
Originariamente Scritto da
streettissimo
Se dire le verità (seppur scomode) su certe faccende coperte dal buio della dittatura mediatica dei diretti interessati si definisce terrorismo mediatico... Io lo definirei giornalismo libero. Travaglio è un signor giornalista, con una competenza e preparazione notevoli, e argomentazioni sempre a ottimi livelli.
Nessuno fucila nessuno in questo Paese, fortunatamente certe infamie hanno trovato la loro fine. Se poi un'opinione, frutto della vendita del proprio pensiero e di conseguenza della propria dignità, si definisce libera, allora siamo rovinati.
Nessuno fa niente per niente, il suo tornaconto economico, in un modo o nell'altro, Travaglio ce l'ha senza dubbio, non è il buon samaritano nemmeno lui. Ma NON è una colpa, solo di aria non vive nessuno! Condannare un Santoro o un Celentano perché hanno fatto una caterba di soldi può essere corretto se, e solo se, l'hanno fatto in maniera scorretta. Ma se una persona fa il suo lavoro, lo fa bene, con dedizione e dignità, e viene pagata con cifre astronomiche, non ci vedo nulla di male. Mi produce invece un movimento testicolare vorticoso il fatto che degli individui che si vendono come mercenari per una causa ignobile, sfruttino la loro capacità di vendere in toto il loro pensiero e la loro parola, indipendentemente dalle cause (perse) che dovranno portare avanti, in cambio di denaro. E in questo caso, più alto è il compenso, più il moto si fa sempre più vorticoso. Nel caso di Ferrara, si producono dei tornado non indifferenti nei miei boxer.