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Risultati da 31 a 40 di 75

Discussione: MOTO E CUORE INFARTUATO POSSONO ANDARE D'ACCORDO ???

  1. #31
    TCP Rider L'avatar di bikerlatin
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    caro..e ti capisco bene....

    io ho avuto l'arresto cardiaco a soli 5 anni....e ora ho 34 anni e ho guidato le moto piu "pazze" di cui pure una rocket per 5 anni col peso doppio.....Cmq e' vero che stress e ansia sono i veri nemici che a me mi hanno mandato a tappetto una decina di volte, ma bisogna combattere psicologicamente per averle il meno possibile e non farsi prendere dal panico, sopratutto al lavoro lavorare il meno possibile anche se e' impossibile...cosa che le conseguenze avvengono nella sera verso cena in cui mi sembra di "morire"..ma poi si supera tutto questo...
    Certamente i cardiologi diranno le solite prassi "niente moto, niente stress, niente ansia, niente montagne oltre 1500mt " ...ma qualsiasi risposta che ti dara' il cardiologo non sara' MAI cio' dove vorresti arrivare te...per cui vai avanti tranquillo e con la tua moto puoi fare ciò che vuoi se non ti stressa troppo...certamente a tuo rischio (io ho l'hayabusa da 3 anni, no comment..) e...vivi la vita come puoi!! ma nel giusto limite...pensando ai tuoi bimbi.. (io ho un bimbo di 5 anni e ho un po' di problemi pure in famiglia)...no alcool, no fumo, sano cibo e un po' di movimento, evitare il caldo...e il stress accumulato..sono la migliore medicina....Coraggio e fatti forza...
    Citazione Originariamente Scritto da macheamico6 Visualizza Messaggio
    SHORT VERSION
    Un infartuato grave può continuare ad andare in moto?
    E più nello specifico, qualora non volesse farne a meno, può guidare una moto "grossa e impegnativa" (parole usate dal medico) come la Tiger 1050 oppure, dovendo stare alla larga da sforzi e situazioni fonte di ansia e stress, vi deve rinunciare?


