Moto nata e progettata estrema, non sviluppata tale tantomeno da Stoner che subito nella Honda ha lodato la facilità, quindi figurarsi se non abbia cercato di rendersi la vita + facile sulla D16... solo che mentre lo faceva otteneva anceh qualche risultato...
La D16 l'hanno fatta andare piloti propensi al "vita persa" come Capirossi e Stoner, piloti più da "compasso" come Rossi e Melandri sono quello che ci si sono trovati peggio.
Non contare Bayliss, una rondine non fa primavera.
Chiaro che ha fatto sognare ma Troy aveva avuto le sue occasioni da ufficiale negli anni precedenti e sappiamo tutti come è andata...
Ultima modifica di superIII; 14/10/2011 alle 07:49 Motivo: UnionePost automatica
Portami dove non serve sognare! Portami oltre che lo sai fare, dove sparisce qualsiasi confine. Fammi vedere che cosa vuol dire VIAGGIARE COL CUORE!
Ci mancherebbe, lui per primo ha detto che ogni pilota nasce su una categoria e lì deve rimanere. E così pure la penso io. Fosse rimasto in SBK avremmo altro che Carl Fogarty come pilota più vincente, e avremmo visto del grande spettacolo. Idem vale per Spies. Però certo, quella vittoria non è stata cosa da poco, anzi. Una goccia in un oceano, certo, ma ha il suo perché.
Chiudo l'OT, ricordando che Rossi ha vinto 9 mondiali e non solo una gara.
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Ti sei tradito da solo: nel 2007 quando la moto l'ha fatta ducati andava forte e anche capirossi era riuscito ad essere competitivo....successivamente con gli adattamenti voluti da stoner ( vedi rigidezza del telaio) è diventata via via sempre più inguidabile anche per lui.....lasciata la ducati perchè anche lui si sentiva snervato è approdato in honda dove ha trovato un altra moto sempre sviluppata e portata al top da pedrosa e dovizioso.....lui si è messo a cavallo e via.......
Adesso mi dici come fai a dire che stoner è un bravo collaudatore se fino ad ora non ha mai guidato una moto sviluppata interamente da lui e quando ha apportato delle modifiche queste gli si sono ritorte contro?
Beh: un'analisi tempestiva!![]()
Prima legge del dibattito
Non discutere mai con un imbecille, la gente potrebbe non notare la differenza