
Originariamente Scritto da
Don Zauker
convive con un modo di pensare irresponsabile , prova ad immaginare se i soldi spesi dalle regioni debbano venire soprattutto dalle tasche dei cittadini del posto e che gli amministratori competano tra loro, le cose cambierebbero alla svelta. L'errore sta nel continuare ad attriubuire le colpe dei problemi del sud agli altri , il potere ha bisogno di essere localizzato per avere maggior moralità pubblica (guardare la Svizzera) e meno tasse. E' fuor di dubbio che l'unità politica, economica e fiscale ha fatto male al Sud e anche al Nord
C'è indubbiamente del vero in quel che dici, però le teorie poi vanno messe in pratica.
[COLOR="rgb(255, 0, 255)"]non esiste la bacchetta magica un primo passo è chiedersi se è giusto che un sistema politico deresponsabilizzante dilati il potere politico e il controllo dello stato in modo totalizzante sulla società [/COLOR]
Aldilà del fatto che applicare quel che tu dici, QUI e ORA, significa guerra civile, c'è il problema di fatto di partire TUTTI allo stesso livello.
Se tu sei un deficiente, ma il papà ti ha lasciato un sacco di milioni, vivrai comunque bene.
Se sei Einstein, ma sei nato in una discarica di Rio de Janeiro, dubito che farai molta strada.
Il liberalismo sfrenato è una bugia, perchè si esprime nella possibilità del forte di abusare il debole.
questa del liberalismo sfrenato è un mito non una bugia. Cioè se io decido per me è legge del più forte, se invece decide il sovrano o un gruppo numerose cos'è invece? In politica a differenza del mercato è che per la prima devo sperare e pregare nella competnza, nell'onestà,nella disponibilità, nella benevolenza dei miei rappresentanti in assenza di meccanismi efficaci per il controllo del potere, nel mercato invece non ho bisogno della benevolenza del macellaio o del panettiere , mi sembra un grosso vantaggio che in democrazia non c'è.
Il voto dici? non è sufficiente come tecnica di controllo del potere.
Per un liberale sono importanti poche cose: 1 una Costituzione rigida 2 centri di potere indipendenti e diffusi(federalismo, chiesa, comuni,borghesia ecc..) che ora sono diventati tutti finanziati dallo Stato 3economia indipendente invece siamo passati dal capitalismo per i consumatori al capitalismo delle Lobby 4 Diritto indipendente dalla politica (common law o diritto naturale) soppiantato dalla legislazione.
Riguardo il voto è una presa per il culo :1 perchè non sono libero di parteciaare o no alla politica 2tutti i servizi statali sono monopolistici 3 le scelte politiche sono essenzialmente emotive o per motivi d'interesse 4 la politica avvantaggia gruppi di potere organizzati contro interessi diffusi per cui i principi generali vengono abbandonati per dar spazio ai privilegi a danno degli altri
Gli uomini non sono angeli , la colpa della democrazia è aver esteso a dismisura la scelta politica , occorre ridurre lo Stato per almeno l'80% basta avere la Difesa il resto è spesa sociale a vantaggio di Lobby e politici
Forte che, COMUNQUE, godrà sempre delle protezioni di uno stato sociale asservito ai suoi bisogni.
Allora liberalizziamo all'estremo, togliamo ogni regola.
Così posso andare a fare la spesa esibendo il mio M4 come moneta.
Ti piace l'idea?
Le tue teorie sono quelle di un certo Keynes, applicate hanno prodotto il Cile di Pinochet.
Errato ,potevi chiamare in causa pure Che Guevara ma non Keynes che è all'opposto del mio pensiero
Se ritieni che sia un buon esempio, dillo pure tranquillamente, che inizio SUBITO ad oliare l' M4...
giocare tutti allo stesso gioco, questa fa davvero ridere se presa
seriamente da te. La politica è il mezzo per nascondere i costi individuali
costi però che sono enormemente costosi per la collettività, pensa alla ferrovia
che costano molto poco, metà di quello che costano in Germania, ma sono gestiti da
un'azienda pubblica con un deficit mostruoso che se non fosse pubblica sarebbe
fallita da tempo, tutti vogliono tanti servizi e lo Stato li fornisce , in realtà viviamo in
un sistema inefficiente che toglie spazio al mercato(molto più efficiente perchè
decentrato) Quindi tante tasse richieste altrimenti il debito cresce ancora di più ,
debiti che nessun elettore dovrà pagarli a differenza delle tasse . Se lo Stato fa un debito
per me i ne ripagherò una piccola parte , il debito viene pagato da tutti e soprattutto
dalle generazioni future che non votano Discorso che fa acqua da tutte le parti.
A parte l'esempio della ferrovia, che in Germania costa SICURAMENTE meno (ANCHE al netto delle ruberie) per motivi meramente orografici, la cosa da capire è che quello che PER TE è un costo, PER UN ALTRO è un ricavo.
Se vuoi che l'economia giri, DEVI avere dei costi, maggiorati da un interesse che è il GUADAGNO dell'imprenditore.
Già questo concetto dovrebbe farti capire (se l'aritmetica non è un opinione) che il decentramento non solo NON ABBATTE i costi, bensì LI MOLTIPLICA.
Più passaggi, più imprenditori, più ricarichi, più costi.
Del resto questa è la strada intrapresa a livello mondiale dal tempi del tandem Reagan/Tatcher, e non mi pare che da allora i costi siano scesi...
Inoltre, da che mondo è mondo, massimizzare la produzione ha SEMPRE ridotto i costi; prova a produrre UNA singola penna a sfera tipo Bic e vedi quanto ti costa!
La verità VERA è che il decentramento (così come l'esternalizzazione) paga perchè genera una marea di aziende che sfuggono alle regole, lavorando in nero, senza sicurezza, senza contratti, senza tutele.
QUESTI, e non altri, sono i VERI vantaggi dell'industria dal decentramento; QUESTI, e non altri, sono i motivi per cui Lega Nord è amatissima da Confindustria (la secessione è una cazzata buona solo per gli scemi che si ritrovano a bere l'acqua del Po); QUESTI, e non altri, sono il motivo del crescente disavanzo; l'aver permesso questo scempio è la VERA colpa della classe politica attuale, SOPRATTUTTO della sinistra.
C'è poco da fare, alla voce "costi" il sistema più funzionale è sempre il vecchio socialismo, che innegabilmente portava però altri problemi.
Ulteriore riprova, le repubbliche (in realtà monarchie...) del Nord, che mantengono un welfare invidiabile senza disavanzi.
Spiegami come mai...
Miei 2 cents.
P.S: nel caso delle ferrovie, il decentramento porta INNEGABILMENTE un aumento dei costi.
E' proprio nelle grandi opere che i piccoli enti si risvegliano, utilizzando il loro potere per porre veti assurdi qualora non vengano fatti partecipi della torta.
In uno Stato forte e centralista, senza "sottomultipli" oggi non più necessari dal punto di vista amministrativo (abbiamo la stessa organizzazione di quando la contabilità si faceva con la penna d'oca e se andavi a figa in un altro comune ti linciavano), le grandi opere costerebbero INFINITAMENTE meno e l'esecuzione sarebbe INFINITAMENTE più veloce.