    LONG VERSION
    Allora. Per quanto possibile cercherò di essere breve (ma già sò che non potrò esserlo, eheheheh.....).
    Ho 51 anni, e prima dell'anno scorso non ero mai salito su una moto.
    Quasi per scherzo lo feci, mi piacque, e così presi una vecchia Hornet.
    Dopo aver così rotto il ghiaccio, pur con ancora pochi km come biker alle spalle, quest'anno mi prese la voglia di "salire un pò", sia come cilindrata che, soprattutto, con una moto (seminuova) più adatta alla mia stazza: sono alto 1.85 x 92 kg di peso.
    Dopo aver considerato, pur senza averle mai guidate, alcuni modelli quali la Tiger, la MTS 1100, e la Stelvio, decisi per la Tiger 1050 della quale da un paio di mesi sono un felice possessore (la moto è del 2009).
    Detta tra di noi, e da prendere assolutamente per quello che può valere un parere espresso da un semineofita che finora avrà poggiato il sedere su 4-5 modelli, ritengo che la Tiger 1050 sia la moto più bella del mondo e la migliore (al pari della rossa italiana) endurona da strada.
    Tutto bene quindi, e allora che problemi hai, direte?
    Il problema c'è, ed è grosso.
    Nel Gennaio di quest'anno sono stato colpito da un infarto, uno di quelli "cattivi" che generalmente ti portano direttamente al Creatore, peraltro accompagnato da gravi complicazioni quali "blocco ventricolare di branca sinistra" e compagnia bella. Grazie a un intervento d'urgenza di rivascolarizzazione (angioplastica) io sono invece sopravvissuto, e senza neanche perdere mai i sensi. Evidentemente sono tosto e fortunato ma, soprattutto, in Alto s'era deciso che non era ancora ora.
    E veniamo ora al punto in cui infarto e moto si incrociano.
    La scorsa settimana sono stato dimesso dopo un ricovero in H per dei controlli (programmati) sulle mie condizioni cardio-circolatorie.
    Ebbene, sapevo già di essere sopravvissuto a un infarto la cui gravità generalmente ti uccide, quindi già "era grasso che cola" l'essere vivi, però non avevo ancora mai preso l'esatta coscienza che esso, tant'era stato forte, non potesse non aver lesionato in modo grave e permanente il mio cuore.
    E a tal proposito, uno dei vari medici con i quali ho parlato, tra le varie raccomandazioni divieti etc, sfiorando incidentalmente l'argomento moto, mi ha detto che per quelle che sono le condizioni del mio cuore dovrei evitare ogni sforzo e ansia, e che quindi dovrei evitare le moto oppure, in alternativa, qualora proprio non riuscissi a farne a meno, almeno guidare una moto meno impegnativa, e non certamente una di 250 kg con un baricentro così alto come la Tiger 1050.
    Ma come, proprio ora che l'avevo presa e che mi sembrava la moto più bella del mondo ..... , e con la quale mi trovavo a meraviglia ......
    Uno potrebbe credere o quantomeno sperare che il medico sbagli o quantomeno esageri, ma purtroppo "l'ho testato" e ho avuto modo di accertarmi che è veramente un competente in fatto di moto (appropriata terminologia tecnica, e inoltre l'ho visto venire quasi sempre con un Transalp, anche se lui dice di avere un GS -magari di moto ne ha più di una-), oltreché un bravissimo professionista.
    Potrebbe aver fatto volutamente del "terrorismo psicologico" a fin di bene? Ma a parte il fatto che non sarebbe deontoligamente corretto, avrebbe potuto usare ben altre leve che non la moto, e comunque tutto mi è parso fuorché un "bacchettone".
    C'è da dire che non è un cardiologo, ma uno specialista di altra patologia comunque collegata a problematiche del cuore. Purtroppo è stato l'ultimo medico col quale ho parlato prima delle dimissioni, per cui dovrò aspettare per chiedere conferma del suo pensiero a un cardiologo.
    A parte quelli che sono i rilievi strumentali, tuttavia, credo sia altrettanto importante precisare come mi sento io.
    Infatti, in barba a ciò che dicono gli esami strumentali e i medici, io mi sento discretamente e col morale sempre alto. A volte può capitare di vedere degli infartuati, magari molto più lievi di me, girare lenti, tristi, emaciati; qualora poi si riesca a vederli poiché talvolta cadono anche in depressione e non escono neanche di casa.
    Ebbene, io credo di essere l'esatto contrario. E quindi mai possibile che, invece, proprio a me.......
    Per quanto attiene, invece, il mio rapporto ancorché fresco con la Tiger, devo dire che nella guida non ho alcun tipo di problema, né essa è per me fonte di ansia e/o stress, neanche nel traffico di città essendo io abbastanza grande e grosso. Le uniche difficoltà le ho ricontrate nelle manovre a moto ferma o a bassissima velocità (uscita da parcheggi, imbocco di stradine secondarie, tornanti), situazioni nelle quali occorre prestare molta attenzione per non essere scaraventati a terra insieme alla moto, ma penso sia solo una questione di abitudine (sono un "novellino" che proviene da una Hornet).
    Un'ultima cosa, che indirettamente c'entra anche parecchio. Nonostante i miei 51 anni ho due figli relativamente piccoli (10 e 7 anni) e una moglie che amo.
    State ancora leggendo?
    E allora fate un altro sforzo e ditemi che ne pensate.
    Ovviamente sarei molto interessato a pareri espressi da bikers "competenti" nello specifico, quali cardiologi o comunque medici, ma parimenti sarebbero oltremodo utili tutte le vostre esperienze attinenti, incluse quelle riferitevi da persone terze.
    Sono anche pronto a sorridere con voi in caso di sfottò o post ironici ..........
    Insomma, proprio ora che ho "scoperto" questa moto fantastica, se vi devo rinunciare in nome della salute (cosa ovviamente giusta) devo almeno esserne certo che effettivamente sia così. Non credete?
    .
    P.S.: Dopo aver chiesto un consiglio a voi, mi permetto di darvene uno io. A parte i fattori di rischio che già conoscevo, sono convinto che il motivo n°1 del mio cuore "scassato" sia stato il lavoro -sono un lav. dipendente-, o meglio lo stress e l'ansia (principalmente indotta da esigenze aziendali di budget) che accompagnava le mie giornate lavorative. Ebbene, giovani e meno giovani, fate in modo che non vi accada mai e poi mai una cosa del genere. La salute deve venire prima di tutto, e anche "se non vi volete bene" così deve essere per l'amore e il rispetto verso chi vi stà vicino. Capito mi avete?
    Ultima modifica di bikerlatin; 30/07/2011 alle 19:58
    venduta la mia triumph rocket evolution 3.0 ( ThE BiSoNs ) nel lontano 2009, allestita come vera SPECIAL premiata al bike show di padova nel 2007

