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Discussione: allucinante!!!! (a proposito di quello che sta emergendo dalle intercettazioni)

  1. #1
    TCP Rider Senior L'avatar di giorgiorox
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    allucinante!!!! (a proposito di quello che sta emergendo dalle intercettazioni)

    Berlusconi che ha l'impudenza di asserire di fare il Premier a tempo perso, che utilizza aerei presidenziali per trasportare le "sue" troie, letteralmente impazzito per il sesso (a pagamento), che coinvolge nelle orge altri uomini politici, che si vanta tronfio del proprio potere... mah...
    (ed il bello è che i maggiori palinsesti hanno deciso di non pubblicare le telefonate più scabrose e pesanti, per decenza e per tutelare le persone coinvolte..)

    Le ragazze? Sull'aereo presidenziale:
    «Non prenderle alte, noi non siamo alti»
    Le escort, la rete di Tarantini e gli appalti Finmeccanica. «Ho la fila di ragazze fuori dalla porta. Io Del Noce e Rossella, vecchietti ma con potere». Donne a un pm
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    «Belén è bellissima...». Le richieste del premier a Tarantini: «Chi mi porti stasera?» (16 settembre 2011)
    Belén e l'invito: «Non ci andai, erano giorni tristi» (16 settembre 2011)
    Foto: le ragazze dell'inchiesta
    INTERCETTaZIONI E VERBALI SUL CORRIERE DELLA SERA. Nelle carte le telefonate del premier

    Le ragazze? Sull'aereo presidenziale:
    «Non prenderle alte, noi non siamo alti»

    Le escort, la rete di Tarantini e gli appalti Finmeccanica. «Ho la fila di ragazze fuori dalla porta. Io Del Noce e Rossella, vecchietti ma con potere». Donne a un pm

    Dal nostro inviato FIORENZA SARANINI



    Marysthell Garcia Polanco cerca di sfuggire ai fotografi (Fotogramma)
    BARI- È frenetica l'attività di Gianpaolo Tarantini e dei suoi complici per organizzare le feste nelle residenze del presidente del Consiglio. L'imprenditore barese si mostra sempre a disposizione, anche se viene chiamato con un preavviso minimo. Ma anche Silvio Berlusconi cerca di accontentare ogni richiesta, tanto che quando gli viene chiesto un «passaggio» non esita a ospitare Tarantini e le sue amiche sui voli di Stato.
    Tra i due c'è una confidenza tale che Tarantini può permettersi di chiedere di essere aggregato al «viaggio per Pechino». E il premier si lascia andare a racconti privati, come quando gli racconta di avere in casa «40 ragazze, ma erano 67» o di aver avuto la fila di undici, ma di essere stato soltanto con otto.
    Gli atti processuali depositati al termine dell'inchiesta sull'associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione condotta dai pubblici ministeri baresi — il procuratore Antonio Laudati e i sostituti Eugenia Pontassuglia e Ciro Angelillis — pur se coperti da numerosi «omissis» ricostruiscono i rapporti del premier con Tarantini ma anche con le decine di donne, molte delle quali sono poi finite negli atti d'indagine della Procura di Milano. «Sono foraggiatissime», dice Berlusconi a Tarantini quasi per rassicurarlo che non deve sentirsi obbligato a dar loro alcunché. Ma nel fascicolo si rintracciano anche i nomi di altri clienti di alto livello. Oltre all'ex vicepresidente della Regione Puglia Sandro Frisullo, si scopre che all'incontro con due escort organizzato all'Hotel Valadier di Roma per il dirigente di Finmeccanica Rino Metrangolo, era presente anche l'ex procuratore facente funzioni del Tribunale di Brindisi, Cosimo Bottazzi, attualmente sostituto procuratore generale presso la Corte d'appello di Bari. Al festino partecipò anche l'imprenditore salentino Marco Macchitella. «Ai tre uomini — annota la Guardia di Finanza — furono riservate tre donne: Fadoua Sebbar, Niang Kardiatou (detta Hawa) e tale "Emiliana"». Tarantini si occupò di riservare tre stanze.

