ModeratOver chapter 80: Dopo mumble e rumble, che viene?

[Intrip]

Black Panther parrebbe interessata all' evento del 17,
Giulio gli manderesti indirizzo in mp ?

grazie

pup

[black panther]

pup

Pup

[Intrip]

Pup

oggi sei in formissima, bene così

speriamo di vederti il 17, mah

[Grigio]

Non sò perchè, ma PUP anch'io


Fermo, seduto sulla mia motocicletta, sembravo non guardare lo stupendo panorama che avevo d’innanzi. Perso, mi ero perso nella mia vita.
Nitidi i, ricordi di un ragazzino che nel primo dopo guerra, quando per pranzo si aveva un uovo da dividere in due, guardava degli uomini in moto che saltavano come delle cavallette. La scuola mal vissuta, quattordicenne al lavoro ed il proseguimento serale dell’apprendimento. Prime esperienze agonistiche su quelle motociclette, che trasudavano olio e bulloni. Le notti fredde e interminabili di guardia ai tralicci dell’alta tensione. La sudata laurea, il primo amore serio, il matrimonio, il primo figlio e il babbo che se ne và, per far spazio al secondo figlio. La morte non va temuta perchè quando ci siamo noi, non c'è lei e quando c'è lei, non ci siamo noi. L’uomo non temeva la morte, al momento estremo sperava solo di non esserne sorpreso. Questi ricordi mi rendevano esule del mio passato. Quante cose avrebbe voluto dire al suo padre, però nella vita di un figlio ci sono tre momenti fondamentali, mio papà sa tutto; mio padre non capisce nulla. A se ci fosse ancora mio papà. La giovinezza sarebbe un periodo più bello se solo arrivasse un po' più tardi nella vita.
E si faceva sera, il tramonto era prossimo ma la strada per rincasare era ancora lunga.
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.


Bhe per oggi la mia cazzata l'ho detta! Ciao gente

[tonidaytona]

Non sò perchè, ma PUP anch'io


Fermo, seduto sulla mia motocicletta, sembravo non guardare lo stupendo panorama che avevo d’innanzi. Perso, mi ero perso nella mia vita.
Nitidi i, ricordi di un ragazzino che nel primo dopo guerra, quando per pranzo si aveva un uovo da dividere in due, guardava degli uomini in moto che saltavano come delle cavallette. La scuola mal vissuta, quattordicenne al lavoro ed il proseguimento serale dell’apprendimento. Prime esperienze agonistiche su quelle motociclette, che trasudavano olio e bulloni. Le notti fredde e interminabili di guardia ai tralicci dell’alta tensione. La sudata laurea, il primo amore serio, il matrimonio, il primo figlio e il babbo che se ne và, per far spazio al secondo figlio. La morte non va temuta perchè quando ci siamo noi, non c'è lei e quando c'è lei, non ci siamo noi. L’uomo non temeva la morte, al momento estremo sperava solo di non esserne sorpreso. Questi ricordi mi rendevano esule del mio passato. Quante cose avrebbe voluto dire al suo padre, però nella vita di un figlio ci sono tre momenti fondamentali, mio papà sa tutto; mio padre non capisce nulla. A se ci fosse ancora mio papà. La giovinezza sarebbe un periodo più bello se solo arrivasse un po' più tardi nella vita.
E si faceva sera, il tramonto era prossimo ma la strada per rincasare era ancora lunga.
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.


Bhe per oggi la mia cazzata l'ho detta! Ciao gente

ciao Maestro!

[Grigio]

ciao Maestro!

Buona sera 31 Finite le vacanze ? Ah già, ella si reca ancora in terra albionica

[Intrip]

pullulano donzelle da ogni dove, bene così, Bob sarà felice e fiero

[tonidaytona]

Buona sera 31 Finite le vacanze ? Ah già, ella si reca ancora in terra albionica

Maestro.. ieri ero a pranzo con un redattore di Motopiemonte ( GRP ) e si parlato anche di te.
potrebbe servirci un oracolo crossista cantastorie in futuro... Over naturalmente.
mi son permesso di fare il tuo nome quindi

domani registriamo la prima della serie autunnale.
poi guardami eh!

[natan]

Non sò perchè, ma PUP anch'io


Fermo, seduto sulla mia motocicletta, sembravo non guardare lo stupendo panorama che avevo d’innanzi. Perso, mi ero perso nella mia vita.
Nitidi i, ricordi di un ragazzino che nel primo dopo guerra, quando per pranzo si aveva un uovo da dividere in due, guardava degli uomini in moto che saltavano come delle cavallette. La scuola mal vissuta, quattordicenne al lavoro ed il proseguimento serale dell’apprendimento. Prime esperienze agonistiche su quelle motociclette, che trasudavano olio e bulloni. Le notti fredde e interminabili di guardia ai tralicci dell’alta tensione. La sudata laurea, il primo amore serio, il matrimonio, il primo figlio e il babbo che se ne và, per far spazio al secondo figlio. La morte non va temuta perchè quando ci siamo noi, non c'è lei e quando c'è lei, non ci siamo noi. L’uomo non temeva la morte, al momento estremo sperava solo di non esserne sorpreso. Questi ricordi mi rendevano esule del mio passato. Quante cose avrebbe voluto dire al suo padre, però nella vita di un figlio ci sono tre momenti fondamentali, mio papà sa tutto; mio padre non capisce nulla. A se ci fosse ancora mio papà. La giovinezza sarebbe un periodo più bello se solo arrivasse un po' più tardi nella vita.
E si faceva sera, il tramonto era prossimo ma la strada per rincasare era ancora lunga.
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.


Bhe per oggi la mia cazzata l'ho detta! Ciao gente

un over non é un over se non ha sentimento ... e tu ne hai da vendere ...

[StPatrick]

E' sempre un piacere venirvi a trovare!