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  3. #32
    TCP Rider Senior L'avatar di macheamico6
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    In privato mi è stato segnalato questo video che è per "gente normale con sogni straordinari"
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    Questi jappa sanno arrivare davvero dappertutto ..........

  4. #33
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    Ti capisco, anch'io ho avuto problemi fisici importanti....
    e al di là di dove "ti porta il cuore", c'è un altro aspetto .....

    potresti , " potresti" essere chiamato a visita medica per l'ideneità alla guida,
    con revisione periodica decurtata, della patente.

    praticamene il periodo di validità diventa molto più corto.......
    come a un mio conoscente, la scadenza sarà dopo 2 anni.

    sembra che gli atti siano trasmessi d'ufficio......
    e non provare a rinnovare la patente dicendo che sei sano e non hai avuto nulla......dichiari il falso.

    Questo è il problema , non il peso della moto o che Ti senti BENISSIMO.

  5. #34
    TCP Rider Senior L'avatar di Hannibal
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    Citazione Originariamente Scritto da macheamico6 Visualizza Messaggio
    No. A questo punto il problema non è più il lavoro.
    A parte che sono ancora in malattia, quando rientrerò al lavoro per quanto ovvio mi guarderò bene dal rischiare anche solo lontanamente dal ricadere negli errori del passato. E comunque la pensione è lontana: sempreché i nostri cari governanti nel frattempo non ce la allontanino ancor di più, mi mancano ben 11 anni (che potrebbero ridursi di qualche anno nel caso l'azienda continuasse nelle campagne di prepensionamento).
    Insomma, non consentirò più al lavoro di aggiungere altri danni a quelli già fatti.
    Ma non potendo riavvolgere il nastro della mia vita, e dovendo quindi fare i conti con i danni causati dall'infarto occorsomi, in base alle informazioni che vi ho dato, in aggiunta a tutte le altre cose scontate riguardanti il mio nuovo stile di vita (alimentazione, attività fisica, stop fumo etc), secondo voi mi devo scordare anche la moto?
    Io credo che non sia necessario rinunciare alla moto, dovrai solo usarla con tranquillità, senza forzare ed evitando situazioni di affaticamento eccessivo.
    Per quanto ti sarà possibile evitare stati ansiosi, se sei in ritardo amen... fregatene e vai con calma, aspetteranno.
    Se proprio ti accorgerai che la Tiger ti impegna troppo, passa ad una Bonnie o qualcosa di simile, manterrai il piacere di girare in moto rinunciando ad un po' di brio...
    In bocca al lupo comunque.


    -
    Solo un motociclista riesce a capire davvero perché i cani amano mettere la testa fuori dal finestrino
    (Anonimo)

  6. #35
    TCP Rider Senior L'avatar di DocHollyday
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    Citazione Originariamente Scritto da macheamico6 Visualizza Messaggio
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    Un infartuato grave può continuare ad andare in moto?
    E più nello specifico, qualora non volesse farne a meno, può guidare una moto "grossa e impegnativa" (parole usate dal medico) come la Tiger 1050 oppure, dovendo stare alla larga da sforzi e situazioni fonte di ansia e stress, vi deve rinunciare?