    Bari, le ragazze dell'inchiesta


    LE TELEFONATE

    Si erano conosciuti durante l'estate, agosto 2008, in Sardegna. Era stata Sabina Began a presentarli. E all'inizio aveva continuato a essere il punto di contatto tra Silvio Berlusconi e Gianpaolo Tarantini. Ma poi il presidente e l'imprenditore si sono incontrati di nuovo al matrimonio della parlamentare pugliese del Pdl Elvira Savino, celebrato a Roma agli inizi di settembre e in quell'occasione Tarantini è riuscito a lasciare il proprio numero di telefono. Il 19 settembre 2008, pensando di chiamare un'altra persona, Berlusconi contatta Tarantini. È un errore, ma da quel momento i contatti e le frequentazioni tra i due diventano quasi giornalieri in una girandola di serate, feste, viaggi che va avanti fino al maggio 2009. Un'amicizia che fa presto a stringersi, visto che il 22 settembre Tarantini già chiama per organizzare un incontro la sera successiva e propone di portare «Carolina Marconi, con Francesca e altre due amiche».

    Berlusconi: «E quindi quanti saremmo?».
    Tarantini: «Saremmo in cinque, io con queste quattro».
    Berlusconi: «E posso portare qualche ragazza anch'io?».
    Tarantini: «Sì, come no».
    Berlusconi: «Allora combiniamo, faccio venire la musica, Gemma per cantare. Facciamo alle nove e mezza».
    Tarantini: «Nove e mezza palazzo Grazioli».

    L'angioletto per la schiena
    Il 23 settembre Tarantini chiama Berlusconi che dice di avere problemi alla schiena e gli propone: «Le mando un angioletto così le faccio passare il colpo della strega». Berlusconi «parla della soddisfazione che ha provato nell'approvare la Finanziaria».
    Berlusconi: «Stasera?».
    Tarantini: «Siamo in sei compreso me, io e cinque ragazze».
    Berlusconi: «Benissimo, non allargherei molto, porterei una, due, tre ragazze da parte mia. Poi facciamo venire i cantanti che sono tutti bravi, le due cantanti cubane, la Gemma, un'altra cantante, non lo so che cosa dici se chiamiamo anche Rossella che c'ha una ragazza che canta in Vaticano molto brava? È anche molto simpatica e magari invitiamo anche Fabrizio Del Noce il direttore della fiction della Reteuno della Rai... Così le ragazze sentono che c'è qualcuno che ha il potere di farle lavorare».
    Tarantini: «Benissimo, perfetto».

    Un'ora dopo Tarantini richiama:«Presidente scusi, solo per dirle che mi ha chiamato Francesca e chiedeva se poteva portare due amiche molto carine».
    Berlusconi: «Molto belle?».
    Tarantini: «Molto belle, sta in palestra con queste due».
    Berlusconi: «Io penso di sì. Noi siamo messi così come uomini tu, io poi Carlo Rossella presidente di Medusa e Fabrizio Del Noce direttore di Raiuno e responsabile di tutta la fiction Rai... Sono persone che possono far lavorare chi vogliono... Ecco quindi le ragazze hanno l'idea di essere di fronte a uomini che possono decidere del loro destino... Ecco l'unico ragazzo sei tu, gli altri sono dei vecchietti però hanno molto potere».
    Tarantini: «Va bene».
    Berlusconi: «... Io ho due bambine piccole che è tanto che non vedo per cui una fa la giornalista in Rai, in Mediaset allo sport è una napoletana molto simpatica, molto dolce. Un'altra è una bambina di ventun'anni brasiliana che mi ha pianto al telefono dicendomi che l'avevo dimenticata e allora la faccio venire...».

