




Ps: Ma chi ti ha dato il sesto casco !
Era meglio se ti davano due copertoni nuovi (sui copertoni di Titti c'è scolpito con un temperino "Anita Ama Giuseppe ma la da a Bixio").
Angelik detto Il Brillante






Rimango comunque dell'idea che percorrere strade moralizzatrici, soprattutto in politica, può essere più dannoso di quanto non sembri. Eticamente non bisognerebbe votarlo, a meno che uno non si senta rappresentato dai bunga bunga e da una campagna diffamatoria verso tutti coloro che intralciano la sua nobile strada che porta solo verso se stesso. E qui non é lui da cazziare, bensì i cittadini che danno il paese nelle sue mani attraverso un voto. Nel caso ci fossero dei reati, come per esempio la pedofilia o l'utilizzo dei beni dello Stato per le sue faccende private, allora che sia la magistratura a percorrere la strada che deve. Nel frattempo bisognerebbe inchiodarlo davanti all'evidenza di una gestione pubblica disastrosa, di una politica inefficace e di leggi e leggine che più che altro servono unicamente a lui e ai suoi simili.
Le verre est un liquide lent



...ti ricordo solo il 4° quesito dei referendario:
Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.
Colore scheda: verde
perché non ho voglia di ripetere le pagine e pagine di leggi ad personam che impediscono o hanno impedito che "la magistratura percorra la sua strada".
ad ogni modo sono d'accordo sul non seguire ciò che i giornali di B. per primi hanno iniziato e continuano a fare (dal segretario di Prodi a Marrazzo ecc) ma come dici, la questione è etica.
senza parlare del fatto che i soldi che vengono poi spesi (scorte, cariche, pensioni conseguenti ecc) sono pure i miei
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da: Briatore e Santanché preoccupati “Silvio continua a fare i festini, è malato” | Redazione Il Fatto Quotidiano | Il Fatto Quotidiano
Al telefono invece Briatore dice tutt’altro. “Veronica (Lario, ndr) ha ragione, è malato”. “E’ malato Dani, il suo piacere è vedere queste qui stanche che vanno via da lui. Dopo ‘due botte’ cominciano a dire che sono stanche, che le ha rovinate”, racconta Briatore. “Io sono senza parole”, risponde Santanché. “Ti rendi conto? E che cosa si può fare?” chiede. E Briatore: “Dani, io ti dico un’altra roba. Se il presidente continua a fare che cosa fa…. siamo nelle mani di Dio qui. Perché ieri sera, l’altra sera, ho saputo che c’era stata un’altra grande festa lì… (…) Ha ragione Veronica, è malato. Perché uno normale non fa ‘ste robe qui. Adesso Lele, che gli continua a portare, a organizzare questo, è persino in imbarazzo lui. E dice: ‘Ma io che cazzo devo fare?’”. Santanché sempra preoccupata: “Ma allora qui crolla tutto”. E l’ex managar conferma: “Daniela, qui parliamo di problemi veramente seri di un Paese che deve essere riformato. Se io fossi al suo posto non dormirei la notte. Ma non per le troie. Non dormirei per la situazione che c’è in Italia. (…) Poi la gente comincia veramente a tirare le monete”. Santanché concorda: “Stanno già tirando”.
Però il sottosegretario è comunque soddisfatta del rilievo che ha conquistato nel partito. E racconta all’amico: “Berlusconi ha fatto fare a me l’accordo. Ho fatto l’accordo con Masi, e quindi tra il 7 e il 9 aprile viene nominata Lei, perché sai, una mia carissima amica”.
La telefonata è stata intercettata dalla procura di Genova ed è molto probabilmente destinata a finire nei faldoni del processo milanese a carico del Presidente del Consiglio.
Ultima modifica di Acme; 11/06/2011 alle 16:14
Voltaire: "Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo!"