    LONG VERSION
    Allora. Per quanto possibile cercherò di essere breve (ma già sò che non potrò esserlo, eheheheh.....).
    Ho 51 anni, e prima dell'anno scorso non ero mai salito su una moto.
    Quasi per scherzo lo feci, mi piacque, e così presi una vecchia Hornet.
    Dopo aver così rotto il ghiaccio, pur con ancora pochi km come biker alle spalle, quest'anno mi prese la voglia di "salire un pò", sia come cilindrata che, soprattutto, con una moto (seminuova) più adatta alla mia stazza: sono alto 1.85 x 92 kg di peso.
    Dopo aver considerato, pur senza averle mai guidate, alcuni modelli quali la Tiger, la MTS 1100, e la Stelvio, decisi per la Tiger 1050 della quale da un paio di mesi sono un felice possessore (la moto è del 2009).
    Detta tra di noi, e da prendere assolutamente per quello che può valere un parere espresso da un semineofita che finora avrà poggiato il sedere su 4-5 modelli, ritengo che la Tiger 1050 sia la moto più bella del mondo e la migliore (al pari della rossa italiana) endurona da strada.
    Tutto bene quindi, e allora che problemi hai, direte?
    Il problema c'è, ed è grosso.
    Nel Gennaio di quest'anno sono stato colpito da un infarto, uno di quelli "cattivi" che generalmente ti portano direttamente al Creatore, peraltro accompagnato da gravi complicazioni quali "blocco ventricolare di branca sinistra" e compagnia bella. Grazie a un intervento d'urgenza di rivascolarizzazione (angioplastica) io sono invece sopravvissuto, e senza neanche perdere mai i sensi. Evidentemente sono tosto e fortunato ma, soprattutto, in Alto s'era deciso che non era ancora ora.
    E veniamo ora al punto in cui infarto e moto si incrociano.
    La scorsa settimana sono stato dimesso dopo un ricovero in H per dei controlli (programmati) sulle mie condizioni cardio-circolatorie.
    Ebbene, sapevo già di essere sopravvissuto a un infarto la cui gravità generalmente ti uccide, quindi già "era grasso che cola" l'essere vivi, però non avevo ancora mai preso l'esatta coscienza che esso, tant'era stato forte, non potesse non aver lesionato in modo grave e permanente il mio cuore.
    E a tal proposito, uno dei vari medici con i quali ho parlato, tra le varie raccomandazioni divieti etc, sfiorando incidentalmente l'argomento moto, mi ha detto che per quelle che sono le condizioni del mio cuore dovrei evitare ogni sforzo e ansia, e che quindi dovrei evitare le moto oppure, in alternativa, qualora proprio non riuscissi a farne a meno, almeno guidare una moto meno impegnativa, e non certamente una di 250 kg con un baricentro così alto come la Tiger 1050.
    Ma come, proprio ora che l'avevo presa e che mi sembrava la moto più bella del mondo ..... , e con la quale mi trovavo a meraviglia ......
    Uno potrebbe credere o quantomeno sperare che il medico sbagli o quantomeno esageri, ma purtroppo "l'ho testato" e ho avuto modo di accertarmi che è veramente un competente in fatto di moto (appropriata terminologia tecnica, e inoltre l'ho visto venire quasi sempre con un Transalp, anche se lui dice di avere un GS -magari di moto ne ha più di una-), oltreché un bravissimo professionista.
    Potrebbe aver fatto volutamente del "terrorismo psicologico" a fin di bene? Ma a parte il fatto che non sarebbe deontoligamente corretto, avrebbe potuto usare ben altre leve che non la moto, e comunque tutto mi è parso fuorché un "bacchettone".
