Tornato da tre giorni. Prima che tutto diventi un ricordo lontano, tradito dalla schifosa routine del lavoro vorrei condividere la mia gioia.
4300km di estasi pura. 15 giorni, dalla Toscana alla Romagna, da nord a Sud, compreso il giro completo della Sicilia.
Solo statali, provinciali e regionali. Che strade direi!
Le mie tappe: Orbetello - Sorrento - Tropea - Pozzallo (Pausa di tre giorni in cui ho preso il traghetto per ricongiungermi a Malta con la mia compagna) - Trapani - Terme Vigliatore - Cariati - Marina di Lizzano - Mola di Bari - Giulianova.
Soste obbligate a Chalet Raticosa sotto la pioggia, il ristorante sul Giogo in mezzo alla nebbia, Firenze, le colline del Chianti, Volterra, Pompei, gita sul Vesuvio, Amalfi e Positano, La valle dei templi ad Agrigento, le saline di Trapani, Erice meravigliosa, Cinisi, Otranto, Ostuni, Orbetello.
Le statali italiane, per gran parte, sono disegnate per sognare. In alcuni tratti ti fan pentire di non aver preso l'autostrada, ma sono pochi. La gran parte del tempo invece, ti fanno assaggiare una Italia fatta di bella gente, bellissime donne, persone cordiali che curiose ti chiedono del tuo cavallo con ammirazione ed anche un po' di compatimento, come se fossi un pazzo in giro per lo stivale.
Arrivi in moto e tutti sono ben disposti, sei sudato da fare schifo e vestito in maniera non adeguata alla stagione vacanziera, ma hai quell'aspetto da cavaliere errante che tanto affascina. Ti offrono il posto in garage, perchè la moto va protetta. Ti chiedono di te, "da Ferrara fin qui in moto?", una birra, due chiacchiere e poi di corsa a dormire perchè domani è un'altra cavalcata.
La moto, la mia moto, non mi ha tradito. Mai un momento.
Anzi! santo ABS che a Gela mi ha salvato da una caduta sicura a causa di una mia distrazione e di una automobile troppo indecisa.
E' una moto progettata per le salite, per i passi tutti curve con quella terza marcia che ha un tiro fantastico. La costiera amalfitana fatta di mattina presto in solitaria sulla tigrotta ha dell'incredibile. Ogni angolo è un "wow", "momama", "mofiga" dentro al casco, tra te e te.
A breve scriverò un report più dettagliato perchè i 150anni di unità d'Italia non sono una cosa che capita tutti gli anni..
La moto è quella giusta, per me, e sono già pronto a ripartire.





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