velocità non era un fattore, in quanto, coi miei anni di vespista l’andare a 100 km/h mi faceva già sembrare di divorare la strada. Avevo quindi individuato il modello della Yamaha e oltre ai consumi limitati avevo sempre trovato dei giudizi che ne esaltavano la incredibile robustezza. Un giorno poi sono passato per caso da un concessionario Aprilia-Suzuki, mi sono fermato a chiedere informazioni ed uno dei ragazzi che lavoravano nel negozio aveva proprio un DR 350 e mi ha confermato l’idea che mi ero fatto della moto. Inoltre la meccanica estremamente semplice mi ha fatto pensare che in quei paesi qualunque tipo di “meccanico” mi avrebbe potuto aiutare. Io poi non ho avuto tempo di imparare nulla per intervenire sulla moto. Ad oggi non saprei nemmeno smontare la candela. Comunque ho fatto montare un serbatoio da 16 litri della Acerbis, oltre ai paramani ed al rinforzo centrale del manubrio. Il problema sono state le borse laterali, in quanto solo 3 giorni prima di partire un fabbro in pensione ( ha un BMW 1200) amico di mio padre mi ha sistemato degli attacchi GV, con cui pensavo di tenere appoggiate un paio di borse morbide…ma poi il mio meccanico ha trovato un suo fornitore di Bologna che aveva un paio di borse rigide GV. Detto fatto a mezzogiorno sono andato a prenderle. Poi ho optato per la scelta di costruire con un tondo di ferro per cemento armato da 8 mm un portapacchi posteriore su cui legare uno zaino con vestiti mappe ( niente GPS, tanto non è che in quei paesi ci siano molte strade) e altri accessori. Nelle borse laterali tutti gli attrezzi per lavorare sulla moto, camere d’aria anteriore e posteriore, fusibili di ricambio ( che però non sapevo montare), olio per il rabbocco e spray protettivo per la catena. Inoltre fornello pentolino, sacco a pelo e tenda monoposto da 1,5kg. Nei mesi precedenti avevo però preso una ventina di lezioni di russo, per essere almeno in grado di leggere il cirillico ( cartelli stradali) e riuscire a pronunciare qualche parola :” Quanti km, da che parte, mi chiamo una camera ecc…”
    Sono partito il 19 luglio alle 09,25 da Modena


    Questo l’itinerario finale del viaggio che ho fatto: il tratto verde è quello in moto e quello blu in aereo.

    Questa invece è la mia “attrezzatura tecnica” da viaggio…la foto è stata fatta al ritorno, lo dico solo perché cosi si capisce il colore dei jeans e della maglietta ( mai lavati e sempre usati)


    Questo è il pomeriggio precedente alla partenza, il 18 luglio: ovviamente all’ultimo aveva smesso di funzionare il clacson e sono tornato dal negozio dove Giorgio (maglia rossa) me lo ha immediatamente cambiato. Giorgio è il meccanico, che essendo proprietario di una DR 350, mi ha definitivamente convinto all’acquisto. Il suo collega si è “fatto” 2 Parigi-Dakar: mi sono sentito abbastanza tranquillo sul fatto che stavo parlando con due persone competenti. Il negozio si trova a Bazzano (BO) e questo è il link Motorbox - Vendita ed Assistenza Moto - Accessori - Ricambi : lo metto per pura riconoscenza (non ho avuto “sponsor” per il viaggio) e per la professionalità dimostrata che è andata oltre il normale rapporto col cliente.


    Qui siamo alla sera prima della partenza: ho terminato il tutto poco prima di mezzanotte, partenza per il mattino dopo

    Sono partito da Modena il 19 luglio alle 09,25 e come prima tappa sono arrivato a circa 20 km da Vienna, dormendo in un albergo lungo la strada

    Poiché avevo fatto oltre 700 km appena saputo che c’era una camera ho immediatamente eseguito 2 dei 4 interventi tecnici imparati da Giorgio: spray protettivo alla catena (ogni 500 km) e controllo dell’olio…ma proprio inclinata dovevano metterla quella maledetta filettatura del tappo ? Tutte le volte un sacco di tempo per riavvitarlo ! Ahh le altre 2 operazioni tecniche erano controllo pressione pneumatici e rifornimento di benzina.
    Il secondo giorno dopo aver passato Slovacchia ed un pezzetto della Repubblica Ceca sono arrivato nel tardo pomeriggio a Cracovia (Polonia) dove ho dormito per la seconda notte



