Citazione Originariamente Scritto da Don Zauker Visualizza Messaggio
convive con un modo di pensare irresponsabile , prova ad immaginare se i soldi spesi dalle regioni debbano venire soprattutto dalle tasche dei cittadini del posto e che gli amministratori competano tra loro, le cose cambierebbero alla svelta. L'errore sta nel continuare ad attriubuire le colpe dei problemi del sud agli altri , il potere ha bisogno di essere localizzato per avere maggior moralità pubblica (guardare la Svizzera) e meno tasse. E' fuor di dubbio che l'unità politica, economica e fiscale ha fatto male al Sud e anche al Nord


C'è indubbiamente del vero in quel che dici, però le teorie poi vanno messe in pratica.

Aldilà del fatto che applicare quel che tu dici, QUI e ORA, significa guerra civile, c'è il problema di fatto di partire TUTTI allo stesso livello.

Se tu sei un deficiente, ma il papà ti ha lasciato un sacco di milioni, vivrai comunque bene.

Se sei Einstein, ma sei nato in una discarica di Rio de Janeiro, dubito che farai molta strada.

Il liberalismo sfrenato èuna bugia, perchè si esprime nella possibilità del forte di abusare il debole.

Forte che, COMUNQUE, godrà sempre delle protezioni di uno stato sociale asservito ai suoi bisogni.

Allora liberalizziamo all'estremo, togliamo ogni regola.

Così posso andare a fare la spesa esibendo il mio M4 come moneta.

Ti piace l'idea?

Le tue teorie sono quelle di un certo Keynes, applicate hanno prodotto il Cile di Pinochet.

Se ritieni che sia un buon esempio, dillo pure tranquillamente, che inizio SUBITO ad oliare l' M4...


giocare tutti allo stesso gioco, questa fa davvero ridere se presa
seriamente da te. La politica è il mezzo per nascondere i costi individuali
costi però che sono enormemente costosi per la collettività, pensa alla ferrovia
che costano molto poco, metà di quello che costano in Germania, ma sono gestiti da
un'azienda pubblica con un deficit mostruoso che se non fosse pubblica sarebbe
fallita da tempo, tutti vogliono tanti servizi e lo Stato li fornisce , in realtà viviamo in
un sistema inefficiente che toglie spazio al mercato(molto più efficiente perchè
decentrato) Quindi tante tasse richieste altrimenti il debito cresce ancora di più ,
debiti che nessun elettore dovrà pagarli a differenza delle tasse . Se lo Stato fa un debito
per me i ne ripagherò una piccola parte , il debito viene pagato da tutti e soprattutto
dalle generazioni future che non votano
Discorso che fa acqua da tutte le parti.

A parte l'esempio della ferrovia, che in Germania costa SICURAMENTE meno (ANCHE al netto delle ruberie) per motivi meramente orografici, la cosa da capire è che quello che PER TE è un costo, PER UN ALTRO è un ricavo.

Se vuoi che l'economia giri, DEVI avere dei costi, maggiorati da un interesse che è il GUADAGNO dell'imprenditore.

Già questo concetto dovrebbe farti capire (se l'aritmetica non è un opinione) che il decentramento non solo NON ABBATTE i costi, bensì LI MOLTIPLICA.

Più passaggi, più imprenditori, più ricarichi, più costi.

Del resto questa è la strada intrapresa a livello mondiale dal tempi del tandem Reagan/Tatcher, e non mi pare che da allora i costi siano scesi...

Inoltre, da che mondo è mondo, massimizzare la produzione ha SEMPRE ridotto i costi; prova a produrre UNA singola penna a sfera tipo Bic e vedi quanto ti costa!

La verità VERA è che il decentramento (così come l'esternalizzazione) paga perchè genera una marea di aziende che sfuggono alle regole, lavorando in nero, senza sicurezza, senza contratti, senza tutele.

QUESTI, e non altri, sono i VERI vantaggi dell'industria dal decentramento; QUESTI, e non altri, sono i motivi per cui Lega Nord è amatissima da Confindustria (la secessione è una cazzata buona solo per gli scemi che si ritrovano a bere l'acqua del Po); QUESTI, e non altri, sono il motivo del crescente disavanzo; l'aver permesso questo scempio è la VERA colpa della classe politica attuale, SOPRATTUTTO della sinistra.

C'è poco da fare, alla voce "costi" il sistema più funzionale è sempre il vecchio socialismo, che innegabilmente portava però altri problemi.

Ulteriore riprova, le repubbliche (in realtà monarchie...) del Nord, che mantengono un welfare invidiabile senza disavanzi.

Spiegami come mai...

Miei 2 cents.

P.S: nel caso delle ferrovie, il decentramento porta INNEGABILMENTE un aumento dei costi.

E' proprio nelle grandi opere che i piccoli enti si risvegliano, utilizzando il loro potere per porre veti assurdi qualora non vengano fatti partecipi della torta.

In uno Stato forte e centralista, senza "sottomultipli" oggi non più necessari dal punto di vista amministrativo (abbiamo la stessa organizzazione di quando la contabilità si faceva con la penna d'oca e se andavi a figa in un altro comune ti linciavano), le grandi opere costerebbero INFINITAMENTE meno e l'esecuzione sarebbe INFINITAMENTE più veloce.
ci sono concetti un po' assoluti per rispondere a qualcosa di altrettanto radicale.

L'esempio delle economie di scala, vale:1)a salti (fino ad un certo punto e' economico produrre di piu', ma se per farlo devo acquistare una macchina in piu', o fare un altro turno, bisogna ragionarci su ) 2)fino a certe dimensioni, oltre le quali la filiera si allunga talmente tanto , e la logistica diventa cosi' complessa da controllare centralmente, che puo' essere utile decentrare.

anche per queste cose, si va un po' a mode.............quello che c'e' da considerare, pero', ed e' quella a cui si riferiscono i "decentralizzatori" onesti (quelli disonesti vogliono solo decentrare il "grasso", e se non si toglie quello centrale, i grassi si sommano) , e' che una testa vicina al territorio, ne puo' essere controllata meglio

ma il problema e' sempre quello: le nostre catene di comando e controllo sono bizantine, sia che siano centrali, sia che siano periferiche, ed e' su queste che bisogna lavorare, sulla loro etica, su regole semplici, su partecipazioni della politica meno invasive......solo che questo dovrebbe deciderlo la politica stessa