Analisi secca, ma che condivido.
Per dare più "corpo" alla risposta precedente...
E' stato comunque un magnifico sogno e non mi sento di condannare chi ci ha creduto.
Sarebbe stato la soluzione di (quasi) tutti i problemi, avrebbe reso a portata dell'uomo la stessa forza di Dio.
Analizziamo un momento la genesi della cosa.
Nei primi decenni del secolo scorso, un paio di scienziati descrivono due teorie che rivoluzionano la concezione stessa dell'Universo.
Una di esse, in particolare, contiene la chiave teorica per accedere a illimitate riserve di energia.
Poichè la comprensione reale di questi enunciati è possibile solo agli iniziati, i vari responsabili mondiali sono costretti a fidarsi dei loro consulenti, che confermano la bontà di tali teorie, peraltro continuamente corroborate dalle nuove verifiche pratiche.
La WW2 accelera i tempi, si utilizzano queste conoscenze in ambito bellico con risultati sbalorditivi; l'energia c'è, si tratta ora solo di imbrigliarla.
Si fanno piani di sviluppo a lungo termine basandosi ANCHE su questa certezza, sulla sicurezza di poter disporre un giorno di un'energia senza fine.
Si punta ad un illimitato sviluppo, che economicamente produrrà risultati nefasti.
La crisi attuale è ANCHE figlia di queste errate previsioni.
Oggi, le speranze di cavare il ragno dal buco si sono affievolite parecchio.
Malgrado l'utilizzo di nuovi isotopi, e l'incredibile sviluppo dell'elettronica (imprevedibile nella prima metà del secolo scorso, e che ha portato a possibilità di controllo impensabili), il nucleare si presenta ancora inapplicabile come energia da sfuttamento.
Esattamente come un'inceneritore, che ha una ragione di essere in quanto bisogna COMUNQUE smaltire rifiuti, ma non avrebbe senso produrre questi ultimi SOLO come fonte energetica; allo stesso modo, un reattore termonucleare può essere FORSE una soluzione qualora vi siano GIA' prodotti radioattivi da smaltire, situazione venutasi a creare con la guerra fredda e la politica della bomba, ma che a più di 70 anni dall'accensione del primo reattore da parte di Fermi, risulta ancora deficitaria.
Gli enormi costi di progettazione/gestione, il problema irrisolto delle scorie (che si moltiplicano nel tempo: tutto ciò che è radioattivo rende radioattivo ciò che lo circonda), nonchè la scarsa energia prodotta rispetto ai costi gestionali fanno sì che, oggi come oggi, le prospettive di rendere servibile questa tecnologia siano assai scarse.
Viceversa, rimane altamente allettante dal punto di vista speculativo, in quanto scelta non dismissibile.
A mio parere, questo è l'attuale quadro della situazione.
Ciao.