...è la brutta malattia che non ha medicina, è stato d'animo nel quale vorresti morire convinto che il resto del mondo sia felice

Nella solitudine non esiste stella abbastanza grande che possa illuminare o scaldare il tuo freddo perché nella solitudine sei dentro la caverna senza uscita, convinto di aver perso la strada del ritorno che beffardamente sta invece sotto i tuoi occhi pieni di lacrime

Nella solitudine può accadere di incontrare solitudini più grandi della tua: non grandi in senso puramente fisico ma grandi in senso artistico. Chi è dannatamente solo anche in una metropoli è creatore del proprio universo interiore, bellissimo da raccontare ma nascosto per sempre nel forziere impenetrabile della solitudine

Ti lascio con le tue parole:

All'improvviso un volto,
delle voci,
la realtà che riprende forma,
il mondo che ricomincia a girare,
la vita che prosegue,
sempre,
nonostante tutto.


Ti prego, esci da quella maledetta caverna...

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