    Questo è un ristorante in Polonia ricavato all’interno di un’aereo

    Di queste ne girano ancora parecchie

    L’albergo in Polonia

    Il 3° giorno raggiungo la Lituania

    verso sera inizio a cercare un posto dove dormire e improvvisamente vedo il segnale di un campeggio: ottimo, così posso provare la tenda. Prendo la stradina sterrata ( uahoo il mio primo fuoristrada !) laterale a sinistra e dopo 8 km vedo un altro segnale del campeggio

    finalmente il campeggio

    si tratta di una fattoria, su un laghetto, con una zona in cui accendere dei fuochi e delle tettoie di legno.
    C’è solo una signora che mi dice il prezzo in euro: io ovviamente ho con me solo dei dollari in contanti. Alla fine stabiliamo un cambio 5€ = 7 $...ovviamente a gesti e con qualche parola di russo, lingua che i Lituani non amano parlare, visto che sotto Stalin almeno 30.000 persone sono finite nelle fosse comuni. Nella capitale Vilnius è possibile visitare il museo dell’olocausto.
    Comunque sono le 20,30 e il sole inizia a tramontare. Scelgo di mettere la mia tenda (1 posto, 1,5 kg) al riparo dietro un carro. Non l’avevo mai usata, apro e non trovo le istruzioni per il montaggio: è una struttura con due sole bacchette flessibili, ma non riesco bene a capire come vadano inserite. Dopo mezz’ora di accidenti ragiono e mi dico che le istruzioni devono per forza esserci: alla fine rivolto il sacchetto che conteneva la tenda e trovo un foglio di plastica con le istruzioni che è un tutt’uno col sacco. Alè 5 minuti e la tenda è pronta !


    Risolto il problema dell’alloggio è l’ora del vitto e vado vicino al laghetto a preparami degli squisiti noodle cinesi liofilizzati rafforzati da una scatola di piselli. Sintonizzo la mia radio Philips da 14€ e trovo una stazione con della musica. Cosa desiderare di più ?




    Poi a letto, cullato dai rumori della natura: vento, le mucche, il cane che si innervosisce per il gatto, volatili vari, il tutto pregando che nessuno passasse per dare una mazzata in testa all’unico ospite del “campeggio”.
    Al mattino mi alzo, e visto che non ho da mangiare, la signora mi offre la colazione: margarina salata, una specie di patè di maiale da spalmare e il pane. Perfetto.




    Riparto raggiungo la Lettonia e mi dirigo verso il confine con la Russia



    Arrivo alla frontiera Lituania – Russia nel primo pomeriggio e come prima cosa cambio dei $ con dei rubli: in questi paesi è sempre meglio avere il contante a portata di mano

    La burocrazia è sempre una notevole barriera, ma basta fare mente locale a quando in Italia bisogna andare a chiedere un permesso edilizio o di qualunque altro tipo attraverso vari uffici ugualmente competenti per non scoraggiarsi troppo. In poco più di un paio di orette sono in Russia !




    Foto banale, appena al di là della frontiera


    la c in cirillico si legge esse…quindi cassa

    Per arrivare a Mosca, dal punto di frontiera dove sono entrato io è sufficiente percorrere la M 9, quando ha iniziato a calare il sole mi sono messo a cercare un albergo. Dopo un rifornimento me lo ha indicato un camionista, dicendomi che a soli 45 km ce ne era uno economico: inoltre io mi sono sempre sentito molto tranquillo, anche quando giravo con la vespa, a fermarmi nei posti con dei camion parcheggiati. Sono sempre stato tranquillo per il mezzo di trasporto. In Russia poi sono organizzati sempre con dei cortili in cui parcheggiare sorvegliati 24h su 24h.



    non erano delle stanze, ma delle piccole casette con doccia comune e turca fuori dal prato





    poi dopo la doccia sono andato a mangiare ed ho avuto il mio primo impatto con la cucina russa. Io all’estero mangio sempre e solo la cucina del posto e normalmente non sto a cercare di tradurre il menù, guardo i piatti serviti ai clienti e poi ne indico al personale uno che mi ispira. Qui mi è capitata una zuppa con le rape e del pesce (però non so quale)





    Il mattino dopo sono ripartito e mi sono macinato gli ultimi 350 km che mi separavano da Mosca









    poi finalmente il cartello di Mosca ( che è poi scritto Mockba) e a quel punto mi sono detto “Tanto vale arrivare in centro”. Mosca è sviluppata all’interno di 4 anelli concentrici, quindi mi sono detto che bastava andare sempre dritto. Dopo un po’ ho capito che stavo sbagliando qualcosa. Mi sono fermato e dopo un po’ ho provato a chiedere e finalmente ho capito: dovevo chiedere per il Cremino, solo che non sapevo la pronuncia. Poi alla fine un tassista ha capito e memorizzando la pronuncia ( Kriemle o giù di lì) sono ripartito ed infatti alla fine, continuando a chiedere sono sttivato all’ultimo anello che circonda la Piazza Rossa dove sorge la città fortificata del Cremino



    è il pomeriggio del 23 luglio: 4,5 giorni e poco più di 3000 km da Modena al Cremino.

