un po di fatti (e non opinioni):
Enti locali in rivolta contro la So.Ri.Cal, società partecipata dalla regione e dalla multinazionale francese Veolia. Ogni anno si sono visti aumentare del 5 per cento le tariffe e alle amministrazioni morose è stata bloccata l'erogazione del servizio.
Attraverso la milanese Siba, So.Ri.Cal gestisce – con concessione trentennale – il 46,5 per cento dell’intero patrimonio idrico regionale. Serve 385 comuni. Di questi ben 300 sono morosi, non hanno cioè fondi sufficienti per coprire le tariffe che – denunciano i sindaci – sono state aumentate arbitrariamente del 5 per cento l’anno dal 2007 in poi.
Frascineto, Cinquefrondi, San Lorenzo del Vallo, Motta San Giovanni. Sette anni fa, queste cittadine, alcune ricche di acque proprie, si sono viste piombare in casa i privati con i quali hanno dovuto sottoscrivere un contratto voluto dalla Regione.
Acqua privatizzata, in Calabria trecento comuni non riescono a pagare la bolletta | Redazione Il Fatto Quotidiano | Il Fatto Quotidiano
e anche:
Ad Agrigento l’acqua è stata privatizzata da un pezzo. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Bollette tra le più costose d’Italia e rifornimenti erogati con le turnazioni. I tetti della città sono ricoperti di vasche di plastica per l’accumulo di una risorsa che ormai vale oro. Per “tirare a campare”, gli abitanti si sono ingegnati collocando serbatoi sui balconi, nei sottotetti e addirittura scavando una voragine nella piazza principale a pochi passi dal Municipio. Molti cittadini si lamentano per le modalità di gestione dell’acqua, pagano la depurazione anche se non avviene, ma qualcuno non conosce nemmeno i quesiti del referendum.
ed ancora:
112 comuni della provincia di Roma firmano un accordo nel 2006 con la società per azioni Acea. Un accordo che doveva far scendere subito le tariffe. Ma a distanza di anni, le tariffe solo ora cominciano a calare e il servizio resta carente. Come a Velletri, dove i rubinetti in molte zone sono prosciugati.
“Io non posso scaricare il water, ho i panni che sono ‘muffi’, mio figlio deve uscire con la propria ragazza e non si può lavare, ma è normale questo? Qui stiamo tutti impazzendo“. La signora Ciriaci abita da più di trent’anni a Velletri, cittadina di 50mila abitanti, a due passi dalla Capitale. Scrive a ilfattoquotidiano.it perché chiede come è possibile che nel 2011, nonostante la regolarità delle bollette pagate, l’acqua a casa sua arrivi anche solo un quarto d’ora al giorno? Una famiglia di cinque persone, dove marito e moglie sono rimasti senza lavoro da mesi, dove a lavorare è solo uno dei tre figli. Dove la situazione, insostenibile, della mancanza di acqua dura da anni.
ed uno sguardo all'estero:
(del resto ci vuole ben poco per capire che un privato guadi piu' ai guadagni che all'efficenza)







Rispondi Citando