    C'è da dire che non è un cardiologo, ma uno specialista di altra patologia comunque collegata a problematiche del cuore. Purtroppo è stato l'ultimo medico col quale ho parlato prima delle dimissioni, per cui dovrò aspettare per chiedere conferma del suo pensiero a un cardiologo.
    A parte quelli che sono i rilievi strumentali, tuttavia, credo sia altrettanto importante precisare come mi sento io.
    Infatti, in barba a ciò che dicono gli esami strumentali e i medici, io mi sento discretamente e col morale sempre alto. A volte può capitare di vedere degli infartuati, magari molto più lievi di me, girare lenti, tristi, emaciati; qualora poi si riesca a vederli poiché talvolta cadono anche in depressione e non escono neanche di casa.
    Ebbene, io credo di essere l'esatto contrario. E quindi mai possibile che, invece, proprio a me.......
    Per quanto attiene, invece, il mio rapporto ancorché fresco con la Tiger, devo dire che nella guida non ho alcun tipo di problema, né essa è per me fonte di ansia e/o stress, neanche nel traffico di città essendo io abbastanza grande e grosso. Le uniche difficoltà le ho ricontrate nelle manovre a moto ferma o a bassissima velocità (uscita da parcheggi, imbocco di stradine secondarie, tornanti), situazioni nelle quali occorre prestare molta attenzione per non essere scaraventati a terra insieme alla moto, ma penso sia solo una questione di abitudine (sono un "novellino" che proviene da una Hornet).
    Un'ultima cosa, che indirettamente c'entra anche parecchio. Nonostante i miei 51 anni ho due figli relativamente piccoli (10 e 7 anni) e una moglie che amo.
    State ancora leggendo?
    E allora fate un altro sforzo e ditemi che ne pensate.
    Ovviamente sarei molto interessato a pareri espressi da bikers "competenti" nello specifico, quali cardiologi o comunque medici, ma parimenti sarebbero oltremodo utili tutte le vostre esperienze attinenti, incluse quelle riferitevi da persone terze.
    Sono anche pronto a sorridere con voi in caso di sfottò o post ironici ..........
    Insomma, proprio ora che ho "scoperto" questa moto fantastica, se vi devo rinunciare in nome della salute (cosa ovviamente giusta) devo almeno esserne certo che effettivamente sia così. Non credete?
    .
    P.S.: Dopo aver chiesto un consiglio a voi, mi permetto di darvene uno io. A parte i fattori di rischio che già conoscevo, sono convinto che il motivo n°1 del mio cuore "scassato" sia stato il lavoro -sono un lav. dipendente-, o meglio lo stress e l'ansia (principalmente indotta da esigenze aziendali di budget) che accompagnava le mie giornate lavorative. Ebbene, giovani e meno giovani, fate in modo che non vi accada mai e poi mai una cosa del genere. La salute deve venire prima di tutto, e anche "se non vi volete bene" così deve essere per l'amore e il rispetto verso chi vi stà vicino. Capito mi avete?
    SPERO PROPRIO DI SI'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  7. #36
    TCP Rider Senior L'avatar di macheamico6
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    Citazione Originariamente Scritto da Cesare-Skabry Visualizza Messaggio
    Ti capisco, anch'io ho avuto problemi fisici importanti....
    e al di là di dove "ti porta il cuore", c'è un altro aspetto .....

