
Originariamente Scritto da
sagyttar
Che dire, è stata davvero un'esperienza positiva.
Innanzitutto un plauso all'organizzazione, che veramente è riuscita nell'intento di fare quello che si era prefissata, cioè far divertire la gente nella massima serenità.
I gruppi di prova erano effettivamente suddivisi per quattro fasce di capacità, gli orari sono sempre stati rispettati al minuto, cordialità e professionalità da parte di chi stava dall'altra parte della barricata e vi assicuro che si sono sbattuti non poco per assicurare a tutti i partecipanti le moto che erano state prenotate.
A questo punto veniamo alla prova della moto:
Ho avuto a disposizione per venti minuti venti una F4R

che mi sono divertito a far danzare fra i cordoli della pista di Misano.
Da ferma è veramente affascinante, l'estetica sarà anche la stessa di 13 anni fa, ma a me piace ancora moltissimo e credo che non cambierò idea nemmeno fra i prossimi vent'anni.
Posizione di guida perfetta per l'uso sportivo, ricorda molto la nostra amata Daytona 675, solo con le pedane ben più arretrate, ma ahimè troppo corte!
Belli caricati sui polsi, giusta altezza da terra della sella, comandi tutti morbidi e intuitivi, tranne la leva del freno posteriore che non credo di essere mai riuscito ad utilizzare perchè allungavo il piedino per pinzacchiare, ma trovavo sempre un imbarazzante vuoto (ma 'ndo cazzo l'hanno sistemata?).
Specchietti che vanno benissimo per controllare se la tuta è apposto e il casco bene allacciato, strumentazione fotonica

e molto ben visibile anche durante l'uso in pista.
Pronti....... via! la frizione è morbida e modulabile, il comando dell'acceleratore molto lineare, ma poi va detto che fatte le prime due curve del Rio l'apripista ha cominiciato a darci dentro subito (e meno male che aveva detto di stare all'occhio con le gomme!) e dal rettilineo della quercia in poi è stato un susseguirsi di curve dove la moto la sbatti giù e lei sta lì, in traiettoria, parzializzi il gas a centro curva e il rumore degli scarichi ai medi regimi ti fa bagnare nelle mutande, riapri per fare il rettilineo e la moto ti spara via come un proiettile (mi sono approssimato alla prima della curva grande che superavo abbondantemente i 210 indicati e per me è stato tremendo) sfiori appena la leva del freno per avere un frenata decisamente potente ma anche ben modulabile. Incredibilmente per me (non ci avrei mai creduto) son riuscito pure a sfruttare per bene i giri a disposizione, una volta addirittura mi è andata a limitatore di terza, gli 11.000 li vedevo con una certa frequenza, ho pure scodato in un paio di occasioni in uscita di curva

.
Nelle frenate decise ho notato una certa tendenza del posteriore ad andare un qua e un po' là

, il cambio non ha mai dato un problema: rapido e preciso.
La moto è comunque abbastanza impegnativa da buttare su e giù, alla fine della sessione avevo i muscoli delle cosce indolenziti, ero sudato come una bestia e l'adrenalina regalatami dalle prestazioni di questa moto mi ha fatto seccare tutta la bocca

In definitiva una gran moto, diciamo che dopo aver provato cotanta opera d'arte, a caldo mi risulta difficle pensare di volermi dirottare sulla Fireblade.
Aggiungo, anche se però non l'ho mai provata, che probabilmente se dovessi scegliere fra questa ed una BMW S1000RR, conoscendo la razionalità dei prodotti tedeschi, preferirei tranquillamente la MV Agusta.
Alla fine la moto per me ha solo due grossi difetti: il prezzo che non è alla portata delle mie tasche e le pedane che sono davvero troppo corte e mi hanno fatto sentire sempre in equilibrio precario, secondo me offrivano anche poco grip alla suola degli stivali, insomma ogni tanto ero lì che continuavo ad aggiustare la posizione dei piedi una curva sì e una no e la cosa non è stata piacevole.
Da quello che ho appreso in seguito, ho saputo che abbiamo girato fra 1.59 e 1.55 ..... bella storia eh?
Per finire ringrazio pubblicamente, dopo averlo fatto di "pirsuna pirsunalmenti" il signor Corsetti per l'organizzazione di questa giornata; davvero è stata una gran bella esperienza sotto tutti i punti di vista.
E ora agevolo un paio di fotu
Il momento del deficieente
