Forse andiamo leggermente OT, ma voglio risponderti per spiegare come la penso io...
Intanto premetto che sono d'acordo con 357magnum, non si possono chiamare eroi i caduti in servizio, e non l'ho mai detto.... però meritano rispetto molto più di un normale caduto sul lavoro, perchè non stavano servendo se stessi ma lo Stato e la comunità...
Quello che mi chiedi lo credo, semplicemente perchè allo stato attuale fare il soldato richiede un impegno ed una professionalità fuori dal comune.
Per raggiungere un certo livello di addestramento, poter transitare in servizio permanente dopo due/tre concorsi pubblici (saprai bene che ci vuole un grande impegno) e diversi livelli di duro addestramento, per guadagnare 1200 euro al mese quando va bene non basta voler "trovare una sistemazione", troppo lavoro per poca resa, i giovani che la pensano in quel modo (e ce ne sono per carità) non arrivano alla fine del percorso...
Abbiamo ancora il retaggio della leva obbligatoria che può far pensare il contrario...
Ci sono le dovute eccezioni, ma non è su quelle che si può basare il giudizio generale...
Per quanto mi riguarda il discorso è semplice, sono militare, ed Ufficiale Pilota da 23 anni, ma non è mai stato il denaro a motivarmi....
Le missioni fuori area ti danno diritto ad un incentivo economico, che potrebbe essere allettante, ma non credo che alcun militare inviato in Afghanistan per la quinta, sesta volta in due anni pensi "che figata altri 10.000 euro in tasca"....
Non è semplice dover trascinare la famiglia in giro per l'Italia e per il mondo, far frequentare a mio figlio una scuola diversa di una città diversa per ogni anno delle elementari, non è piacevole non sapere fino all' ultimo momento dove dovrai chiedere di portare i tuoi mobili, dove iscrivere i figli a scuola...
Non è piacevole avere legami di amicizia che sai di non poter coltivare in futuro, perchè non vivrai più in quel posto...
Per fare queste cose ci vuole motivazione, altrimenti si va a fare altro....