Citazione Originariamente Scritto da robigrip Visualizza Messaggio
Non si tratta di buonismo e accondiscendenza, ne' tantomeno di tolleranza , ma solo di centrare il discorso.
Il fatto che un' individuo sia volto all' autodistruzione ( consapevolmente o meno) e' sintomo di un disagio profondo .
Una persona che ha una 'struttura' emotiva e sociale radicata non arriva all' eleminazione di se stesso.......ne ad infliggere pene e sofferenze ai propi cari.
Molto spesso queste persone sono persino ignare delle cause che li porta ad agire in questa maniera.....infatti il lavoro che fanno i centri di recupero seri e' prettamente psicologico.
Sul fatto che essendo causa del propio male non meritino aiuti credo che sia una visione che e' pesantemente inficiata dall' aspetto della ricaduta sociale sociale del problema.....ma questo e ' un'altro discorso ancora.
La tolleranza non va vista verso le sostanze ma verso l'essere umano che vi e' dietro.
Vorrei che fosse chiaro che partecipo a questa discussione con passione dettata dall'esperienza diretta e non per sentito dire o perche l'amico dell'amico di mio cugino una volta e' morto., senza per questo aver qualsiasi tipo di prevaricazione sulle altre opinioni ........ ma visto l'argomento un minimo di sobrieta' non guasterebbe.
in realtà ci sono tossicodipendenti di seria A e quelli di serie B
molti medici si drogano tranquillamente e fanno il loro lavoro molto bene
non hanno paura di essere arrestati in quanto possono assicurarsi un rifornimento ininterrotto "legalmente"..
mentre poi ci sono i tossicodipendenti criminali che per una legge che rende illegale la droga la consumano con un atteggiamento colpevolizzante criminoso. Una persona secondo me è libera di decidere come condurre la propria vita , se deve avere vita breve o lunga . Probabilmente legalizzare la droga porterebbe in superficie e più visibili i problemi dei drogati e soluzioni meno cariche di pregiudizi