"Per capire e educare un cane, non è sufficiente applicare i metodi educativi appresi da varie fonti, si deve tentare di interpretare i suoi pensieri, si devono individuare le ragioni dei suoi comportamenti, si deve imparare il suo linguaggio nel totale rispetto della sua natura semplice ed elementare. Se vogliamo quindi ottenere dei veri risultati dobbiamo scendere dal quel nostro traballante piedistallo umano e metterci umilmente e concretamente dalla parte del cane."

(Frase tratta dalla Homepage del sito www.dallapartedelcane.it , che secondo me contiene utilissimi suggerimenti per capire ed educare i nostri amici quattrozampe(mi ha salvato la vita in diverse occasioni con la mia belva!))

Secondo me la frase è esplicativa..quelli che dicono che i metodi di Millan sono brutali e violenti forse non tengono conto del principio, (assodato, a differenza di tutte le teorie sulla cultura cinofila della comprensione e comunicazione) che il cane è un cane, non è un uomo, e perciò non è possibile applicare ai suoi comportamenti gli stessi principi che si applicano ai comportamenti umani. Ed è innegabile che nella natura del cane, la violenza è presente, e serve soprattutto a stabilire quei legami e quelle gerarchie che fanno vivere il cane MEGLIO, assecondando per l'appunto la sua natura semplice ed elementare.
Cosa saran mai poi 2 calcetti sulle palle va..