Allora avevo capito bene!
L'erario deve rimanerne fuori altrimenti sarebbe un pappone.
L'erario deve rimanerne fuori altrimenti la donna sarebbe bollata con un marchio che la qualificherebbe a vita.
L'erario deve rimanerna fuori perchè diventa REALMENTE impossibile capire quando PAGHI una donna, a meno che questa sia iscritta a un albo professionale.
Da cui: poveraccio che si tromba una sfigata = puttaniere e puttana.
Riccone con mantenuta di lusso = playboy sciupafemmine e attrice/donnadi spettacolo/quadroaziendalenullafacente o vedi un pò tu.
Chiaro?
Tranquillo, ci sono OCEANI di soldi in cui pescare...
Lo stato prende i soldi anche uccidendo la gente con le sigarette e gli alcolici, per cui non vedo come non potrebbe prenderli anche con chi ha fatto della prostituzione una professione.
Quando c'è una prestazione di qualsiasi tipo essa sia, allora devi pagare le tasse e finiamola per piacere con i luoghi comuni dell' orefice evasore e dell' insegnante statale brava persona, visto che ci sono orefici che hanno chiuso bottega perchè non riescono a sopravvivere e insegnanti con il secondo lavoro in nero.
Ma poi non si stava parlando della Serenissima e di come spesso i nostri progenitori erano più "svegli" di noi?
UNDER CONSTRUCTION
Non credo.
Il titolo del thread è "ipocrisia ecclesiastica", vedi un pò tu.
Comunque continui a non (voler?) capire: nel momento che "bolli" una come prostituta, la segni a vita.
Senza contare poi che, nel momento in cui "ufficializzi" l'industria, hai PER FORZA DI COSE bisogno di manodopera: si verrebbe quindi a creare un circolo vizioso in cui CONVIENE avere una donna che esercita come prostituta piuttosto che -mettiamo- come operaia.
Che è poi quello che succedeva in passato.
Succede anche oggi; però è ILLEGALE, e se mi permetti fa una bella differenza.
Per quanto riguarda il reddito: l'insegnante che fa del nero è un evasore, punto.
Come l'orefice che non paga le tasse.
Resta il fatto che non conosco insegnanti -categoria che, per inciso, non amo- che girano in Porsche, mentre conosco diversi gioiellieri che collezionano ville e Ferrari.
E questi non sono luoghi comuni: vienimi a trovare che te li presento.
Visto in altro modo, si potrebbe notare il pragmatismo ecclesiastico ...
Ma la cosa che non capisco è perchè all'epoca l'omosessualità fosse così "diffusa" a Venezia. Ed in altre città ? Mai sentito nulla al riguardo![]()
Allora prox volta vai dritto al punto senza girarci intorno che ci chiariamo subito
Letta ...fà schifo (per me) !!!
Ti cito solo il punto 1 che è quello che mi interessa:
Art.1
E' vietato l'esercizio di case di prostituzione nel territorio dello Stato e nei territori sottoposti all'amministrazione di autorità italiane.
Ok...non è vietato prostituirsi....ma ci nascondiamo dietro un dito sanzionando più o meno debolmente chiunque abbia a che fare con la prostituzione...( e non parlo solo dello sfruttamente in se)
Quindi..se io voglio prostituirmi la legge dice che posso farlo..salvo poi punire tutti i miei clienti per favoreggiamento della prostituzione e via di seguito...
Mi spiace....anche io sono contro lo sfruttamento...
ma guarda che una regolamentazione diversa...come poteva esserci nelle case veneziane del 1500....non la vedo scandalosa...
di certo è meno scandalosa che non vedere quelle ragazze nude in inverno sulle strade...
sciò
rivoglio le magliette con la torre di Pisa .....