    Dopo un po’ riesco a trovare un’ostello davvero vicino alla Piazza Rossa in una via pedonale, quindi ogni volta mi tocca di spingere la moto per un po’, e pre prudenza la porto anche dentro all’ingresso



    stanza da 8 persone mista e uso cucina




    la reception dell’ostello: Nadia e Olga



    Il giorno dopo di buon’ora, visita con itinerario classico: Cremino e Piazza Rossa










    una foto con un gruppo di turisti giapponesi cerco sempre di farla. Quando siete indecisi su quale sia la miglior posizione per fare una classica foto ricordo, guardate se in giro ci sono dei turisti giapponesi: loro non sbagliano mai e scelgono sempre la migliore posizione per la classica foto ricordo. Qui sono nella Piazza Rossa



    La cattedrale di San Basilio



    nel pomeriggio nella via del mio ostello ho conosciuto un gruppo di biker russi: sono stati gentilissimi e uno di loro che parlava in inglese ha telefonato ad un loro amico meccanico Victor di un concessionario Suzuki e gli hanno spiegato che desideravo far controllare la moto, che non presentava particolari problemi, ma aveva già fatto 3000 km. Appuntamento per le 11,00 del giorno dopo





    mica male il concessionario: 4 piani di cui uno solo ed esclusivamente dedicato all’abbigliamento !



    Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo

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  3. #2
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    Momi, sei un grande, complimenti!!!
    Queste sono il tipo di ferie che sogno anch'io da tempo, hai tutta la mia ammirazione!!!
    Ciao Andrea, Amico mio...
    Ti porterò nel cuore per sempre...

  4. #3
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    complimentissimi!!! sei il migliore!!!

    johnny se dici si può organizzare una cosa del genere (magari anche solo 7-10gg) in zone più vicine quali nord-africa o kenya....
    4 ruote spostano il corpo, due muovono l'anima....

  5. #4
    TCP Rider Senior L'avatar di -Johnny-
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    complimentissimi!!! sei il migliore!!!

    johnny se dici si può organizzare una cosa del genere (magari anche solo 7-10gg) in zone più vicine quali nord-africa o kenya....
    Eh, con la mia Speed la vedo dura, tieni conto che la mia ragazza non ha ne patente, ne moto...
    L'estate scorsa siamo stati in ferie 5 giorni in moto, mi dovevo fermare una volta ogni max 2 ore, doveva sgranchire le gambe. Povera, come darle torto...
    Ciao Andrea, Amico mio...
    Ti porterò nel cuore per sempre...

  6. #5
    TCP Rider L'avatar di elpreve
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    minchia....ho il cuore a mille per l'emozione.... una figata..... Sarebbe l'avverarsi di un sogno fare un giro del genere.... Prima o dopo....lo farò!

  7. #6
    TCP Rider Senior L'avatar di Tiello
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    beh ma viaggi del genere non si fanno in 2... o meglio... ovviamente ognuno su una moto (altrimenti povera rhondina.... =-) e cmq in sella ad enduro o touring... su speed la vedo dura fare 10000km

    qui ci sono belle proposte:
    Viaggi Avventure Nel Mondo
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  8. #7
    TCP Rider L'avatar di Paleo
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    A Abbiagrass quand al pio i tec guten
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  9. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da Tiello Visualizza Messaggio
    beh ma viaggi del genere non si fanno in 2... o meglio... ovviamente ognuno su una moto (altrimenti povera rhondina.... =-) e cmq in sella ad enduro o touring... su speed la vedo dura fare 10000km

    qui ci sono belle proposte:
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    Eh, hai proprio ragione, ma pensi che lei mi lasci andare in ferie da solo?

    Eppure sono così bravo...
    Ciao Andrea, Amico mio...
    Ti porterò nel cuore per sempre...

  10. #9
    Nuovo TCP Rider L'avatar di torok
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    GRANDE!!!!!!!!!!!!!!

  11. #10
    TCP Rider L'avatar di maxmicione
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    sei veramente un grande un vero motociclista report bellissimo

    e anche un po di invidia.........
    Fai quel che ami, e fallo spesso. Se non ti piace qualcosa, cambialo. Se non ti piace il tuo lavoro, lascialo. Se non hai tempo a sufficienza, smettila di guardare la TV

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