    potresti , " potresti" essere chiamato a visita medica per l'ideneità alla guida,
    con revisione periodica decurtata, della patente.

    praticamene il periodo di validità diventa molto più corto.......
    come a un mio conoscente, la scadenza sarà dopo 2 anni.

    sembra che gli atti siano trasmessi d'ufficio......
    e non provare a rinnovare la patente dicendo che sei sano e non hai avuto nulla......dichiari il falso.

    Questo è il problema , non il peso della moto o che Ti senti BENISSIMO.
    In effetti questa cosa qua non l'avevo considerata.
    Però non credo che possa essere il caso di persone infartuate, ma eventualmente di chi soffre di patologie che possono indurre malori improvvisi senza dare segnali premonitori (pensa ai diabertici quando vanno in ipoglicemìa).

  8. #37
    TCP Rider L'avatar di pitt
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    "Ma come, proprio ora che l'avevo presa e che mi sembrava la moto più bella del mondo ..... , e con la quale mi trovavo a meraviglia ......"




    Beh, ti sei risposto da solo no? Non mi sembra proprio una fonte di stress questa!
    Magari se avevi una Buell ti avrei detto di venderla

    Io son stato per "causa forza maggiore" tre mesi a letto e due anni senza moto, non saprei spiegarti l'ansia che avevo quando sentivo i 4 in linea urlare sull'autostrada poco distante, oppure quando andavo in giro con la tipa a spasso e mi fermavo a guardare le moto parcheggiate.. tristissimo.

    Anche ora, quando ho le palle girate, la morosa mi consiglia un giro in moto per i caxxi miei, vedi tu..
    .
    Il Diavolo veste Prada, ma el mejo stilista xe Nostro Signor parchè el g'ha fatto un tajo che no passa mai de moda..

  9. #38
    TCP Rider Senior L'avatar di macheamico6
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    Oggi sono 60 giorni che non salgo più in moto.
    In realtà a Luglio il cuore mi aveva mandato dei segnali non buoni, problemi che sono stati poi subito pienamente superati.
    Dovete sapere che ho due grandi passioni:
    una è lo sci, e più in particolare lo sci in alta montagna (dai 3000 in su) su itinerari poco battuti o addirittura scialpinistici;
    la seconda, peraltro molto recente ("esplosa" a 50anni un anno e mezzo fa) è quello che ci accomuna, ovvero la moto.
    Domani ho il controllo a Milano, e finalmente porrò al cardiologo, tra le altre, due domande: posso continuare a "coltivare" le mie due passioni?
    Se da un lato già sò che quasi certamente mi vieterà lo sci, almeno per come lo praticavo io sopra descritto, sia per lo sforzo che, forse, anche per la quota, RAGAZZI, INCROCIATE LE DITA CON ME per quanto riguarda la moto.
    Speriamo di poter tornare in sella.
    Comunque, giusto per non lasciare nulla d'intentato, ieri ho scritto al Dott. Claudio Costa.

  10. #39
    TCP Rider Senior L'avatar di Fermissimo
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    Citazione Originariamente Scritto da macheamico6 Visualizza Messaggio
    Oggi sono 60 giorni che non salgo più in moto.
    In realtà a Luglio il cuore mi aveva mandato dei segnali non buoni, problemi che sono stati poi subito pienamente superati.
    Dovete sapere che ho due grandi passioni:
    una è lo sci, e più in particolare lo sci in alta montagna (dai 3000 in su) su itinerari poco battuti o addirittura scialpinistici;
    la seconda, peraltro molto recente ("esplosa" a 50anni un anno e mezzo fa) è quello che ci accomuna, ovvero la moto.
    Domani ho il controllo a Milano, e finalmente porrò al cardiologo, tra le altre, due domande: posso continuare a "coltivare" le mie due passioni?
    Se da un lato già sò che quasi certamente mi vieterà lo sci, almeno per come lo praticavo io sopra descritto, sia per lo sforzo che, forse, anche per la quota, RAGAZZI, INCROCIATE LE DITA CON ME per quanto riguarda la moto.
    Speriamo di poter tornare in sella.
    Comunque, giusto per non lasciare nulla d'intentato, ieri ho scritto al Dott. Claudio Costa.
    io faccio anche ciclismo...cavolo ma non c'è paragone con lo sforzo che NON si fa in moto...se poi il problema sono le emozioni beh...allora pure se passa un bel culo (femminile) rischi...e che fai, vai in giro bendato?

  11. #40
    TCP Rider Senior L'avatar di Big Marino
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    Citazione Originariamente Scritto da macheamico6 Visualizza Messaggio
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    Un infartuato grave può continuare ad andare in moto?
    E più nello specifico, qualora non volesse farne a meno, può guidare una moto "grossa e impegnativa" (parole usate dal medico) come la Tiger 1050 oppure, dovendo stare alla larga da sforzi e situazioni fonte di ansia e stress, vi deve rinunciare?


