Concordo che il voto, oltre a un diritto, è anche un dovere, giusto ricordare che per garantircelo i nostri nonni hanno combattuto aspramente.
Però mi rimbalzano nella testolina alcune considerazioni: come faccio ad esprimere una "preferenza" se i papabili non li preferisco in alcun modo? Posso legittimamente pensare di essere complice di questo scempio se contribuisco a mandare in parlamento dei cialtroni che con i nostri soldi fanno la bella vita, senza preoccuparsi delle sorti del paese? Secondo me non votare è l'ultima ratio per esprimere il proprio dissenso generale (appena prima della rivolta) e non è forse questo il momento di comunicare ai signori che ci governano che non ne possiamo più di magheggioni, arraffoni, ruffiani, puttanieri corrotti e ladruncoli di bassa risma? Cero il mio non voto non influisce minimamente, ma se alle prossime politiche non voatasse nessuno non credete che qualcosa possa cambiare?
Io ogni volta che c'è da votare sono molto combattuto, non dico di avere ragione, ma non ci riesco proprio!