    «C'ho otto donne nuove»
    Il 27 settembre 2008 si organizzano per andare a vedere la partita. Tarantini propone una festa nell'hotel Principe di Savoia «nella suite con una grande piscina».
    Berlusconi: «Ma è una cosa impegnativa... cosa dici?».
    Tarantini: «No, se si avvisano riescono... Sono bravi loro».
    Berlusconi: «Sì lo so mi sembra un po' impegnativa poi non è che siamo così tanti. Perché tu volevi fare la cena e qualcos'altro?».
    Tarantini: «Secondo me (ride) non lo so poi».
    Berlusconi: «Si potrebbe fare una cosa ad Arcore a casa mia... Un dopo cena a casa mia».
    In quei giorni c'è una girandola di telefonate. Si sentono il giorno del compleanno del capo del governo, il 29 settembre.
    Tarantini: «Allora giovedì?».
    Berlusconi: «Te lo posso confermare domani perché m'è venuta un'emergenza...».
    Tarantini: «Ancora auguri e un abbraccio grande».
    Berlusconi: «Grazie mille. Tu avevi preso quelle due rumene, no?».

    Si parlano nuovamente il primo ottobre.
    Tarantini: «Allora io ho sentito Carolina Marconi e lei ha detto che le farebbe tantissimo piacere perché rientrava oggi da Londra e poi ci sarebbe una mia amica di Londra che è molto bella, giovanissima ventuno anni e poi non so se Graziana».
    Berlusconi: «Ma no, sai com'è, meglio stare su una sola che io sono messo un po' male adesso, ti devo dire la verità perché mi stanno caricando di un mare d'impegni e questa settimana è terribile perché poi tra l'altro sabato mattina ricevo il Papa al Quirinale insieme al capo dello Stato, sabato pomeriggio sono io a Parigi con Sarkozy e la Merkel e con Gordon Brown domenica sera parlo a Milano, alla festa di quelli di Alleanza nazionale sono messo malissimo... È domani sera perché io ho anche la possibilità di chiamare la Francesca».
    Tarantini: «Io Carolina posso dare conferma».
    Berlusconi: «Sì però non è che poi posso restare con Francesca e lei va a casa... Sono da separare le due perché sono due obiettivi importanti... E quindi non si possono mettere insieme... Magari dopo, ma prima no».

    Il 5 ottobre 2008 Berlusconi racconta di un incontro avvenuto la sera prima in un locale milanese.
    Berlusconi: «Senti che voce, perché ho tenuto banco fino alle sei e mezza con il locale che si è fermato... Tutti 'sti ragazzi intorno che ho invitato a fare gli imprenditori, gli ho raccontato un mare di cose... Sulla Cina erano lì che pendevano dalle mie labbra e delle donne a gogo! Io ho preso otto numeri, ma ce n'erano di più».
    Tarantini: «Ma dov'è stato?... Ah, l'Eleven...».
    Berlusconi: «Naturalmente mi hanno offerto tutto, champagne a go-go, il proprietario è diventato matto e c'è stata una roba, ma una cosa di brasiliane, russe, italiane... C'ho qui otto numeri di donne nuove! Purtroppo non c'è il tempo, perché adesso andare in giro fai così e tanghete! Va bene, ma gua... a Napoli, non ti dico a Napoli che cosa succede, quando io vado lì sono ormai santo veramente... Per la Arcuri bisogna trovare un'altra serata... C'ho tanti impegni internazionali... Adesso vado in America...».
    Tarantini: «Ci vediamo l'otto».
    Berlusconi: «Ci vediamo l'otto per andare prima a vedere il Bagaglino!... Se tu hai una ragazza da portare, due ragazze, tre ragazze... Per favore non pigliamole alte come fa questo qui di Milano perché noi non siamo alti».
    Tarantini: «Ha visto le mie come sono!».
    Berlusconi: «Devono essere tutte come la Graziana!».
    Tarantini: «Va bene! Io ne porto un paio, due o tre le porto!...».
    Berlusconi: «Ne abbiamo tante, però lì ce ne sono di nuove».
    Tarantini: «E vabbè, abbondiamo!».

    «Poi ce le prestiamo»
    Il 10 ottobre, nuove trattative.
    Berlusconi: «Ieri sera bene mi sembra?».
    Tarantini: «Bene, una bellissima serata, perché eravamo pochi, tranquilli, poi eravamo stanchi pure».
    Berlusconi: «Sì forse per tutte quelle, son troppe. Al massimo averne due a testa, però adesso voglio che abbia anche tu quelle tue, altrimenti mi sento in debito... Scusa portale per te che poi io mi porto le mie».
    Tarantini: «Va bene».
    Berlusconi: «Poi ce le prestiamo... Insomma la patonza deve girare...».
    E dopo una settimana Berlusconi dice a Tarantini che gli farà sapere «se possono aggregarlo alla squadra per Pechino», Tarantini dice che «gliene sarebbe grato».


