Sicilia 1980, un paese della zona di Catania, era il mese di Luglio, faceva un caldo da paura, c'era lo scirocco, un collega mi chiede se avevo voglia di accompagnarlo a fare la spesa per tutti i colleghi di lavoro, bhe ci pensai e dato che avevo la gola arsa, risposi che se mi offriva una bella granita di mandorle e caffè mi sarei unito di corsa. Cosi fu, andammo al chiosco e ci gustammo due belle granite che sanno fare solo in quella parte della Sicilia, e poi andammo nei vari negozi e negozietti. Dopo poco giungemmo in u negozio di ortofrutta, a conduzione familiare, in poche parole lo gestivano una madre ed una figlia, la mamma aveva 70 anni e la figlia era una tardoncella di 35 anni, il mio collega mi presentò come il nuovo giunto, le signore mi salutarono e nell'attimo che davo la mano alla figlia della verdumaia venni colpito in primis dal prosperoso e appetitoso petto della signorina, tra me, me pensai: <<.. però è tosta a wuagliona..>>. La ragazza indossava un camice e lasciava trasparire che sotto non avesse altro, certo lo scirocco che imperversava in qui giorni era terribile e chi vive in sicilia sa bene cosa voglio dire, e sicuramente la povera ragazza anche lei avvertiva il caldo.
All'improvviso avvenne una cosa che mi sconvolse, la signorina mi diete le spalle, si chino su una cassetta di peperoni "rossi" si rialzo e il camice, una parte di esso, la parte bassa si va ad infilalre tra natiche; a questo punto notai anche che era molto sudata, bagnata direi, questa scena mi sconvolse al livello ormonale, al punto che notando che la madre della ragazza si era recata nel retrobottega trovai la forza di vincere la timidezza che è propria dei giovani e mi avvicinai alla signorina, alla quale chiesi con voce roca per il desiderio e per la paura che mi beccasse la madre, se era possibile vederci, la ragazza poco sorpresa della mia pretesa, mi guardò e con un sorriso malizioso e a voce bassa mi disse si annuendo contemporaneamente con la testa, ma a patto che ci saremmo dovuti vedere nelle successive ore 15, accettai immediatamente e senza condizioni (pensai che ogni lasciata era persa).
Le ore passarono lentamente, nella mia mente c'era solo quella ragazza, il camice e tutto il resto, non vedovo l'ora di dare sfogo alla mia sete di giovincello.
Alle ore 14:50 tutto contento, prendo la mia utilitaria e mi reco nel luogo pattuito, ma quando la rividi, ve lo giuro, rimasi assai deluso, la ragazza non aveva più il suo bel camice, non era più sudata e scapigliata. ma era vestita di tutto punto e le cose che più fecero perdere di colpo tutta la magia degli istanti precedenti furono il profumo e un corpetto leopardato.
Lei entrò in auto, forse capì dal mio sguardo che era cambiato qualcosa e mi chiese cosa non andava? Risposi che mi piaceva di più prima, quand'era tutto sudata, sporca di verdure e con il camice di lavoro indosso.-
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Originariamente Scritto da Venanzio
