
Originariamente Scritto da
giumbolorossonero
Milan che mette le parentesi, apre e chiude i conti. Barcellona che ci mette tutto il resto: gioco, occasioni e tanto possesso palla.
Nei giorni scorsi ripetevo che le partite non si vincono prima, e questa è stata l'ennesima conferma.
Chapeau al Barcellona, che si conferma la squadra migliore del mondo, costringendo il Milan a considerare come ottimo risultato un pareggio. Del resto, credo che il 90% degli appassionati fosse convinto di tornare con una sconfitta e osava, nei casi più ottimistici (..o malaugurati, a seconda dei punti di vista..), sperare che il risultato non fosse troppo penalizzante (..per intenderci, un altro 5-0 tipo Napoli..).
Bene, questo non è accaduto. E una buona dose di buona sorte c'è stata: chi lo nega è in malafede e di calcio non capisce una beata "phava". Galliani e tutti gli altri l'hanno riconosciuto, attribuendo alla fortuna il buon punto portato a casa. Uno potrebbe dire "E vorrei vedere che non l'ammettesse".. beh, non sarebbe la prima volta che qualcuno che subisce una lezione di calcio se ne esca recriminando...
Il Milan è stato costretto a stare quasi a difesa della propria area, ma non per studiata scelta o per vocazione alle barricate: la forza e la ragnatela di gioco del Barcellona ce lo hanno costretto e lo hanno messo in difficoltà. Ma con maturità ha cercato di stare a galla, senza ricorrere a un gioco ostruzionistico, provando le sue sortite nelle poche e rare volte in cui l'avversario glielo permetteva. E ha capitalizzato al massimo 2 delle sole 3 occasioni concessegli dai padroni di casa. Quindi ci sono più aspetti positivi di quelli che normalmente si traggono da partite in cui la differenza è così evidente. E' stato inferiore senza nessun dubbio, ma per quanto ha potuto non si è disunito nonostante il crescendo catalano, quando il rischio di andare in bambola è altissimo e spesso con altre squadre si concretizza, e ha saputo concedersi la chance di restare in scia, mettendosi nelle condizioni di approfittare, qualora se ne fosse presentata la chance, per riequilibrare il risultato. E così è stato. Come dicevo nei giorni scorsi, il quadro psicologico era abbastanza facile per il Milan: a ben vedere, se si fosse riuciti ad evitare la goleada, ci sarebbe stato solo da guadagnarci e nulla da perderci. E ci abbiamo guadagnato in esperienza e anche in fiducia, oltre che in punti in classifica che stasera avrebbero dovuto essere zero: speriamo siano messe a frutto nelle prossime partite. Una cosa è vera: se tutto nel girone va secondo pronostici, ora il Barcellona deve venire a vincere a Milano per vincere un girone che nei pronostici, degli stessi milanisti, era già ipotecato.
I singoli: Seedorf, pur nelle difficoltà, ha giocato da par suo per una sana mezz'ora del primo tempo, poi è calato, ma è tornato a galla proprio nel momento decisivo, nel momento che solo lui sa "fiutare" con la sua classe.
Nesta, pur atleticamente prostrato, è stato migliore che contro la Lazio, tamponando anche dove Abate ha peccato. Zambrotta un po' meglio di Ambro, apparso appesantito, seppur sempre generoso e agonista. Cassano ectoplasmico, ma non credo potesse essere la sua partita, specie dopo che si è fatto male KPB.
Diligente Nocerino, al debutto in una realtà così importante. Pato a suo modo decisivo con un gol ME-RA-VI-GLIO-SO, anche se ha delle pause che durano anche 89 minuti e da uno della sua qualità è giusto attendersi molto di più. Aquilani ha dato un buon sostegno al centrocampo, aiutando anche a rialzare un po' la testa. MVB ha cercato di fare il possibile, ma anche lui è rimasto irretito dalla trama di gioco del Barcellona. Abate un po' in difficoltà, un po' esitante.. ma certo che una partita in cui si è costretti così sulla difensiva ti porta a fare errori, come sul 1° gol.
Thiago finalmente ha piazzato un colpo di testa in attacco, come cercava da 2 anni.. in difesa ha lottato, spesso ha sofferto, ma ha retto. Abbiati attento, anche se con la palla tra i piedi ci litiga di continuo; incolpevole sul bellissimo gol di Villa e su quello di Pedrito.
Bravo Milan. Ispira anche fiducia il realismo dell'ambiente, che non specula sul risultato, ma pragmaticamente predica equilibrio e vola basso, nella consapevolezza che il divario è ampio, che la strada per arrivare ai loro livelli è lunga, ma che la Coppa dura una stagione intera nel corso della quale gli equilibri possono cambiare molto nel passaggio dall'autunno alla primavera. Ottimisti, ma con moderazione: non siamo certo a livello di chi ambisce legittimamente a vincere il trofeo. Speriamo che possa essere un segno che stiamo meno peggio di quanto credessimo: in fondo si torna con un 2-2 senza Inzaghi, Ibra, Robinho, Boateng rotto, Mexes, Gattuso, Taiwo. Non è malaccio.
Ultima considerazione: a Napoli sarà ben più difficile, secondo me, perchè la partita è molto più equilibrata. Qui, in fondo, nessuno ti chiedeva di vincere. A Napoli andrà fatto.
AVANTI COSI'!!!
Nessuna giustificazione. Tutto vero. Parola di milanista. Ma degli aspetti positivi ci sono. Tutto sta a vedere da dove si partiva: e non si partiva messi così bene, come tutto il calcio italiano

Una cosa è certa: se c'era una squadra italiana che aveva un millesimo di possibilità di portarsi a casa 1 punto, per di più facendo 2 gol al Camp Nou, al momento era solo il Milan, che attualmente è la più solida del nostro calcio. Ma che in Europa conta quasi come il 2 di coppe quando regna bastoni