    Il 21 ottobre, è quasi mezzanotte e mezza e c'è una lunga telefonata coperta da numerosi «omissis». Tarantini lo lusinga: «Presidente ormai mi chiamano 30, 40 donne, vogliono venire tutte...». Un'ora dopo i due si sentono di nuovo e Berlusconi esamina tutte le ragazze per la serata.
    Il 13 novembre c'è un incontro tra i due e una settimana dopo fa il suo ingresso sulla scena Marysthell Polanco, che dopo un anno si trasferirà all'Olgettina.
    Berlusconi: «La trottola è arrivata... È tornata a Roma... Vabbè ho bisogno di vederti per una cosa se per caso sei ancora in giro a spasso e vuoi fare un salto a bere una cosa da me tra un quarto d'ora sono a casa».
    Tarantini: «Tra un quarto d'ora sono da lei».
    Il 20 novembre il contatto è invece solo telefonico.
    Tarantini: «Vogliamo organizzare una cena?».
    Berlusconi: «Sono impegnato».
    Tarantini: «Avevo un'amica che volevo presentarle».
    Berlusconi: «Sei pieno di amiche, vabbè complimenti».
    Tarantini: «Ma quella di ieri era da vedere, incredibile, sa quella che ha vinto "miss Roberta", quella dell'intimo».
    Berlusconi: «Il culetto d'oro di miss Roberta».
    Tarantini: «Bravo... Mulatta, bellissima 22 anni... Fantastica... Marysthell... Fa la trasmissione con Gene Gnocchi e ora passa con Chiambretti... Bella, simpatica, ma poi dolce, alla mano».
    Berlusconi: «Stia attenta a Chiambretti, diglielo!».


    «Le passo l'Arcuri»
    Capita spesso che Tarantini chiami Silvio Berlusconi mentre è in compagnia delle ragazze.
    Tarantini: «Presidente le passo una persona che la vuole salutare a volo» (passa il telefono a Manuela Arcuri).
    Arcuri: «Vabbè, sono avvilita... Avevo un numero vecchio che non funziona più, avevo mandato un messaggino di auguri al compleanno senza risposta ovviamente, quindi ho detto a Gianpi: "Senti come facciamo che qui mi ha abbandonato completamente il presidente?". Sono Manuela».
    Berlusconi: «Ciao, tutto bene?».
    Arcuri: «Tutto bene, ma hai cambiato numero e non mi dici niente?».
    Berlusconi: «E lo so, ma qua mi controllano tutto e quindi francamente mi fanno fare delle cose che non sono normali, quindi può darsi che abbia avuto qualche defaillance, ti prego di scusarmi. Come stai? Spero di vederti presto».
    Arcuri: «Presto organizziamo... I primi di dicembre, quando facciamo».
    Berlusconi: «Adesso non c'ho qui l'agenda».
    Arcuri: «Vabbè dai, poi vedi, poi lo fai sapere a Gianpaolo, ma ti voglio vedere cantare eh?».
    Berlusconi: «Va bene, sicuro».
    I due parlano ancora un po', poi lei ripassa il telefono a Tarantini e dopo qualche scambio di battute, Berlusconi chiede: «E questa era l'Arcuri, no?».
    Dopo qualche minuto Tarantini lo richiama.
    Tarantini: «Lei mi deve spiegare una cosa, ma alle donne cosa fa?... In tanti anni di amici, di frequentazioni che ho fatto, non ho mai visto uno che fa impazzire così tanto le donne, perché lei ora mi ha detto "è il mo sogno proibito", ho detto basta, non dire niente più».
    Berlusconi: (ride) «Va bene va, vediamo un po'...».
    Tarantini: «Il siparietto con la Merkel l'altro giorno è stato bellissimo (ride) bellissimo veramente».
    Berlusconi: «Eh quando fai un bilaterale bisogna studiare due o tre ore almeno per prepararsi il tutto... Va bene allora grazie di cuore».

