Ah, avevo capito il contrario.
Quel g8 (solo contenuti, adesso) e quelli che lo hanno seguito hanno rappresentato proprio questa volontà di porre "i mercati" (o imporre) davanti a tutto e tutti. E questo non va; non ci sarebbe nulla di male nella globalizzazione, se questo non portasse scompensi alle economie locali, e quindi alla vita delle persone. Perchè a mio avviso, sino ad oggi, la globalizzazione non ha ancora generato la ricaduta positiva che è stata promessa in passato, perchè è fondata su modelli economici (Friedman e la scquola di Chicago) basati sul liberismo, ossia sulla competizione sfrenata ed anche violenta alla ricerca di ogni briciola di profitto.
la ricaduta positiva è una farsa....... e non ci sarà mai.
produrre a basso costo delocalizzato comporta l'impoverimento economico del paese che si vede chiudere le aziende in nome del maggior profitto.
La nazione che invece si presta ad ospitare vede crescere si l'economia ma a prezzo di sfruttamento ed inquinamento senza controllo.
Le nazioni con le risorse naturali vengono poi semplicemente depredate, non dando alcuna possibilità di sviluppo alle popolazioni locali....
eccomi: qualche idea per permettere lo sviluppo ai paesi in via di sviluppo? (scusate il gioco di parole)?
no, perche' noi, dai nostri salotti attuali, vorremmo impedirgli di fare quello che han fatto i nostri nonni..........
vogliamo dargli un obolo e lasciarli vivere serenamente fino alla veneranda eta' media di 40 anni, aumentando la razione di riso (quando va bene) e colibatteri della loro dieta?
ovvio che saranno sfruttati, e che ci saranno sfruttatori, ma per loro quello sfruttamento rappresenta comunque un miglioramento.
conosco anche le critiche alla mia posizione, ovviamente, ma siccome avete chiesto un'altra campana...........
ovviamente l'ideale e' una globalizzazione regolamentata.......ma chi fa le regole? chi controlla? chi mette d'accordo i vari paesi?
il mercato e' un arbitro, che ha (dovrebbe avere, va', che e' meglio) per lo meno regole chiare......altri arbitri sarebbero davvero imparziali?
appunto...
occorrono delle regole, dei modelli sostenibili di sviluppo che tengano conto sia del lato umano che ambientale, energetico....insomma un modello a 360°
fino ad ora s'è guardato ad un modello fatto a comparti stagni e solo ora che la crisi si fa sentire, l'inquinamento minaccia da vicino la salute di tutti sono nati le prime toppe....
ah, bene ... un pò di concorrenza. Le mie "critiche" sono due, basate su idee differenti, una più semplice da realizzare (volendolo), l'altra un pochino meno ... Passo ad illustrare:
1) mai sentito descrivere il lavoro di tal Muhammad Yunus, un signore che ha deciso di "prestare" e non regalare danaro a poveracci e disperati, a patto che questi soldi vengano utilizzati per avviare un'attività che generi profitti. Il prestito va restituito; apparentemente funziona ... non so se si tratta di una gabbola oppure una truffa alle spalle dei poveri cristi (certo, che nel caso sarebbe un gran bastardone !!!), ma non credo.
2) modifica radicale del sistema economico-produttivo, mediante una "nuova" tecnologia di produzione dell'energia elettrica ... come ? pannelli solari... ma il "dove", è qui il punto con mega impianti produttivi in orbita, attorno al pianeta !
E sai che novità .... infatti, ecco pronta una citazione bibliografica (Gerald O'Neil, Colonie umane nello spazio, anno attorno al '77). Tutta l'umanità avrebbe energia pulita, le attività inquinanti sparirebbero o verrebbero spostate nell'ambiente spaziale, le ricadute per l'economia ed il lavoro sarebbero enormi, piena occupazione per tutti, espansione illimitata per tutte le economie ... ed ora mi direte che poi il 25 dicembre, un uomo grasso, vestito di rosso e con la barba bianca, scenderebbe dal camino delle nostre case urlando "oh,oh,ho ..."
Il punto 2) è fantasia, ma potrebbe essere una magnifica realtà. Basterebbe volerlo ....
Il punto 1) non lo è, ma anche li bisogna volerlo !!!