Originariamente Scritto da
Don Zauker
Noto con piacere l'utilizzo di terminologia tecnica.
Per i profani, un pò di storia.
I tentativi di classificare la virilità maschile in base non alle dimensioni, ma dalla "vivacità" dell'attrezzo, si perdono nella notte dei tempi.
Rimanendo a noi più vicini, con l'avvento del metodo galileiano, i primi tentativi di classificazione si basarono sulla misura dell'angolo di erezione.
Il sistema, ottimo in teoria, veniva a essere falsificato dalla non rettilineità del "pezzo", che faceva sì che l'angolo in questione variasse a seconda della distanza della misurazione rispetto all'innesto sulle ossa del bacino.
Anzi, si scoprì che nel punto d'inserzione l'angolo risultava sempre negativo...
Vi fu allora chi propose un analisi della durezza tramite durometro, da misurarsi in gradi Rockwell.
La proposta fallì poichè, tranne pochi fortunati, la maggioranza non raggiungeva la durezza del gesso, l'elemento più "morbido" di tale scala.
Oggi va diffondendosi sempre più l'utilizzo della Scala Luis, dal nome dell'esperto che l'ha stilata.
Basandosi per la prima volta su una varia serie di fattori (che non sto qui a elencare), enon su un singolo aspetto, il dr. Luis ha classificato le "durezze" in 5 livelli crescenti:
-passo;
-moscio;
-mezzacarne o barzotto;
-duro;
-(duro) da culo.
Mi congratulo quindi con l'utente Andrè per lo sfoggio culturale, nonchè per avermi dato la possibilità di fare un pò di cultura.
Miei 2 cents.
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