    L'aereo di Stato
    Il 26 novembre Berlusconi decide di imbarcare Tarantini e le sue amiche sul volo presidenziale Roma-Milano. L'imprenditore lo chiama mentre è in compagnia delle ragazze e subito gli passa Marysthell.
    Polanco: «Può essere... Due volte non riesco a vederti? Però ti vedo, ti ho in foto davanti a me».
    Berlusconi: «Ma non ci credo che sei venuta due volte solo questa sera... Non lo sapevo ma allora mi dispiace molto perché vedi io a tempo perso faccio il primo ministro (ride) e me ne succedono di tutti i colori... Comunque adesso passami Gianpaolo che vediamo che si può fare».
    Tarantini: «Presidente».
    Berlusconi: «Gianpaolo senti, io purtroppo devo partire per Milano perché mi è successo un guaio su là e devo essere là domattina prestissimo e poi l'aereo c'è solo stasera, quindi purtroppo ho cambiato tutti i programmi... Se tu credi di poter arrivare qui adesso che vi offro che so, un gelato...».
    Tarantini: «Sennò venivamo insieme a lei a Milano».
    Berlusconi: «Vuoi venire... Se volete venire insieme a Milano si può».
    Tarantini: (rivolgendosi a Marysthell) «Andiamo a Milano ora, vi va? Con l'aereo con lui?» (le interlocutrici rispondono di "sì"). «Va bene, se ci da mezz'ora, il tempo di fare la valigia veniamo».
    Berlusconi: «Allora se volete venire, passate di qui se credi, mangiamo un gelato».
    La serata si conclude evidentemente in maniera piacevole perché i commenti del giorno successivo sono molto favorevoli.
    Berlusconi: «Ieri sera tutto bene?».
    Tarantini: «Sono rimaste contentissime, Marysthell si è fissata che vuole venire in beauty farm».
    Berlusconi: «C'è posto per tutti, quando vuole venire?».
    Tarantini: «Le ho detto che l'avrei accompagnata io, magari quella è un po' timida, poi io sabato mattina devo essere per forza a Bari sennò mia moglie, mi separo... Domani me la porto io insieme a Roma e così ci vediamo a Roma e decidiamo insieme... È impazzita su tutto, l'aereo, la casa, i filmati, i regali, la simpatia, le barzellette...».

    «Invito Bertolaso»
    Per la festa organizzata in vista del 2 dicembre, ci sono grandi preparativi. Il giorno precedente si mette a punto la lista degli invitati.
    Tarantini: «Volevo darle conferma su tutto per domani... Manuela viene, con Francesca l'amica, poi Luciana...».
    Berlusconi: «Quindi siamo io, te, più...».
    Tarantini: «Francesca, Manuela, Luciana, siamo quattro o cinque».
    Berlusconi: «Allora faccio venire Fabrizio Del Noce direttore della Raiuno».
    Tarantini: «Sì benissimo».
    Berlusconi: «Che fa comodo anche a Manuela, eccetera, poi faccio venire per la musica anche Apicella più Gavì che fa Sarkozy al Bagaglino... E poi non mi ricordo più chi avevo invitato, qualcuno vabbè basta e adesso vedo se c'è qualche ragazza da far venire...».
    Tarantini: «Vabbè presidente se riesce anche a chiamare Bertolaso, così lo coinvolgeremmo...».
    Berlusconi: «Ecco! Mi sembrava che ci fosse qualcuno da chiamare... Sì, sì appunto, ecco vedi, Bertolaso ecco. Va bene, chiamo Bertolaso!».
    In una conversazione del 10 dicembre ci sono numerosi passaggi coperti da «omissis».
    Berlusconi: «Dopodichè sono... La Francesca vorrà stare con me! Perché c'è stata l'altra volta».
    Tarantini: «Ma non è detto! Non penso».
    Berlusconi: «La Manuela Arcuri io gli faccio il filo, ma stasera non sono in forma! La Carolina... Non posso farmi vedere che sto con l'Arcuri e deludere la Carolina!».
    Anche il giorno dopo discutono di argomenti che i magistrati hanno ritenuto di dover «coprire» mentre il 2 febbraio Tarantini chiede e ottiene un passaggio da Milano a Roma sull'aereo presidenziale. Tre giorni dopo Berlusconi spiega che per una cena «con il mio amico Rossella ho chiesto alle nostre due ospiti di ritornare».
    Tarantini lo chiama sul telefono personale anche il 10 febbraio alle 23.30, «per bere una cosa con la mia amica Letizia», ma Berlusconi spiega che «sto con Mubarak, si lavora sempre tanto» e poi aggiunge: «Mi dispiace tanto».

