
Originariamente Scritto da
natan
il nesso é semplice.
Se oggi una persona dovesse vivere sulla base del proprio stipendio passerebbe agli occhi della gente come un poveraccio, questo fa si che per entrare a testa alta in società é necessario avere di più di quel che ci si può permettere, questo al di là che sia giusto o sbagliato.
Il nesso con Berlusconi é che lui, al di là che piaccia o meno, che sia o no una brava persona, é un uomo di successo e questo affascina, soprattutto quelli che nella vita non ne hanno. Si cerca di frequentare la gente che conta (non é un caso che pochi vanno in giro a dire di avermi conosciuto ma basterebbe che accanto passi un personaggio famoso che il racconto si ripeterebbe ad oltranza) e quando non la si può frequentare comunque spesso la si mette su di un piedestallo. Il successo attira e farne parte é un'aspirazione di tanti.
Vivo in un paese dove la gente sta ancora bene, dove la classe media é ancora la maggioranza e i ricchi ricchi non mancano. Ne conosco parecchi che piangono miseria in continuazione, e non perché ne abbiano bisogno ma bensì perché a volte, per chi ha molto, l'essere come gli altri implica anche questo. Tirando in ballo le responsabilità che l'imprenditore ha a differenza dell'impiegato che ad una certa ora stacca e non ci pensa più ... tirando in ballo le spese, i rischi e quant'altro, questi, con i loro beni ben visibili (la Ferrari l'ho tirata in ballo per una questione puramente di simbolo della ricchezza, non per altro - anche se poi a capirlo non é da tutti

) spesso negano le richieste dei loro dipendenti.
Mi sono spiegato meglio?