    LONG VERSION
    Allora. Per quanto possibile cercherò di essere breve (ma già sò che non potrò esserlo, eheheheh.....).
    Ho 51 anni, e prima dell'anno scorso non ero mai salito su una moto.
    Quasi per scherzo lo feci, mi piacque, e così presi una vecchia Hornet.
    Dopo aver così rotto il ghiaccio, pur con ancora pochi km come biker alle spalle, quest'anno mi prese la voglia di "salire un pò", sia come cilindrata che, soprattutto, con una moto (seminuova) più adatta alla mia stazza: sono alto 1.85 x 92 kg di peso.
    Dopo aver considerato, pur senza averle mai guidate, alcuni modelli quali la Tiger, la MTS 1100, e la Stelvio, decisi per la Tiger 1050 della quale da un paio di mesi sono un felice possessore (la moto è del 2009).
    Detta tra di noi, e da prendere assolutamente per quello che può valere un parere espresso da un semineofita che finora avrà poggiato il sedere su 4-5 modelli, ritengo che la Tiger 1050 sia la moto più bella del mondo e la migliore (al pari della rossa italiana) endurona da strada.
    Tutto bene quindi, e allora che problemi hai, direte?
    Il problema c'è, ed è grosso.
    Nel Gennaio di quest'anno sono stato colpito da un infarto, uno di quelli "cattivi" che generalmente ti portano direttamente al Creatore, peraltro accompagnato da gravi complicazioni quali "blocco ventricolare di branca sinistra" e compagnia bella. Grazie a un intervento d'urgenza di rivascolarizzazione (angioplastica) io sono invece sopravvissuto, e senza neanche perdere mai i sensi. Evidentemente sono tosto e fortunato ma, soprattutto, in Alto s'era deciso che non era ancora ora.
    E veniamo ora al punto in cui infarto e moto si incrociano.
    La scorsa settimana sono stato dimesso dopo un ricovero in H per dei controlli (programmati) sulle mie condizioni cardio-circolatorie.
    Ebbene, sapevo già di essere sopravvissuto a un infarto la cui gravità generalmente ti uccide, quindi già "era grasso che cola" l'essere vivi, però non avevo ancora mai preso l'esatta coscienza che esso, tant'era stato forte, non potesse non aver lesionato in modo grave e permanente il mio cuore.
    E a tal proposito, uno dei vari medici con i quali ho parlato, tra le varie raccomandazioni divieti etc, sfiorando incidentalmente l'argomento moto, mi ha detto che per quelle che sono le condizioni del mio cuore dovrei evitare ogni sforzo e ansia, e che quindi dovrei evitare le moto oppure, in alternativa, qualora proprio non riuscissi a farne a meno, almeno guidare una moto meno impegnativa, e non certamente una di 250 kg con un baricentro così alto come la Tiger 1050.
    Ma come, proprio ora che l'avevo presa e che mi sembrava la moto più bella del mondo ..... , e con la quale mi trovavo a meraviglia ......
    Uno potrebbe credere o quantomeno sperare che il medico sbagli o quantomeno esageri, ma purtroppo "l'ho testato" e ho avuto modo di accertarmi che è veramente un competente in fatto di moto (appropriata terminologia tecnica, e inoltre l'ho visto venire quasi sempre con un Transalp, anche se lui dice di avere un GS -magari di moto ne ha più di una-), oltreché un bravissimo professionista.
    Potrebbe aver fatto volutamente del "terrorismo psicologico" a fin di bene? Ma a parte il fatto che non sarebbe deontoligamente corretto, avrebbe potuto usare ben altre leve che non la moto, e comunque tutto mi è parso fuorché un "bacchettone".
    C'è da dire che non è un cardiologo, ma uno specialista di altra patologia comunque collegata a problematiche del cuore. Purtroppo è stato l'ultimo medico col quale ho parlato prima delle dimissioni, per cui dovrò aspettare per chiedere conferma del suo pensiero a un cardiologo.
    A parte quelli che sono i rilievi strumentali, tuttavia, credo sia altrettanto importante precisare come mi sento io.