    «Arcuri cancellata»
    Il 12 febbraio Tarantini racconta di «una tragedia» tra l'Arcuri e Francesca Lana.
    Berlusconi: «Mamma mia mi dispiace, perché se Francesca voleva restare... Ma davvero loro fanno le cose in due? Boh».
    Tarantini: «Sì però presidente non lo dica».
    Berlusconi: «No, io non dico niente, io sono un tipo riservatissimo».
    Tarantini: «No, ma erano organizzate, erano dieci giorni che stavano parlando... Si ricorda che la settimana scorsa abbiamo saltato?».
    Berlusconi: «Va bene, non è che moriamo domani... Domani faccio con la Poli Bortone».
    Tarantini: «Grazie, buonanotte».

    Annotano gli investigatori riferendosi a una telefonata intercettata il 18 febbraio 2009: «Berlusconi parla dei suoi impegni politici, poi parlando di un'intervista rilasciata alle Iene da Manuela Arcuri, Berlusconi dice di essere rimasto deluso dalla stessa che testualmente «ha fatto la figura della tr..., una figura da prostituta di strada».
    Tarantini: «Pensa che quella si era... Voleva star lì quella sera».
    Berlusconi: «Meno male che non è stata qui, perché senno mi sarei sentito imbarazzato di essere andato con un tr... così. Vabbè cancellata».
    Tarantini: «E vabbè ce ne sono tante».
    Il 10 marzo Berlusconi è al Senato e chiede a Tarantini «di fare un po' il padrone di casa con queste fanciulle». Il 12 si organizza una festa per la sera successiva e i due discutono sulle ragazze da invitare.
    spesso un rutto vale più di mille parole

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  3. #2
    TCP Rider Senior
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    Oh Giorgio, ma sei proprio ossessionato dal Berluskaz eh?


    B., una circonvenzione d’incapace
    Dimenticatevi Patrizia D’Addario. Scordatevi le 35 escort, le attricette abbindolate con la presenza alle cene ad Arcore di Carlo Rossella o Fabrizio Del Noce: “le persone importanti” che servivano al premier per dare alle ragazze l’illusione di una carriera in Rai o in Medusa.

    Tralasciate i racconti boccacceschi, le storie di notti insonni e sudate.

    Quello che riportano le 200 e passa pagine del relazione della Guardia di Finanza sulle mirabolanti avventure di Gianpi Tarantini e di Silvio Berlusconi, è altro. Non è né gossip, né voyuerismo. È invece la fotografia del disastro di un Paese: l’Italia.

    Lì dentro, infatti, si narra di un presidente del Consiglio vecchio e senza amici, disposto a vendere la cosa pubblica in cambio di una (o più) scopate.

    Per mesi e mesi Gianpi Taratantini, con sistematica metodicità, si è fatto vivo con il premier fornendogli donne su donne. Ha così conquistato la sua fiducia ed è stato ammesso nel gioco grande.

    Berlusconi gli ha presentato il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso e i vertici di Finmeccanica. Ha spinto perché il suo “comitato d’affari”, composto da imprenditori pugliesi di stretta fede dalemiana, chiudesse contratti da centinaia di milioni di euro. Soldi sui quali Tarantini si aspettava una provvigione.

    Solo l’esplosione dello scandalo D’Addario ha impedito che il progetto avesse successo. O forse il successo è arrivato e noi non lo sappiamo. Perché Tarantini finora dei suoi veri segreti non ha voluto parlare.

