Non solo.
Malgrado i giornali, le tv, le veline, i calciatori e le dichiarazioni d'amore dei divi della televendita, Silvio ha perso due elezioni su quattro.
Contro un certo Prodi, che non aveva mica l'appeal del Che Guevara.
Governi, quelli del buon Romano, prontamente affondati dai suoi stessi alleati, però sempre DOPO aver fatto le "riforme indispensabili", tipo quella sulle pensioni.
Mi sembra di vedere quei polizieschi americani dove, negli interrogatori, fanno "sbirro buono, sbirro cattivo".
Auguri.
Fino al 1989, il mondo era diviso in due blocchi.
Questa situazione generava diversi problemi, ma creava anche qualche opportunità.
In Italia, in particolare, Paese di confine sotto molti aspetti, la presenza di una TEORICA alternativa ai governi allora graditi all'Occidente ha fatto sì che il potere, bisognoso di allargare la sua base di consenso, fosse munifico in fatto di concessioni monetarie e diritti.
Dopo la caduta del Muro, il pianeta si è trovato gestito integralmente da UNA oligarchia; non più bisognosa di mietere consensi, quest'ultima ha iniziato a stringere i cordoni della borsa.
Nello specifico, in Italia si è assistito allo strano fenomeno di un' opposizione che, rimasta traumaticamente senza riferimenti e senza padroni, ha rincorso gli ex avversari nel vendere il culo ai nuovi, soli capi.
Si è così assistito ad un mercato di "nuovi carusi", in cui i primi mettevano sul piatto una fedeltà a tutta prova, i secondi l'ascendente sulle masse, il tutto in una gara al ribasso sulla pelle della popolazione.
No Miss, di ciò che offre questo menu non mi va bene niente.
Il problema è che temo sarà peggio il digestivo.
Spero in qualche cazzata del cuoco, che gli scoppi in faccia la pentola a pressione; razionalmente, però, ci credo poco, sono anni che fa pratica e, sebbene cucini merda, gli riesce sempre meglio.
Ciao.
Ultima modifica di Don Zauker; 07/09/2011 alle 13:57
Concordo pienamente con il titolo del thread.
Vorrei aggiungere "prima che sia troppo tardi", ma forse quel momento è già passato.
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Non ho mai apprezzato -politicamente- Napolitano.
Gli riconosco però una capacità tecnica a tutta prova.
Qualcuno, una volta, definì la politica l' "arte del possibile", si fa coi numeri, e di numeri vive.
Napolitano non scioglie le camere perchè non ha alternative.
Non c'è una legge elettorale; il gruppo di governo è allo sfascio; l'opposizione è inesistente, non ha un leader, una coalizione, di programma nemmeno a parlarne.
Il vecchio fa quel che può, è il Presidente della Repubblica, mica Gesù Cristo o l'incredibile Hulk.
Qui servirebbe uno capace di miracoli, lui ne compie uno alzandosi dal letto ogni mattina.
E non rompetegli i coglioni, che se al vecchio si ingolfa la pompa ci ritroviamo Schifani ad interim.
Miei 2 cents.