Capisco, ed è più che comprensibile, l'astio e la rabbia che coinvolge le famiglie delle vittime, prenderebbe chiunque. Ma in qualsiasi modo venga punito costui, non farà tornare indietro chi è stato assassinato. Le pene vengono definite a mente fredda dai legislatori, e così dev'essere, altrimenti si finirebbe praticamente sempre con l'ammazzare il criminale.
In merito, poco ma sicuro.
Può essere, in effetti, un'enorme fesseria. O forse no. E' pur sempre una persona, un essere umano. Anche un assassino bastardo, certo.
Ma la pena corretta sarebbe quindi la pena di morte? Ne possiamo essere certi?
Sinceramente, io taglierei la testa ad un cazzone del genere. Ma non risolverei nulla, sfogherei solo la mia ira conseguente all'ignobile crimine che ha commesso. Se quel Paese ha scelto la via della detenzione, nella maniera dalla Strega descritta, così sia.
Non c'è un modo di agire giusto o sbagliato quando si tratta di condannare un criminale, non esiste ragione o torto.
Ok, ora immagina due universi paralleli, in uno questo bastardo si è fatto 21 anni di detenzione nella casetta col giardino, in un altro 21 anni di carcere alla turca. Qualcuno può dire cosa è cambiato in costui in un caso e nell'altro?