    Ma ormai c’è poco da discutere. Non è più il tempo di analisi e ricostruzioni. È del tutto evidente che un premier così non può rimanere un minuto di più a Palazzo Chigi. E non per quello che ha fatto in privato, ma per quello che intendeva fare coi beni pubblici. Coi soldi dei contribuenti.

    Certo, leggendo le intercettazioni e le carte degli investigatori, ci si rende conto che a Berlusconi almeno un’attenuante va concessa: l’incapacità d’intendere e di volere. Da oggi però restano senza alibi quegli esponenti della maggioranza ancora non coinvolti con le molte cricche che stazionano in Parlamento.

    Per loro dare al presidente del Consiglio altro tempo vuol dire passare dalla categoria politica dei corresponsabili a quella dei complici. Vuol dire mandare il Paese a picco, avendo la certezza che non riuscirà più a rialzarsi.

    Vuol dire rendere chiaro a tutti che i personaggi migliori di questa storia erano e resteranno per sempre le ragazze. Loro, almeno, vendevano solo le parti basse. Gli altri, quelli che ancora stanno accanto al premier, hanno venduto lo stomaco, il cuore e, sopratutto, il cervello.
    Ultima modifica di Richymbler; 17/09/2011 alle 08:44

  4. #3
    Presidente del S.E.T.C L'avatar di Disagiato
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    vivo immerso nel disagio
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    ..Ritornato in sella sul 1050!!
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    ieri c'era un servizo su tg5 ....

    cmq.. lo stato (noi) paghiamo, 31.000 euro l'ora, i tipi per fare le intercettazioni...


    .....andate a cagare!!
    MOTOCICLISTA PERICOLOSO!!

  5. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Disagiato Visualizza Messaggio
    ieri c'era un servizo su tg5 ....

    cmq.. lo stato (noi) paghiamo, 31.000 euro l'ora, i tipi per fare le intercettazioni...


    .....andate a cagare!!
    Quanti ne recuperati se chi ruba poi è costretto a pagare? quanti ne incassa lo stato ad ogni sequestro di beni mafiosi? Andrebbero subito messi all'asta e ti ripaghi tutto alla grande.

  6. #5
    TCP Rider Senior L'avatar di mister51
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    Milano ma con Napoli "dentro"
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    bonneville non ce l'ho più
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    Citazione Originariamente Scritto da Disagiato Visualizza Messaggio
    ieri c'era un servizo su tg5 ....

    cmq.. lo stato (noi) paghiamo, 31.000 euro l'ora, i tipi per fare le intercettazioni...


    .....andate a cagare!!
    altre domande a proposito di chi paga??????????non te ne escono??
    Alcune cose ci sfuggono perché sono impercettibili. Così le trascuriamo. Ma altre non le vediamo, proprio perché sono enormi. (Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta)

  7. #6
    TCP Rider Senior L'avatar di giorgiorox
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    B., una circonvenzione d’incapace
    Dimenticatevi Patrizia D’Addario. Scordatevi le 35 escort, le attricette abbindolate con la presenza alle cene ad Arcore di Carlo Rossella o Fabrizio Del Noce: “le persone importanti” che servivano al premier per dare alle ragazze l’illusione di una carriera in Rai o in Medusa.

    Tralasciate i racconti boccacceschi, le storie di notti insonni e sudate.

    Quello che riportano le 200 e passa pagine del relazione della Guardia di Finanza sulle mirabolanti avventure di Gianpi Tarantini e di Silvio Berlusconi, è altro. Non è né gossip, né voyuerismo. È invece la fotografia del disastro di un Paese: l’Italia.

    Lì dentro, infatti, si narra di un presidente del Consiglio vecchio e senza amici, disposto a vendere la cosa pubblica in cambio di una (o più) scopate.

    Per mesi e mesi Gianpi Taratantini, con sistematica metodicità, si è fatto vivo con il premier fornendogli donne su donne. Ha così conquistato la sua fiducia ed è stato ammesso nel gioco grande.

    Berlusconi gli ha presentato il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso e i vertici di Finmeccanica. Ha spinto perché il suo “comitato d’affari”, composto da imprenditori pugliesi di stretta fede dalemiana, chiudesse contratti da centinaia di milioni di euro. Soldi sui quali Tarantini si aspettava una provvigione.