    Infatti, in barba a ciò che dicono gli esami strumentali e i medici, io mi sento discretamente e col morale sempre alto. A volte può capitare di vedere degli infartuati, magari molto più lievi di me, girare lenti, tristi, emaciati; qualora poi si riesca a vederli poiché talvolta cadono anche in depressione e non escono neanche di casa.
    Ebbene, io credo di essere l'esatto contrario. E quindi mai possibile che, invece, proprio a me.......
    Per quanto attiene, invece, il mio rapporto ancorché fresco con la Tiger, devo dire che nella guida non ho alcun tipo di problema, né essa è per me fonte di ansia e/o stress, neanche nel traffico di città essendo io abbastanza grande e grosso. Le uniche difficoltà le ho ricontrate nelle manovre a moto ferma o a bassissima velocità (uscita da parcheggi, imbocco di stradine secondarie, tornanti), situazioni nelle quali occorre prestare molta attenzione per non essere scaraventati a terra insieme alla moto, ma penso sia solo una questione di abitudine (sono un "novellino" che proviene da una Hornet).
    Un'ultima cosa, che indirettamente c'entra anche parecchio. Nonostante i miei 51 anni ho due figli relativamente piccoli (10 e 7 anni) e una moglie che amo.
    State ancora leggendo?
    E allora fate un altro sforzo e ditemi che ne pensate.
    Ovviamente sarei molto interessato a pareri espressi da bikers "competenti" nello specifico, quali cardiologi o comunque medici, ma parimenti sarebbero oltremodo utili tutte le vostre esperienze attinenti, incluse quelle riferitevi da persone terze.
    Sono anche pronto a sorridere con voi in caso di sfottò o post ironici ..........
    Insomma, proprio ora che ho "scoperto" questa moto fantastica, se vi devo rinunciare in nome della salute (cosa ovviamente giusta) devo almeno esserne certo che effettivamente sia così. Non credete?
    .
    P.S.: Dopo aver chiesto un consiglio a voi, mi permetto di darvene uno io. A parte i fattori di rischio che già conoscevo, sono convinto che il motivo n°1 del mio cuore "scassato" sia stato il lavoro -sono un lav. dipendente-, o meglio lo stress e l'ansia (principalmente indotta da esigenze aziendali di budget) che accompagnava le mie giornate lavorative. Ebbene, giovani e meno giovani, fate in modo che non vi accada mai e poi mai una cosa del genere. La salute deve venire prima di tutto, e anche "se non vi volete bene" così deve essere per l'amore e il rispetto verso chi vi stà vicino. Capito mi avete?
    17 agosto 1997
    un non lo so definire, insistono i parenti per una capatina alla guardia medica di un paesino della Puglia.
    Visita
    consiglio a recarsi all'ospedale di Galatina
    ci arrivo ormai le forze erano al lumicino
    mi stavano aspettando già con la sedia a rotelle
    subito in cardiologia ore 040
    il dottore: questa sera lo teniamo quì con noi ma non si preoccupi
    esce e dice a mia moglie........ avete figli o parenti stretti?
    sa non sappiamo se arriva a domani mattina
    ore 01,05 tutto bianco come una grande luce fortissima
    un nugolo di dottori, infermieri e chi più ne ha più ne metta
    avevo fatto il botto
    per fortuna non ho avuto bisogno di interventi.

    dieci giorni di degenza
    tre mesi a riposo assoluto
    dottore della mutua: devi cambiare lavoro

    ok gli dico, dammi la tua laurea.

    a farla corta mi son ben guardato per oltre sei mesi ma poi piano piano ho ricominciato la vita quotidiana con il mio lavoro
    premetto che faccio ristrutturazioni d'interni

    sono da poco passati 14 anni da quel triste giorno.

    Arrivo al dunque

    Vuoi goderti la moto?
    goditela di certo non ti dico di esagerare ma goditela
    “L'amico è quello che al momento giusto te lo mette in quel posto"

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