Che volete fare ragazzi, la situazione lavorativa in questo paese è penosa e più passano gli anni e più mi rendo conto che una "semplice" laurea non apre alcuna porta; anzi, la chiude molto più spesso.
Il fatto è che, così com'è strutturata l'università in Italia, l'unico beneficio che ne si può ricavare è una bella cultura personale; a meno che, dopo 4 - 5 anni di università, non si abbia la pazienza (e la fortuna economica) di procedere con un praticantato (vedi medici, notai, avvocati, ecc...).
Il fatto è che ultimamente si cerca troppo spesso una laurea, a scapito di alcune professioni "manuali" ben più redditizie e gratificanti.
Sia io che mio marito siamo laureati, ma non è che il lavoro d'ufficio sia facile....anzi, anche la mansione più "semplice" prevede spesso convivenze con datori di lavoro dotati di ben scarsa intelligenza ed organizzazione, che non sanno nemmeno loro quale sia il tuo effettivo ruolo e non perdono occasione per denigrare.
Mio marito è stato per anni responsabile di produzione, poi è subentrata la cassa integrazione, la mobilità, l'assunzione in 3 - 4 aziende con contratti a tempo determinato, svolgimento di mansioni poco chiare, inquadramento economico spesso "poco trasparente e poco commisurato all'effettivo livello", orari di lavoro "impossibili", straordinari non pagati e datori di lavoro/colleghi interessati solo a "far le scarpe" e/o a considerare il lavoratore come mero costo; anzichè come risorsa.
Bene, a farla breve, ora mio marito è passato ad assemblare bancali.....avete capito bene: operaio!!! E devo dire che la situazione è, sotto un certo punto di vista, migliorata.
Fa le sue 8 ore e poi.....ti saluto, è stato assunto con contratto e retribuzione oserei dire "buona", non ha stress d'ufficio, i colleghi son tutte persone oneste e molto collaborative, ha straordinari pagati e....udite bene...il capo turno è un laureato alla Sapienza di Roma.
Quindi, da questa esperienza indirettamente vissuta vi dico: fatevi furbi!!!
La laurea appendetevela su un bel quadro in casa ed andate a fare un lavoro che, seppur non commisurato al vostro titolo di studio, vi dia la possibilità di portar a casa una paga decente; ma soprattutto vi dia la possibilità di avere una vita lavorativa/familiare e sociale serena![]()







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