    Solo l’esplosione dello scandalo D’Addario ha impedito che il progetto avesse successo. O forse il successo è arrivato e noi non lo sappiamo. Perché Tarantini finora dei suoi veri segreti non ha voluto parlare.

    Ma ormai c’è poco da discutere. Non è più il tempo di analisi e ricostruzioni. È del tutto evidente che un premier così non può rimanere un minuto di più a Palazzo Chigi. E non per quello che ha fatto in privato, ma per quello che intendeva fare coi beni pubblici. Coi soldi dei contribuenti.

    Certo, leggendo le intercettazioni e le carte degli investigatori, ci si rende conto che a Berlusconi almeno un’attenuante va concessa: l’incapacità d’intendere e di volere. Da oggi però restano senza alibi quegli esponenti della maggioranza ancora non coinvolti con le molte cricche che stazionano in Parlamento.

    Per loro dare al presidente del Consiglio altro tempo vuol dire passare dalla categoria politica dei corresponsabili a quella dei complici. Vuol dire mandare il Paese a picco, avendo la certezza che non riuscirà più a rialzarsi.

    Vuol dire rendere chiaro a tutti che i personaggi migliori di questa storia erano e resteranno per sempre le ragazze. Loro, almeno, vendevano solo le parti basse. Gli altri, quelli che ancora stanno accanto al premier, hanno venduto lo stomaco, il cuore e, sopratutto, il cervello.



    QUOTO ed aggiungo e i nostri beni....
    spesso un rutto vale più di mille parole

  8. #7
    TCP Rider Senior L'avatar di alessandro2804
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    non avete capito un cazzo di quest'uomo

    quello che cerca la gente è servito su un piatto d'argento , nella sostanza aria fritta
    La vita è un cuoco che ha davanti un piatto con sempre nuovi ingredienti...

  9. #8
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    ieri c'era un servizo su tg5 ....

    cmq.. lo stato (noi) paghiamo, 31.000 euro l'ora, i tipi per fare le intercettazioni...


    .....andate a cagare!!
    per fortuna che ci son quelli del TG5 ad aprirci gli occhi.......che coglioni tutti quelli che pensano che la gente come Berlusconi e Tarantini non si fottono solo qualche mignotta ma si fottono tutta l'Italia....noi compresi!
    In effetti meglio risparmiare 31 mila euro e continuare a farsi fottere....tanto ormai nn fa più nemmeno male!

    « Sono impuro, bordellatore insaziabile, beffeggiatore, crapulone, lesto de lengua e di spada, facile al gozzoviglio. Fuggo la verità e inseguo il vizio. »
    (Brancaleone)

  10. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da roberto70 Visualizza Messaggio
    per fortuna che ci son quelli del TG5 ad aprirci gli occhi.......che coglioni tutti quelli che pensano che la gente come Berlusconi e Tarantini non si fottono solo qualche mignotta ma si fottono tutta l'Italia....noi compresi!

    In effetti meglio risparmiare 31 mila euro e continuare a farsi fottere....tanto ormai nn fa più nemmeno male!


    spesso un rutto vale più di mille parole

  11. #10
    TCP Rider Senior L'avatar di alessandro2804
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    Citazione Originariamente Scritto da roberto70 Visualizza Messaggio
    per fortuna che ci son quelli del TG5 ad aprirci gli occhi.......che coglioni tutti quelli che pensano che la gente come Berlusconi e Tarantini non si fottono solo qualche mignotta ma si fottono tutta l'Italia....noi compresi!
    In effetti meglio risparmiare 31 mila euro e continuare a farsi fottere....tanto ormai nn fa più nemmeno male!

    perchè tra quellii che ci fottono metti solo Berlusconi e Tarantini?

    mettici pure tutti gli onorevoli senza discriminazione di dx e sx , mettici tutte le cariche di prestigio a partire da Napolitano , mettici tutti i burocrati e lobbisti o gruppi organizzati di pressione, mettici il sindacato, mettici ..........
    La vita è un cuoco che ha davanti un piatto con sempre nuovi ingredienti...

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