
Originariamente Scritto da
prolive
Il giorno 10/08/2011 mi trovavo in provincia di Orbetello, in vacanza con la mia ragazza, a bordo di un furgone Renault Master.
Uscendo dalla localita’ Fonteblanda e immettendomi nella SS1 in direzione Roma, arrivo in corsia di immissione e una volta parallelo alla Statale, guardo lo specchietto per verificare l’arrivo di altre vetture (chi guida abitualmente dei furgoni sa’ che e’ impossibile verificarlo prima, girando la testa per guardare attravero il vetro visto che e’ chiuso posteriormente e lateralmente).
Vedo una vettura subito dietro di me, quasi affiancata, per cui rallento e le do’ la precedenza, successivamente, riaccelero subito per evitare di essere d’intralcio alla macchina successiva e impegno la corsia senza dare alcun disturbo.
Tenete presente che c’erano parecchi metri tra l’auto a cui ho dato la precedenza e la successiva, per cui, per farla passare, avrei dovuto frenare molto bruscamente creando una situazione potenzialmente pericolosa visto che avevo diverse vetture dietro a distanza ravvicinata. Aggiungo che come si nota dall’immagine da satellite, la corsia di immissione e’ tangenziale rispetto alla strada statale, per tanto il periodo in cui si e’ veramente paralleli e’ brevissimo.
Dopo qualche centinaio di metri ci affianca una pattuglia di Polizia indicandoci la paletta e facendoci cenno di seguirla. In quei giorni c’erano molti controlli da parte delle FF.OO. e ci avevano gia’ fermato 2 volte per normali controlli, per cui non mi sono stupito piu’ di tanto, un furgone durante il periodo di ferie puo’ destare qualche sospetto in piu’ di una vettura. Ci portano in un’area di servizio con un ampio parcheggio. Normale richiesta di documenti, dopodiche’ uno dei 2 agenti parte con una vera e proprio “ramanzina”, con tono autoritario e ad alta voce mi dice che “quando ci si immette in una strada cosi’ da un paesino bisogna assolutamente FERMARSI, perche’ si crea pericolo e si costringono le vetture che seguono a cambiare improvvisamente corsia o a inchiodare.” testuali parole.
Io, tranquillo per non aver commesso nessuna infrazione visto che non c’era lo STOP ma solo il cartello di DARE LA PRECEDENZA, e conscio del fatto che e’ sempre meglio non contraddire un agente, mantengo un basso profilo e mi scuso, concludendo che prestero’ piu’ attenzione la prossima volta.
La risposta dell’agente e’ di attendere in auto perche’ dovevano compilare il verbale.
Io a quel punto non ho piu’ detto nulla, anche perche’ mi hanno proprio preso alla sprovvista e mi e’ salito un nervoso pazzesco, quindi ho lasciato stare.
Aggiungo il fatto che ci sono voluti 15 min per compilare il verbale, tempo che i 2 agenti hanno passato chiusi in macchina e hanno appositamente acceso il motore per far funzionare l’aria condizionata, visto il caldo. Ma non dovrebbe essere vietato? O le Forze dell’Ordine ne sono esentate?
Art. 157 comma7-bis. E' fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l'impianto di condizionamento d'aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 205 a euro 410.
In conclusione mi hanno contestato l’Art. 145/4 CDS:
I conducenti devono dare la precedenza agli altri veicoli nelle intersezioni nelle quali sia così stabilito dall'autorità competente ai sensi dell'art. 37 e la prescrizione sia resa nota con apposito segnale.
Solo che io la precedenza l’ho data, l’Agente ha detto chiaramente che la mia “colpa” era di non essermi fermato, non di non aver dato la precedenza.
Quando mi ha fatto firmare il verbale ho detto all’agente che a mio modo di vedere avevo dato la precedenza e lui l’ha scritto sul verbale alla voce “il trasgressore dichiara”.
Ora al di la’ dei 160 Euro, il fatto e’ che c’e’ la decurtazione di ben 5 punti della patente e in piu’ se dovessi ricommettere la stessa infrazione nei 2 anni successivi ci sarebbe addirittura la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Visto la facilita’ con cui si sono “inventati” la mia violazione, e’ una bella spada di Damocle.
Quindi mi rivolgo a chi ha avuto esperienze del genere o a chi lavora nel settore, sia esso nelle FF.OO. o in ambienti vicini a tribunali o Giudici di Pace.
C’e’ speranza di vincere un ricorso?
Io ho la mia ragazza che testimonierebbe di certo, pero’ gli Agenti erano 2, quindi e’ la mia parola contro la loro. Come ci si puo’ difendere da questo tipo di abusi?
Se poi penso a tutti i comportamenti allucinanti di automobilisti che ho visto in quei 4 giorni di vacanza e a quanto io stia attento alle precedenze (da motociclista conosco bene i rischi), la cosa mi fa’ imbestialire ancora adesso, inoltre l'Agente aveva un modo di fare di un'arroganza assurda, ci ha trattato come dei delinquenti.
Vi prego di non spammare o commentare ma rispondere solo se realmente utili alla discussione. Grazie.
