Certo che qua dentro se mettiamo insieme tutti i neuroni non ne facciamo uno di cervello. Non vi riesce proprio di contestualizzare una semplice notizia, vi bevete quello che vi si propina e basta.
Io mia figlia non la farei operare al cuore da uno febbricitante. Se invece di lui, che è morto per una fatalità e probabilmente sarebbe morto ugualmente facendo la scale di casa, fosse morto il paziente non stareste qui a fare questi discorsi del cazzo sull'eroismo di quel poveraccio. Non è che ha scelto tra la sua vita e quella del paziente, è stato solo un caso. Il punto è che non doveva essere in servizio in quello stato.
Esatto, vedo che sei l'unico ad avere capito qualcosa, forse perchè conosci la situazione. Ed in ogni caso una cosa è andare in servizio malconci e fare presidio al reparto, un'altra andare in sala operatoria di cardiologia. Avendo un caro amico che fa il chirurgo ortopedico ed ha lavorato in diversi grandi ospedali a Roma, non credo ci sia bisogno di spiegarti che non è il massimo passare la giornata ad operare con il camice piombato addosso, staccare per un'ora per fare una doccia a casa e poi rimontare per fare la notte al pronto soccorso, magari nel fine settimana dove ogni 3 minuti ti arriva qualcuno sfranto e guardacaso tutti hanno bisogno dell'ortopedico. E questo non perchè i medici siano eroi, ma per gli organici sottodimensionati e la disorganizzazione. Poi però, come ricordavi tu, magari fai una cazzata o trascuri qualcosa per la stanchezza e ti ritrovi davanti al giudice, mentre qualcun altro magari si ritrova al cimitero.